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mercoledì 22 febbraio 2012

Suonale ancora, Cameron

Musicisti della scena rock di Seattle, l'attore Matt Dillon (al centro) e il regista Cameron Crowe (dx)
Non è da considerarsi tra i registi più prolifici ma a giudicare dalla qualità dei suoi prodotti, sarà meglio non mettergli fretta. Cameron Crowe
Fin dal suo esordio cinematografico con la sceneggiatura di Fast Times at Ridgemont High (Fusi di testa, 1982), l'ex-inviato di Rolling Stone, Cameron Crowe, dimostròsubito il proprio amore e competenza per la musica. Il tempo correva verso gli anni ’90 e mentre la scena rock era satura di trucchi, capelli cotonati e luoghi comuni di cultura machista, la sensibilità del regista guardò a Seattle, appartata realtà americana dove stavano nascendo nuove e interessanti band. 

Il film Singles - L'amore è un gioco (1992), con interpreti Matt Dillon e Bridget Fonda, vede co-protagonisti anche tre membri della rock band Pearl Jam: il bassista Jeff Ament, il chitarrista Stone Gossard e il cantante Eddie Vedder. Non sono gli unici. Performance musicali di Soundgarden e Alice in chains arricchiscono lo sfondo di una tiepida commedia sentimentale, con di sfondo i nuvoloni piovosi e il respiro arboreo rasserenante della quiete nord-occidentale.

Dopo il toccante Jerry Maguire (1996), è il turno Almost Famous (Quasi famosi, 2000) ambientato nei mitici anni ’70 del rock, con Kate Hudson (nei panni della musa Penny Lane), Billy Crudup, Frances McDormand e Philipp Seymour-Hoffman. Un altro "intermezzo" (Vanilla Sky, 2001) e la musica torna prepotentemente a dettare i tempi delle riprese Croweianae. 

È il momento di Elizabethtown (2005), con Orlando Bloom, Kirsten Dunst e Susan Sarandon, film presentato alla 62° edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Il ritorno in macchina di Drew (Bloom) attraverso l’America di provincia ascoltando una serie di cd preparati dalla logorroica Claire (Dunst) è pura poetica dell’anima. 

Arriva poi il 2011 e si torna lì dove il batte cuore. Per celebrare il ventennale di una delle ultime grandi rock band, i Pearl Jam, Crowe dirige Pearl Jam Twenty. Un viaggio dagli esordi dei Green River, passando per la tragica scomparsa di Andy Wood (1966-1990) leader dei Mother Love Bone, alla nascita della nuova band, facendo tappa sullo scontro solitario dei PJ contro la potente Ticketmaster, l'incontro fondamentale con Neil Young e la tragedia del Roskilde Festival.

Cameron alterna con delicatezza immagini da lui filmate nel passato dei membri del gruppo a interviste contemporanee. “Credo che questa band sia solo all’inizio” spiega un fan al regista prima dell’inizio di un recente concerto dei Pearl Jam. E se questo è il principio, non basteranno certo due lunghe lettere per lasciare a un intero viaggio il gravoso compito di non farmi inghiottire dalle fameliche bocche dei finestrini. Se tutto questo è davvero il principio, il resto sarà tutto più facile, perché quello che sta per succedere dinnanzi a me, in qualche modo l’ho già iniziato a provare tanto tempo fa. Solo che adesso farò ogni cosa insieme a voi.

Almost Famous (2000, di Cameron Crowe)

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