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giovedì 14 giugno 2012

La mia vita è una storia... e uno zoo

La mia vita è uno zoo -  i fratelli Duncan (Thomas Haden Church) e Benjamin (Matt Damon)
Dal cinema de La mia vita è uno zoo (2011, di Cameron Crowe) alla poesia più spontaneamente sincera. Dal grande schermo a qualche appunto sporcato d'inchiostro.

di Luca Ferarri

Ciak, si scrive... 

LA STORIA PRIMA DELLA STORIA

Avrebbero dovuto sempre
narrare di tragedie 
o forse il rumore dell’aria aperta 
ha reso la mia solitudine
una storia 
fin troppo zelante da raccontare,
...inizialmente
nemmeno agli animali/... Non avrei 
mai fatto loro alcun ritratto 
ma qualcuno un giorno 
forse avrebbe salvato le mie ferite 
dal voler rimanere
corpi contundenti contro chiunque

È la vita che qualcuno
avrebbe dovuto chiedermi di provare

conta solo il mio mondo, recitava il dialogo
senza interlocutori

Qualcosa mi dice 
che il sangue mozzato 
abbia più appeal di qualcosa 
che si nasconde
in un'era apparentemente 
incapace di capire/ …e questi sorrisi 
non hanno nulla a che vedere 
con le lacrime ignorate  di un tempo

ho appena corso sotto la pioggia
e la sparpagliata cassetta di attrezzi
dentro la mia mente
non mi è mia sembrata mai
così lontana dalla banalità

mi hanno suggerito
di provare a ripetere
quello che ci piacerebbe sentirci dire 
l'uno dall’altro… riesci a sentire 
quello che so provando? Mi piacerebbe 
sapere che non sarò io
quello che parla di barricate… credi 
che adesso mi potresti aiutare 
a far salire e scendere 
da questo ostacolo in mezzo 
al nostro cammino...?
                                             (Mestre [Ve], cinema Palazzo - sala 2, 13 giugno '2012)

La mia vita è uno zoo (2011, di Cameron Crowe)

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