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martedì 24 luglio 2012

Lago Film Fest, il Veneto che non conosciamo

la giovane regista Laura Lazzarin
Arriva dal 29° Torino Film Festival, dove è stato segnalato come titolo tra i più interessanti della sezione Italiana.doc, ed è diretto dalla giovane regista padovana Laura Lazzarin: è Land of Joy, il documentario che racconta il Veneto e le sue contraddizioni. Film-evento fuori concorso, sarà proiettato al Lago Film Fest martedì 24 luglio alle ore 21 presso il Vicolo Arco. La Lazzarin, qui alla sua prima prova con il lungometraggio, non teme la provocazione e con Land Of Joy racconta le ossessioni per il lavoro, la produttività e il denaro della nostra regione, ma cerca anche i segni dell’umanità più sincera nelle interviste a coloro che portano le tracce della saggezza popolare. In bilico tra un passato di povertà e immigrazione ed un presente di produttività e sviluppo accelerato, la “terra di gioia” ritratta dalla Lazzarin annulla ogni pregiudizio e solleva non pochi interrogativi sul futuro.
Sempre domani prosegue in Riva del Lago la proiezione di film in concorso. In evidenza, l’italiano “Come prima più di prima mi amerò” di Alessandro Capitani, ritratto grottesco di un gruppo di donne disposte a tutto pur di conquistare il titolo di Miss Chirurgia Estetica 2010. Presso il Salone della Comunità, dalle ore 16:00, saranno nuovamente di scena le proiezioni targate Unicef per il pubblico dei più piccoli e a seguire, alle ore 17:00 circa, il film Cartoonya realizzato dagli allievi delle scuole elementari durante l’anno scolastico nell'ambito di Lago Lab, ciclo di laboratori di educazione all’audiovisivo promossi da Lago Film Fest. 

Per chi non l’avesse ancora visitata infine, ricordiamo che è in allestimento presso la Canonica la mostra Gocce Cime Alghe di Pier Paolo Febbo (visitabile tutti i giorni dalle ore 15.00 alle 18.00 a ingresso libero). L’artista, che insieme a Filippo Fontanel ha curato l’immagine dell’ottava edizione del Festival - una creatura in plastilina che sgorga dallo specchio d’acqua del lago come il mostro di Lockness -, propone per Revine Lago una selezione di tele coloratissime ricche di riferimenti al fumetto e all’iconografia neo pop.

la locandina della mostra

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