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lunedì 22 aprile 2013

Alcune idee sono da David Lynch

il regista americano David Lynch
A tu per tu con l'ispirazione dal regista David Lynch. Istinto, immagini e parole. A tu per tu tra parole, immagini e nuovi percorso comunicativi.

di Luca Ferrari
 
Spengo il registratore dentro di me. La prima creatura che mi si siede accanto non sfiora nemmeno le pagine accampate davanti. Sarebbe un problema di lingua. La memoria ripercorre a un colle dove allora una lettura sussidiaria se ne stava isolata e appartenente a sé. Le fabbriche presto divideranno il mondo ma il viaggio comunque non potrà dirsi concluso. Le strisce di due uniche colorazioni non lasciano presagire l’avvicinamento di alcuna cascata di "twinpeaksiana" memoria. Lì sotto, senza alcuna voglia di unirsi a noi, restano a guardare con i loro biglietti di andata e ritorno.

"Però le idee vengono, chissà da dove. Si afferra un’idea, poi la si realizza attraverso un mezzo artistico" raccontava il regista al mensile Empire, nell'articolo/intervista Lynch Inside, Un uomo gentile e folle di Simon Braund, pubblicata sul numero di marzo 2013, "Alcune idee sono da cinema, altre da arredamento, altre ancora da musica. Non sai quali idee afferrerai, ce ne sono di diversi tipi, così come ci sono diversi tipi di pesce".

Tutto quello che sa d’informazione viene recepito come annosa richiesta da letterato di spiaggia. Sto ancora aspettando di trovare un locale dove non fare nulla di diverso dalla normalità ignorata. La cernita dei tempi, delle maschere e degli elementi in grado di seguirci è solamente una momentanea amputazione di dune. Ma tu questo, David Lynch, lo hai memorizzato già abbastanza. È sempre e comunque tutto una storia vera.

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