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lunedì 26 dicembre 2016

I ragazzi speciali di Miss Peregrine

Miss Peregrine e la casa dei ragazzi speciali - da sx
Emma  (Ella Purnell), Jake (Asa Butterfield) e Olive (Lauren McCrostie)
Ragazzi particolari, diversi. Dalle pagine di Ransom Riggs alla poco incisiva regia di Tim Burton, Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali (2016).

di Luca Ferrari

“Tu non sei diverso, sei speciale”. Ogni reietto del mondo avrebbe voluto sentirselo dire almeno una volta nella vita, e magari di lì in poi cambiare per sempre il corso della propria esistenza. Alcuni hanno l'anima graffiata, altri proprio l'aspetto. Piccoli esseri con caratteristiche che li rendono particolari e dunque isolati per questo. Dalle pagine del quasi omonimo romanzo (2011) di Ransom Riggs alla telecamera di Tim Burton, è sbarcato al cinema Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali (2016).

Jake Portman (Asa Butterfield) è il tipico adolescente fuori dal giro di quelli “fighi”. Solitario, e con una famiglia molto poco attenta alle sue difficoltà e al suo mondo. L'unico in sintonia è l'anziano nonno Abraham (Terence Stamp). Fin da quando era piccolo questi gli ha sempre narrato di una casa, sulle coste del Galles, dove vivevano degli orfani dalle caratteristiche alquanto particolari sotto le cure di Miss Peregrine (Eva Green).

Portato sin codesto loco su suggerimento stesso della psicologa che segue il ragazzo, la dott.ssa Golan (Allison Janney), Jake e suo padre Franklin (Chris O'Dowd) vi sbarcano per chiudere i conti con la fantasia ed entrare nel mondo del reale. L'adulto di casa però, disoccupato e convinto di avere tra le mani un best seller, è più interessato alla fauna volatile che non alla vita di suo figlio. Qualcun altro intanto, sotto mentite spoglie, il sig. Barron (Samuel L. Jackson) è arrivato sull'isola.

Libero da troppi impegni, Jake farà la conoscenza di tutti i ragazzi speciali, a cominciare da Emma (Ella Purnell), leggera come l'aria e dunque bisognosa di pesanti scarpe di ferro per non volare via, Olive (Lauren McCrostie), col potere del fuoco tra le mani, e per questo indossa sempre dei guanti speciali. E poi ancora Millard (Cameron King), il ragazzo invisibile; Fiona (Georgia Pemberton), con la capacità di far crescere le piante, i gemelli (Joseph e Thomas Odwell) con il viso da gorgoni.

Reietti. Bambini speciali. Esclusi. Comunque diversi. Tim Burton ci ha costruito la sua intera cinematografia. In principio, grandiosa (Ed Wood, Il mistero di Sleepy Hollow, Edward mani di forbiceBig Fish), da tempo ormai con poca verve, vedi i recenti Dark Shadows (2012) e Big Eyes (2014), Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali non è nulla di più di un buon film, senza gloria né infamia. Sai che è di mastro Tim e per questo vai al cinema a vederlo, certo quando esci vorresti essere stato altrove. In una di quelle dimensioni che una volta il regista di Burbank sapeva davvero creare.

Tutto già passato sul grande schermo di Tim Burton. Ciò che vedi te lo aspetti dalla A alla Z. Tim Burton ormai è l'antitesi di ciò che era agli esordi, ossia un innovatore. Gotico mai banale e ricco di emozioni. La parabola del ragazzo "diverso no, speciale si" è ormai trita e ritrita e non basta una sceneggiatura e qualche effetto speciale alla X-Men per dare sostanza a un film che non ha nulla da aggiungere.

Dai panni dello scorbutico di Una canzone per Marion (2012), Terence Stamp è un nonno affettuoso col nipote. L'esatto contrario dei due genitori, superficiali e per nulla inclini a capire davvero le difficoltà del proprio figliolo. Poco incisiva Eva Green, mentre a guadagnare la scena, più che Asa "HugoButterfield, è la giovane Ella Purnell, londinese classe '96, già vista in Kick-Ass 2, il recente The Legend of Tarzan e in Maleficent (2014, di Robert Stromberg), dove interpretava Malefica da adolescente.

"Non abbiamo più bisogno di sentirci al sicuro, tu ci hai fatto sentire coraggiosi" è forse il messaggio più bello, in diretta antitesi col filone dei supereroi dove noi scoraggiata popolazione siamo in balia del Male e degli eventi. Meglio imparare a difendersi che affidarsi alla forza altrui. In famiglia come nel mondo tutti sono sempre impegnati a tamponare il sangue. Che esca. Facciamoci male. Cadiamo e rialziamoci. Allora si, noi per primi reietti ci sentiremo davvero speciali. E questo a prescindere che una Miss Peregrine svolazzi protettiva sopra di noi o meno,

Il trailer di Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali

Miss Peregrine e la casa dei ragazzi speciali - Miss Peregrine (Eva Green)

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