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mercoledì 5 agosto 2015

Il grande Lebowski, i 10 insegnamenti di Drugo

Il grande Lebowski - Jeffrey "Drugo" Lebowski (Jeff Bridges)
A scuola di vita da Il grande Lebowski (1998, dei fratelli Coen). 10 grandi insegnamenti direttamente dal protagonista Drugo (Jeff Bridges).

di Luca Ferrari

Agosto 2015, l’ennesima estate dominata dai battibecchi politici, crisi economica e la sempre più spaventosa disoccupazione. L'aspetto più sordido è che c’è gente pagata per non far cambiare nulla, e lo fa alla grande senza che una massa inferocita cambi il corso della nazione. E da bravo specchio della realtà, anche il cinema di massa rispecchia questo piattume cerebrale proponendo valanghe di effetti speciali, modelli in veste di supereroi, filoni triti e ritriti.

Così, in attesa di tornare in sala e vedermi qualcosa di davvero notevole o quanto meno simpatico come il recente Spy con l'inedita coppia Melissa McCarthy-Jason Statham, ho pensato fosse ora di rimettermi a vedere Il grande Lebowski (1998, di Ethan e Joel Coen), con la speranza ovviamente che nessun regista in crisi di identità prenda spunto da questo articolo e pensi bene di farci il remake (anche se sono certo presto o tardi accadrà).

Si, ho deciso. Invece di spendere il mio tempo a scattare inutili selfie per dimostrare al mondo che esisto e che insieme a i miei tanti amici hashtag ci divertiamo un mondo a regalare un bel ciaone a chiunque non sappia far altro che stare davanti a uno schermo, ecco, ho preferito sprofondare sul pavimento della mia abitazione, inserire il dvd de Il grande Lebowski prestatomi dal mio compare e godermelo alla grande.

Sebbene questo cult anni '90 lo abbia visto mostruosamente in ritardo rispetto all’uscita, l’ultima volta che ci posi gli occhi sopra fu ai tempi di una lunga trasferta in terra di Sua Maestà. Questa volta però l’effetto è stato diverso e per la prima volta sono andato oltre la mera simpatia per Jeffrey Lebowski detto Drugo (Jeff Bridges), riflettendo sul fatto che il suo modo di vivere da dissennato fancazzista forse non è poi così folle né sbagliato.

E visto che va tanto di moda piazzare elenchi numerati nei propri articoli (per chi non lo sapesse è solo una marchetta spudorata a Google che in questo modo indicizza meglio quanto scritto), allora anch’io ve ne "appioppo" una. Riguardo che? Semplice, le 10 ragioni per cui apprezzo Lebowski o meglio ancora, i 10 insegnamenti di Drugo:

1) Lealtà: il Drugo ha due amici fidati, il mite Donny (Steve Buscemi) e il reduce del Vietnam neo-ebreo instabile Walter (John Goodman) ma anche dalle conoscenze più superficiali viene considerato bene. Tratta la gente con rispetto. Non alza mai la voce se non quando è davvero incazzato ma alla fine tutto si risolve con un Woodstockiano abbraccio

2) Anti-carrierismo: in Italia e in un certo modo civilizzato ci hanno abituato che o sei un vincente o sei un fallito. Il Drugo se ne sbatte. Si fa la propria vita. Prende la vita per quello che è e anche se non potrà andare ad Aspen a sciare d’inverno o sulle spiagge di Acapulco a nuotare, chi se frega, si può sorridere e vivere lo stesso

3) Passioni condivise: il bowling. Anch’io come il Drugo ho una passione sportiva che condivido con amici, il ping-pong che gioco soprattutto con il proprietario del dvd de Il Grande Lebovski. Ogni pre-durante-post partita è tutto un insulto e una riflessione. Una scuola di vita onesta e per di più gratis (dove gioco io non si paga)

4) Coraggio: neanche di fronte a un poliziotto fascista o ai criminali che lo scambiano per il Lebowski riccone si fa intimidire. Si ritrova con la testa dentro il water o per terra dopo essersi preso un portacenere in testa. Le prende ma non si scompone e non si fa piegare. Non è un duro ma se riceve qualche pugno non si mette a piangere

5) Fuori dal gregge: un uomo che ammette candidamente di fronte al potente imprenditore del porno Jackie Treehorn (Ben Gazzara), che gli sta facendo un “pippone” sull’autoerotismo virtuale, di “farsi ancora le seghe con la mano” è, se non da ammirare, quanto meno da stimare per il suo pensare fuori dal coro

6) I sette di Seattle: a letto con la bella Maude (Julianne Moore), le racconta ciò che ha fatto nella vita. Nel suo curriculum risulta la militanza tra I sette di Seattle. Non da spiegazioni su chi fossero e nemmeno io posso saperlo ma dal nome m’immagino qualcosa di cazzutamente indimenticabile (e in più quella città io la adoro)... e infatti così è!

7) Un vizio ci deve essere: ok, magari si fumerà (e si sarà fumato) qualcosa di troppo ma un vizio ci sta nella vita. E anche se sono due, ma chi l’ha detto che bisogna sempre fare tutto in nome del sacrificio e del salutismo più estremo? Ecco appunto, proprio nessuno, quinti un po’ di relax

8) Fanculo rock star spaccone: in passato Drugo ha fatto il tecnico del suono per i Metallica in tour, band che critica senza mezzi termini definendoli "una manica di stronzi". Opinione che condivido pienamente

9) Principi: non spende soldi né dal barbiere né dal tappezziere, però quando dei nichilisti gli urinano in casa per colpa delle scappatelle della moglie del suo omonimo, non ha problemi ad andare ad affrontare il potente Jeffrey Lebowski (David Huddleston) che lo schernisce senza tanti complimenti, ritrovandosi quest’ultimo però con un tappeto in meno alla fine del colloquio

10) Placida attesa: mai stato un fan del motto orientale “siediti sulla riva del fiume e aspetta il cadavere del tuo nemico”. L’ho sempre reputato un’emerita cazzata di chi non vuole agire e lascia al destino il compito di sbrigare le proprie faccende. Sarà che il mondo è sempre più una delusione ma alle parole del protagonista stesso “Drugo sa aspettare”, mi ci sono insolitamente e istintivamente ritrovato…

… e che la vita scorra pure allora, con e senza di me.

Il finale de Il grande Lebowski

Il grande Lebowski -
Drugo(
Jeff Bridges), Donny (Steve Buscemi) e Walter (John Goodman)

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