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lunedì 14 maggio 2012

To Rome with Woody, SOS cinema

To Rome With Love - Phyllis (Judy Davis) e Jerry (Woody Allen)
To Rome with Love (2012, di Woody Allen) è quanto di peggio, banale e anemico il regista newyorkese potesse presentare. 


Ma Woody Allen è ancora in grado di fare sul serio dietro la macchina da presa o si è messo a lavorare per gli Enti Nazionali del Turismo? To Rome with Love (2012) è una cozzaglia di storie slegate tra di loro dove la vicenda di Roberto Benigni è totalmente fuori contesto e potrebbe essere ambientata a Milano così come a Firenze, e con un finale di pellicola che si accende sulla scalinata del Campidoglio.  

To Rome with Love non dice nulla. In apparenza è uno svago nella città eterna. Nella realtà, una miscela d’insicurezze incapaci di diventare, per i più ottimisti tra i quali non mi annovero, qualcosa di poco più di un mezzo sorriso di circostanza.

A dir poco ridicolo il terzetto con l’insicura  Sally (Greta Gerwig) che sembra spingere il suo ragazzo Jack (Jesse Eisenberg) tra le braccia dell’amica mangia-uomini attrice incasinata Monica (Ellen Page), ricoprendola di elogi e anzi favorendo gl’incontri tra i due senza di lei, impegnata con gli esami per l’università.

Grillo parlante vero/immaginario, John (Alec Baldwin), architetto con il più tipico passato da studente a Roma, che mette in guardia il ragazzo dalle mire sessuali della nuova arrivata. Missione fallita visto che i due si ritroveranno a farlo in macchina senza troppi patemi di tradimento reciproco per la ragazza/amica. 

È amore invece quello che sboccia improvviso tra Michelangelo (Flavio Parenti) e Hayley (Alison Pill), nel più banale degli incontri turista/bravo ragazzo,  degno della sceneggiatura più spudoratamente sdolcinata. E se non fosse quello per quel fascio di nervi dello stesso regista che interpreta Jerry, il padre della ragazza, ci sarebbe ben poco da aggiungere all’italianità esasperata della famiglia di lui. Altro groviglio. 

Le due anime “falsamente candide” Antonio (Alessandro Tiberi)  e Milly (Alessandra Mastronardi) ci mettono un attimo a vendersi e lasciarsi coinvolgere da relazioni extraconiugali. Lui con la prostituta Anna (Penelope Cruz), lei con il celebre attore Luca Salta (Antonio Albanese) prima, e un rapinatore d’alberghi (Riccardo Scamarcio) poi.  

Roberto Beningi infine sembra lì per caso. Se le altre tre storie hanno un che di personale, l’anonimo padre di famiglia Leopoldo invece, non si capisce bene perché si ritrovi al centro dell’attenzione in modo improvviso. Messo lì come megafono per attirare gli spettatori italiani e italoamericani, devoti dell’attore/regista toscano.

Il cinema è un mistero. Film uguali spalancano porte a opinioni e critiche totalmente agli antipodi. E anche in questo caso, invece di una sbrodolata cinellywoodianata, c’è chi ha visto qualcosa di felicemente magico. E questo è il bello dell’arte. E questa è la grandezza del Cinema. 

Woody Allen riesce a fare un film leggero, ma non nel senso di mancanza di significati, che  porta la tua mente a essere libera da mille pensieri. È quasi un ipnotismo” scrive una cinefila, “Il mettere insieme così tanti talenti, a farli recitare con minime parti, non è forse un miracolo? Storie semplici a cui noi non siamo più abituati.

I film di oggi sono tutti d'azione, cruenti e malvagi. Per non parlare poi della presenza di Woody stesso. Il suo personaggio è fantastico. La sua ironia intelligente è presente in tutta la sua performance.  – Meno male che c'è Woody – questo è il mio motto. Storia semplice. Gentile. Garbata. Non ci sono mai parolacce. I suoi 77  anni sono eterei e leggeri come un palloncino che vola in cielo”.

Il trailer di To Rome With Love

To Rome With Love - Anna (Penelope Cruz)
To Rome With Love - John (Alce Baldwin) e Jack (Jesse Eisenberg)
To Rome With Love - Leopoldo (Roberto Benigni)

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