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mercoledì 14 gennaio 2015

Exodus dalla realtà

Exodus: Dei e Re (2014, di Ridley Scott)
Angeli sterminatori. Mari che si aprono. Univoche morti primogenite. Ma quale Tolkien, il genere horror-fantasy fu inventato dall'Antico Testamento.

di Luca Ferrari

Ma quali Alan Moore, Stan Lee, Algernon Blackwood, Bob Kane, Frank Miller, J.R.R. Tolkien e tutte quelle penne del grandioso immaginifico, il primo grande ideatore, produttore e distributore di genere fantasy fu l'Antico Testamento (continuato poi col sequel del Nuovo), capace di creare miti con cui lavare per bene il cervello all'umanità, rendendola schiava del dolore nel nome di un chissà quale paradiso. Una fantasia talmente ben architettata da collocare l'essere umano in secondo piano, lasciandolo inginocchiato al cospetto dell'invisibile.

Il genere religioso è tornato di moda sul grande schermo. Dopo il penoso Noah (di Darren Aronofsky con Russel Crowe, Anthony Hopkins e Jennifer Connelly), in un mix di fiaba campestre e folle viaggio in un'inspiegata dimensione primordiale, ora è il turno di un altro polpettone in salsa hollywoodiana, Exodus: Dei e Re (di Ridley Scott con Christian Bale nella parte di Mosè). Un film che puzza parecchio di remake de I dieci comandamenti (1956, di Cecil B. DeMille con Charlton Heston e Yul Brynner).

Il 2015 vede un mondo ancora lacerato da conflitti, povertà e sfruttamento. In tutto questo però la religione fa da incredibile collante tra le genti, capace di scatenare odio e guerre nonostante gli appelli dei tanti (?) buoni pastori. E sebbene nel terzo millennio in molti abbiano ancora difficoltà ad accettare che nella stessa terra viva qualcuno di credo diverso, con la stessa naturalezza sono convinti che un tizio armato di bastone abbia liberato un popolo dopo immani secoli di schiavitù (per di più camminando in mezzo alle acque del Mar Rosso) o un altro sia tornato in vita dopo essere stato selvaggiamente torturato e ucciso.

Il Mosè RidleyScottiano però deve essere all'altezza dei tempi, dove il look è fondamentale. Niente coperta da straccione dunque, ma una fiera armatura con cui uccidere i malvagi egizi guidati dal fratellastro faraone Ramses (Joel Edgerton). E poi, grandiosa la frase pronunciata nel trailer: “Tu dici di essere un dio, lui ha dalla sua parte Dio” ad alimentare questo invulnerabile alleato che ora fa il “Maverickiano” fico nell'aiutare Mosè, per secoli però si è fatto allegramente i comodi suoi.

Oggi un film come Exodus: Dei e Re può al massimo aspirare a presentarsi come kolossal fantasy, con l'ambizione di portarsi a casa qualche statuetta per gli effetti speciali il prossimo 22 febbraio, lasciando il vero realismo a pellicole di ben altro spessore come La Trattativa di Sabina Guzzanti, film presentato nella sezione "Fuori Concorso" della 71° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Oggi al mondo servono mani e non preghiere.

Nel bell'articolo-intervista “Mosè? Una contraddizione, violento e pacifista” realizzato da Andrea Carugati sul mensile Best Movie di gennaio, dove apre il microfono al protagonista Christian Bale, l'attore premio Oscar da una lettura molto particolare del liberatore, definendolo “un soldato che combatteva per la libertà e contemporaneamente un terrorista che sosteneva di agire esclusivamente nel volere di Dio, declinando ogni responsabilità”. Ecco la parola chiave: responsabilità. Il divino è l'alibi perfetto per l'essere umano. Debole, e per questo bisognoso di affidare agli altri le ragioni delle sue azioni brutali.

Si, certo. Andrò a vedere Exodus: Dei e Re, con lo stesso approccio che ho quando m'imbatto negli Avengers o gli X-Men. Assistere a un racconto di pura fantasia con tutte le possibili ripercussioni sulla realtà. In questo caso però è tutto molto diverso, e soprattutto opposto. La realtà esiste già ed è quanto di peggio ci possa essere stato (…) per secoli. Oggi il mondo è ancora schiavo di miti e leggende. E di quelle parole con cui Delios (David Wenham) spronava il proprio esercito, orfano dei 300 valorosi spartani, per piegare l'invasore persiano: "Quest'oggi noi liberiamo il mondo dalla tirannia e dal misticismo e lo accompagniamo in un futuro più radioso che si possa immaginare", che cosa è rimasto? Solo un'altra farsa. Solo un'altra virulenta menzogna.

Exodus: Dei e Re - Mosè (Chistian Bale) e Ramses (Joel Edgerton)

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