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giovedì 15 settembre 2016

Venezia 73, i miei giorni tonanti

giornalista in azione alla 73. Mostra del Cinema © Luca Ferrari
Sveglie all’alba. Cinecolazioni all’aria aperta al Lido. Film di qualità, e un caldo da estate inoltrata. Per il 9° anno consecutivo inviato stampa, vi racconto la mia Venezia 73.

di Luca Ferrari

Film, film e ancora film ma soprattutto la magia della Mostra del Cinema e l'atmosfera del Lido di Venezia. Ogni anno una sfida diversa. Ogni anno un’esperienza differente, condita per la prima volta in questo 2016 dalle mie ormai gustose cinecolazioni, consumate live in due occasioni davvero speciali: dopo il toccante Hacksaw Ridge di Mel Gibson, una delle migliori opere viste al Festival, e prima di The Magnificient Seven di Antoine Fuqua con protagonisti Denzel Washington, Hethan Hawke e Chris Pratt.

11 giorni consecutivi passati a svegliarsi quando fuori è ancor buio. L’arrivo in sala Darsena o in Sala Grande col Ciak Daily appena recuperato, la guida di Venezia 73 e l’immancabile Best Movie in formato pocket che anche quest’anno è stato distribuito gratuitamente. E mentre io passavo da una sala all'altra, il mio valido collega fotografo Federico Roiter immortalava le star prima all’arrivo in conferenza stampa, nel photocall e sul red carpet.

Se il film che mi ha più commosso (per tre volte le lacrime mi hanno solcato il viso) è stata la sopracitata opera dell’ex-Braveheart con protagonisti Andrew Garfield, Vince Vaughn e Sam Worthington, il buon Michael Shannon di Nocturnal Animals (di Tom Ford) è stato l’attore la cui performance andrebbe già premiata con l’Oscar per il Miglior attore non protagonista. Nel film presentato a Venezia, Shannon interpreta uno sceriffo ammalato di cancro ai polmoni deciso a offrire una possibilità di vendetta a un padre-marito (Jake Gyllenhall) che si è visto strappare via in modo efferato moglie e figlia da tre balordi.

La La Land? Simpatico e sognatore, ma rispetto allo stroncato The Light Between Oceans ha molto poco da dire in quanto a intensità. Il primo è stato osannato e vincerà/ha vinto premi (Venezia inclusa), il secondo sarà ricordato per le interpretazioni di una coppia che è tale anche nella vita: Michael Fassbender e Alicia Vikander. Toccanti anche The Bleeder, con il trasformista Liev Schreiber all’ennesima prova attoriale sopra le righe, ed Arrival, con Amy Adams impegnata a cercare una forma di comunicazione con dei pacifici extra-terrestri.

Deluso oltremodo da Tommaso di Kim Rossi Stuart e dal sopravvalutato Jackie di Pablo Larrain, a cui non basta la notevole interpretazione di Natalie Portman nei panni della vedova Kennedy, di tutt’altro spessore è il corale Questi giorni di Giuseppe Piccioni. Uno scanzonato road movie tutto al femminile? No, ma proprio no. Le quattro protagoniste sono universi distinti che forse hanno poco in comune tra di loro, eppure sono vicine. Caterina non si trasferisce nella solare Barcellona a lavorare, ma a Belgrado. Una città incupita da un recente passato di guerra (dove non sparano, come invece teme l’ansiogena Margherita Buy) ma viva nella voglia di ricominciare.

Gradevole assai L'estate addosso di Gabriele Muccino, una commedia leggera di un regista troppo sottovalutato.Opera interessante On the Milky Road di Emir Kusturica. Oltre al regista e una più che convincente Monica Bellucci, ben spalleggiata dalla divertente Sloboda Micalovic, il grande protagonista è il paesaggio selvaggio. C’è tutto. Sole, vento, pioggia, fulmini e poi loro, quelle tragiche mine antiuomo, emblema della follia umana di cui molti esemplari (prodotti anche in Italia) sono ancora nascosti sotto la terra balcanica. Una terra di nessuno dove nel dopo guerra in troppi hanno fatto ciò che hanno voluto.

