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martedì 8 aprile 2014

Venezia, il cinema di Balkania


Il sentiero (di Jasmila Zbanić)
Viaggio nel cinema dei paesi dell'ex-Jugoslavia. Alla Videoteca Pasinetti di Venezia è sbarcato Balkania, rassegna di 8 film ed eventi collaterali a tema.

di Luca Ferrari, ferrariluca@hotmail.it
giornalista/fotoreporter – web writer

Balcani alla "periferia dell'Impero UE". Balcani ancora troppo ignorati. In Italia come altrove. A riportare negli ultimi tempi il mondo balcanico sul grande schermo era arrivato il drammatico Venuto al mondo (2012), quarta (sontuosa) opera del regista italiano Sergio Castellitto. Non è mai arrivato in Italia invece il primo film diretto da Angelina Jolie, ambientato anch'esso ai tempi della guerra jugoslava, Nella terra del sangue e del miele (In the Land of Blood and Honey).

Così vicini, così lontani. Italia e Balcani. Passate memorie di guerra ancora svolazzanti a inaridire qualche dialogo di troppo. Italia e Balcani sono lì. Unite dalla terra. Oggi, in un pseudo-pacifico 2014 il Circuito Cinema comunale di Venezia in collaborazione con il Centro Pace della città lagunare e  l’Associazione Buongiorno Bosnia ha dato vita a Balkania, rassegna cinematografica di otto film in gran parte inediti nel Belpaese, selezionati dal critico e specialista di cinema balcanico Nicola Falcinella.

“Nel corso delle guerre degli anni Novanta i Balcani sono stati sotto l’attenzione dell’opinione pubblica italiana, ritornandovi in occasione di anniversari, cadute di regimi, arresti illustri, processi o nuove crisi” scrive Falcinella, “sempre con un’attenzione di breve durata e distratta. La stessa cosa è accaduta al cinema di quei Paesi, che pure ha vinto premi, ha prodotto opere di grande livello, è diventato uno dei biglietti da visita di stati nuovi o in difficile transizione. Pochi di questi film hanno circolato in Italia. La rassegna Balkania ne raccoglie otto, realizzati nell’ultimo decennio da registi per lo più alle prime opere in rappresentanza di quasi tutte le repubbliche della ex-Jugoslavia”.

Dopo i primi due appuntamenti, Cinema Komunisto (Serbia, di Mila Turajlič) e Benvenuto Presidente (Bosnia, di Pjer Zalica), la rassegna prosegue con altri sei lungometraggi:
  • martedì 8 aprile, Jagoda – Fragole al supermercato (Serbia, di Dušan Milič): satira intorno ai temi della democrazia  frettolosa e illusoria
  • giovedì 10 aprile, Das Fräulein (di Andra Staka): ambientato a Zurigo tra rifugiati ed esuli, viaggio nei percorsi di una possibile riconciliazione
  • martedì 15 aprile, Silent Sonata – Circus Fantasticus: magia del circo sullo sfondo della guerra
  • giovedì 17 aprile, Cirkus Columbia (di Denis Tanović): riflessione dolente e pacata nell’Erzegovina prebellica
  • martedì 22 aprile, Il sentiero (di Jasmila Zbanić): il tema del crescente fondamentalismo islamico in Bosnia
  • giovedì 24 aprile Izlet – A Trip (Slovenia, di Nejc Gazvoda): opera d’esordio di uno dei giovani registi più promettenti dell’area balcanica. Storia del “dopo”, fra antiche amicizie e nuove rivalità.
Per tutti i film, doppia proiezione alle h. 17.30 e 20.30: Ingresso Soci CinemaPiù, prenotazione consigliata. Balkania sarà accompagnata da due eventi collaterali in tema (sempre tenuti  prima della proiezione pomeridiana): martedì 8 aprile presentazione del libro "Buongiorno Bosnia, Dobardan Venecjia" e giovedì 10 aprile, presentazione di "Seminando il ritorno", progetto di cooperazione e sviluppo rurale sostenuto dall'associazione Buongiorno Bosnia, Agronomi senza frontiere, ACS e la cooperativa "El Tamiso" a cui di recente è stato conferito il premio Carlo Scarpa per il giardino dalla Fondazione Benetton.


Jagoda – Fragole al supermercato (di Dušan Milič)
Venezia (1-24 aprile), la rassegna cinematografica Balkania

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