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venerdì 9 ottobre 2015

Nausicaä della Valle di Miyazaki

Nausicaä della valle del vento - la coraggiosa protagonista insieme a un ohmu ferito
La fame di potere avanza più minacciosa dell'incombente estinzione, sempre che sul cammino non s'incontri Nauiscaä della valle del vento (1984, di Hayao Miyazaki).

di Luca Ferrari

Era il 1984. Il futuro degli anni Duemila si proponeva come un'inarrestabile corsa all'ultima tecnologia. Internet non era immaginabile. Gli ambientalisti erano un punticino nell'universo capace ogni tanto di far sentire la loro vocina. Con alle spalle solo Le avventure di Lupin e Conan il ragazzo del futuro, direttamente dall'omonimo manga il regista giapponese Hayao Miyazaki trasportò sul grande schermo Nausicaä della Valle del vento.

Il mondo narrato nel lungometraggio animato vede una realtà brutalmente mutilata dalla guerra termonucleare. Come se ciò non bastasse, giorno dopo giorno il mare marcio avanza lasciando dietro di sé l'inutilizzo della terra e dunque senza risorse per gli esseri umani, quei pochi rimasti. A fargli compagnia, giganteschi insetti (ohmu) e pericolose piante in grado di rilasciare spore velenose.

Come se la follia umana non avesse già fatto abbastanza, l'idea dei nuovi poteri è quelli di bruciare l'ecosistema velenoso e per farlo arrivano con armi e carri armati uccidendo senza pietà il buon sovrano Jihl, del regno della Valle del Vento. Sarà solo grazie all'intervento del saggio e coraggioso Yupa che la situazione non precipiterà del tutto facendo mietere nuove vittime.

E poi c'è lei, Nausicaä. La figlia di Jihl. Tanto determinata quanto speranzosa che il mondo possa cambiare in meglio. Esponente di una vita dove l'amicizia, l'amore e il rispetto reciproco possano e debbano diventare la sola lingua universale del pianeta. Nausicaä però non si limita ai sogni. È decisa a non lasciare l'umanità sprofondare e a bordo del suo piccolo mezzo aereo, sfreccia nei cieli senza la minima paura. Una perseveranza quella della giovane che la porterà a spingersi oltre i propri limiti, dimostrando ai suoi simili che dal rispetto reciproco nasce sempre la pace.

Sono passati più di trent'anni dalla realizzazione di quella pellicola e sebbene la coscienza sociale-ambientalista sia notevolmente cresciuta, non si può dire che chi abbia i redini del comando abbia dimostrato di voler conciliare progresso (guadagno) con futuro. No, l'umanità si trova ancora a vivere giorno per giorno, ignorando le conseguenze delle proprie azioni perché tanto non sarà lei a pagare, ma le generazioni a venire.

Nausicaä della Valle del vento non è certo il primo film di Miyazaki a esser tornato sul grande schermo. Se nella primavera 2013 il pubblico del terzo millennio potè volare insieme a Kiki consegne a domicilio, poco più di un anno dopo fu la volta dell'intenso Principessa Mononoke. Da lunedì 5 a mercoledì 7 ottobre 2015 invece, è stata la volta del suddetto.

Anche il Circuito Cinema di Venezia Mestre non ha “saputo resistere” alla tentazione di offrire ai propri cinefili uno dei primissimi film del regista Leone d'oro alla carriera alla 62° edizione della Mostra del Cinema. E infatti è stato possibile godersi la pellicola presso il cinema Rossini. Cineluk era lì, insieme alle “formazioni umane” più svariate. Singoli appassionati, famiglie con prole, adolescenti, coppiette. Tutti insieme a farsi ispirare. Per sognare e soprattutto creare un mondo migliore.

Il trailer di Nausicaä della Valle del vento
Al cinema Rossini di Venezia a vedere Nausicaä della valle del vento
Nausicaä della valle del vento - Nausicaa e delle sue giovani amiche
Nausicaä della valle del vento - il saggio Yupa
Nausicaä della valle del vento (1994, di Hayao Miyazaki)

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