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martedì 13 marzo 2012

Angelina Jolie, quelle immagini gelano il sangue

l'attrice Angelina Jolie, ambasciatore UNHCR
Del Sudan molte star hollywoodiane si sono interessate, in primis l’ambasciatrice dell'ONU, Angelina Jolie che in più di un’occasione ha spronato l’attuale presidente Barack Obama ad agire per il martoriato stato africano e non solo, senza dimenticarsi dell'attivismo di George Clooney.
 
di Luca Ferrari, ferrariluca@hotmail.it
giornalista/fororeporter – web writer

Negli ultimi giorni i fronti di guerra hanno registrato l’ennesimo dramma. Un militare americano, in preda a un presumibile crollo nervoso, ha iniziato a sparare all’impazzata uccidendo donne e bambini.

In Siria invece, l’esercito presidenziale continua la sua azione di violenta repressione sterminando civili senza pietà. E come ovunque ci sia una forza di occupazione (Afghanistan incluso), la strada è sempre quella della violenza e dei soprusi. Mentre la politica si preoccupa solo della sua putrida faccia impomatata, la gente continua a morire.  E sono allora gli artisti e la società civile a scendere in campo, cercando di accendere i riflettori su realtà dimenticate e insanguinate.

Cinematografia e Diritti Umani, a che punto siamo? Negli ultimi anni si sono viste alcune pellicole molto toccanti che, resa finale o meno, hanno avuto il grande merito di portare sul grande schermo, e successivamente in dvd, temi magari non troppo conosciuti, a cominciare da Beyond Borders (2003, di Martin Campbell), dove una donna inizia una nuova vita sotto la bandiera delle Nazioni Unite, dalla parte dei profughi, con interpreti Angelina Jolie e Clive Owen

Il toccante Hotel Rwanda (2004, di Terry George), incentrato sul genocidio realmente accaduto nello stato africano e altrettanto ignorato, con due straordinari Don Cheadle e Nick Nolte. The Hunting Party (2007, di Richard Shepard), ambientato nel post guerra nei Balcani con due giornalisti decisi a scovare l’ultimo grande ricercato (all’epoca Ratko Mladic) con Richard Gere, Terence Howard e Diane Kruger.  

Rendition (2007, di Gavin Hood), sulle pratiche illegali da parte dei Servizi Segreti americani che prelevavano (prelevano?) cittadini sospettati di terrorismo e portati in centri di detenzione segreti per essere interrogati e ivi torturati, con Reese Whiterspoon, Jake Gyllenhaal e Meryl Streep.

Nel 2007, all’interno della campagna Make Some Noise per porre fine alle violazioni dei diritti umani nella regione sudanese del Darfur, l'associazione umanitaria Amnesty International lanciò un doppio cd con oltre 20 brani di John Lennon interpretati da artisti di fama mondiale, tra cui spiccavano U2 (Instant Karma), R.E.M. (#9 Dream), Christina Aguilera (Mother), Aerosmith feat. Sierra Leone's Refugee All Stars (Give peace a chance), Lenny Kravitz (Cold Turkey), The Cure (Love), Avril Lavigne (Imagine), Youssou N'Dour (Jealous guy), Black Eyed Peas (Power to the people), Ben Harper (Beautiful boy) e la rock band californiana Green Day, con una sontuosa interpretazione di Working class hero, corredata da videoclip.

“ho sentito il bisogno di guardare al rallentatore tutto quello che stava succedendo lì fuori/…le facce erano diverse e io sono arrivato senza un autentico dove/…non era comprensibile tutto quello che stava accadendo/…abbiamo ingurgitato l’illusione che tutti potessimo provare alcuna differenza di dolore/…adesso che tutti si sono messi al riparo dal peso delle spade conficcate, nessuno sarà più capace di apprendere alcuna emozione/… spalancati vuoto sotto la mia testa, voglio solo chiudere gli occhi e ignorare dove stia andando”...if you want to be hero, well just follow me

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