A dir poco incomprensibili i fischi e qualche “vergogna” lanciati a Piuma di Roan Johnson. Chi era alla proiezione stampa del mattino avrà anche sentito a più riprese grasse risate, ed è indubbio che il film abbia divertito. Storia di due maturandi alle prese con la gravidanza. Lei, famiglia disastrata, lui famiglia incazzata (specie il padre) per la situazione e con tanto di nonno “Simpsoniano”. In un momento storico dove i figli diventano una sudata conquista degli over 30-40, vedere due diciottenni che con legittime paure e inevitabili sbagli-ripensamenti lottare per portare al mondo una vita, è un messaggio di speranza per un’Italia sempre più divisa.

L’ultimo film visto a Venezia 73 è stato The Magnificient Seven di Antoine Fuqua, remake di un remake. Non posso dire di essere cresciuto coi film western, anche se la trilogia di Sergio Leone è qualcosa che brilla nel mia passato cinematografico, ma qualcosa in questo film ha trovato un facile accesso nella mia anima. Su tutto, le esauste parole della vedova Cullen (Haley Bennett) rivolte allo scaltro uomo di legge (e di mondo) Sam Chisolm (Denzel Washington): “cerco giustizia ma mi accontento della vendetta”.

Ovunque mi volti ognuno pretende di saperne più degli altri. La gente sputa fiele. I politici giocano, il popolo risponde con pratiche da anni ‘70 convinto di contare qualcosa. Esistono ancora le vittime? Sembra di no. Sembra, appunto. Ce ne sono ancora tante, troppe e ancora oggi nessuno le sa proteggere davvero. Dalle bombe in Siria ai terremotati del Lazio e tutto quel mondo di cui neanche abbiamo le generalità, eserciti di affaristi e burattinai muovono le proprie pedine in attesa che il proprio capitale aumenti-alimentato dall’acre fetore del sangue sempre più denso.

E allora guardate, non me ne frega nulla di cosa sia corretto e cosa no. Certa feccia come Bartholomew Bogue (Peter Sarsgaard) potrebbe anche sparire dalla faccia della Terra e dormirei bene comunque la notte. Qui, dalla 73° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (31 agosto – 10 settembre) penso che invece dei magnifici sette, per cambiare le cose ci vorrebbero i Magnifici 70, 700, 7.000, 70.000, 700.000, 7.000.000 oi più semplicemente, I magnifici 7 miliardi.

Mostra del Cinema (sala Darsena) – il primo giorno a vedere La La Land © Luca Ferrari
Mostra del Cinema – Da una sala all'altra insieme al pocket Best Movie © Luca Ferrari
Mostra del Cinema – La nuova struttura urbana del Lido per il festival © Luca Ferrari
Mostra del Cinema – Un sole accecante per la gioia dei bagnanti © Luca Ferrari
Mostra del Cinema – Alle 8 del mattino la gente è già in coda © Luca Ferrari
La mia prima grande cinecolazione alla Mostra del Cinema post Hacksaw Ridge © Luca Ferrari
Mostra del Cinema – Il fiero Leone del Festival punta la 73° edizione  © Luca Ferrari
Mostra del Cinema – In conferenza stampa con Ashley Green e James Franco © Luca Ferrari

Mostra del Cinema – La calca per il red carpet di Jude Law e Paolo Sorrentino © Luca Ferrari
Mostra del Cinema – I manifesti dei film intorno l'ingresso della spiaggia Excelsior © Luca Ferrari
Mostra del Cinema – All'imbarcadero del Lido di Venezia è subito clima da festival © Luca Ferrari
La cinecolazione alla Mostra del Cinema prima di The Magnificient Seven © Luca Ferrari

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