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mercoledì 19 giugno 2013

Nicole Grimaudo per UNHCR Italia

(da sx) Nicole Grimaudo, rifugiati
“In un minuto una famiglia può perdere tutto". L'attrice Nicole Grimaudo sostiene la Giornata Mondiale del Rifugiato.
In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato (20 giugno), l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha lanciato la campagna 1 family che pone l’attenzione sull’impatto devastante che guerre e persecuzioni hanno sulle famiglie raccogliendo videomessaggi. Gente comune fatta di mamme, figli e papà. 

E sono molte le celebrità internazionali che hanno risposto all’appello, lasciando il proprio messaggio nella pagina della campagna per sensibilizzare il mondo su questa sordida forma di annientamento umano. Oltre a Nicole, la cantautrice keniota Maia Von Lekow, il cantante ecuadoregno Juan Fernando Velasco, lo scrittore Khaled Hosseini (autore del best-seller mondiale Il cacciatore di aquiloni), da cui è stato tratto anche l'omonimo film (2007, di Marc Forster).

Altri personaggi che hanno appoggiato la campagna, la star americana di musica country Lady Antebellum, il leggendario cantante latinoamericano  Juanes, la top model internazionale e Ambasciatrice di Buona Volontà dell’UNHCR, Alek Wek, la cantante classica e Ambasciatrice Onoraria a vita di Buona Volontà dell’UNHCR, Barbara Hendricks, l’attore uruguayano Osvaldo Laport, i conduttori televisivi Tony Hung (a Hong Kong) e Jesus Vazquez (spagnolo).

Cinema e diritti umani. Non sono molte le pellicole con nomi altisonanti capaci di portare sul grande schermo simili tematiche. Dieci anni fa sbarcava sul grande schermo Beyond Borders – Amore senza confini (2003, di Martin Campbell) con Angelina Jolie e Clive Owen, dove una donna interpretata dalla premio Oscar per Ragazze interrotte (1999) intraprendeva la strada dell’impegno umanitario, cosa che la stessa Jolie ha fatto nella sua vita privata diventando portavoce dell’UNHCR. 

E se alla 69° edizione della Mostra del Cinema di Venezia, sez. Eventi Collaterali, venne presentato il documentario Mare Chiuso (2012, di Andrea Segre e Stefano Liberti) per un viaggio tra le tende dei campi profughi, oggi è Nicole Grimaudo (Baarìa, Mine vaganti, All'ultima spiaggia) a scendere in campo per chi non ha nulla.

Non solo un messaggio di solidarietà e sensibilizzazione, l’attrice siciliana ha partecipato anche alla  campagna Tu cosa porteresti? nella quale l'UNHCR invita il pubblico a riflettere sulle difficili scelte che le persone in fuga sono costrette a fare nel corso della loro vita in cerca di protezione.

Spesso donne, uomini e bambini hanno un solo minuto per decidere di mettersi in salvo e lasciarsi tutto alle spalle, la propria casa, la propria terra. L'UNHCR (@UNHCRItalia) invita i suoi follower su Twitter a inviare una foto mostrando quale sarebbe l'oggetto più importante che porterebbero se fossero costretti a fuggire, utilizzando l'hashtag #1family".

“Se dovessi lasciare la mia casa e separarmi dalla mia famiglia per colpa di una guerra vorrei che il mondo sapesse quale dolore si prova, vorrei che il mondo ne fosse a conoscenza. Il nostro compito è quello di essere il megafono di chi ha la voce ma non può gridare, perché vivere e crescere con la propria famiglia nella propria terra è un diritto” Nicole Grimaudo

E tu cosa porteresti? ... Buon giorno sig. chissà chi sei. Non abbiamo ancora fatto molto per il mondo. In pochi giorni le bombe sotterranee non si smuoveranno, ma tutto quello che accadrà oggi è importante. In un posto privo di carta da parati o risaie anticipate, quel pensiero fumoso ideato da una finta indigestione sarà un acuto desiderio di veder sorgere il sole. Scrivimi appena arrivi alla tua verità. Quel mezzo di trasporto non è stato che una sedia non seduta. 

Nessuno arriva fino a quel punto solo per farsi fotografare tra i morenti o per scoprire che la propria eredità deve scegliere tra un dito e un biberon. Nella cialtroneria del mio viscerale egoismo insisto nel vedere una differenza tra un fucile e un cuore di pezza. I confini della propria esperienza hanno reso per troppo tempo ogni obiettivo un sanguinolento ingombro forzato d’indifferenza. Non esistono promesse impossibili da mantenere. 

The Human Beings Are Coming…

UNHCR
Karenni refugees from Myanmar in Ban Mae Nai Soi camp, Thailandia © UNHCR / R. Arnold

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