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mercoledì 8 marzo 2017

Lo luce sugli oceani, lo strazio dell'amore

La luce sugli oceani - Tom (Michael Fassbender) e la moglie Isabel (Alicia Vikander)
I sentimenti di un uomo e una donna sferzati dalla vita, le onde e la solitudine. Presentato in concorso a Venezia73, esce oggi La luce sugli oceani (2016, di Dereck Cianfrance).

di Luca Ferrari

Il vento soffia spietato. Il faro illumina l'oscurità. Un uomo ha visto troppo orrore per mano umana e adesso non ne vuole più sapore. La forza dell'amore però è capace di lenire le ferite più atroci e mutare il corso degli eventi. Così, anche le creature con più silenzi e cicatrici saranno un giorno capaci di aprirsi ancora e guardare alla luce di nuova vita. Adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo (2012) di M.L. Stedman e presentato in concorso a Venezia73, sbarca oggi sul grande schermo La luce sugli oceani  (2016, di Dereck Cianfrance).

Sopravvissuto agli orrori della I Guerra Mondiale, Tom Sherbourne (Michael Fassbender) è deciso ad accettare l'isolato incarico di guardiano del faro in un isolotto disabitato dell'Australia occidentale. Non ci sarà nessuno a parte lui. Arrivato all'ultimo avamposto civile, prima di imbarcarsi, fa la conoscenza di  Isabel Graysmark (Alicia Vikander). Il feeling è immediato e la giovane donna inizia una corrispondenza epistolare con lui fino all'epilogo più dolce delle nozze, trasferendosi dunque in questo mondo a parte.

Tom e Isabel sono innamorati. Il desiderio di un figlio è forte ma qualcosa non va mai per il verso giusto. Anche quando la gravidanza pare procedere, il finale è sempre lo stesso. Isabel è distrutta e l'assenza di una qualsiasi anima con cui confrontarsi e parlare, a parte il marito, non la aiuta di certo. Poi un giorno, sull'isoletta si arena una barca. C'è un uomo morente e una neonata. L'amore e la disperazione spingono la coppia ad adottarla, facendo finta che sia figlia loro. E se qualcuno lo dovesse scoprire?

Isabel non ci vuole neanche pensare ma Tom inizia a indagare fino a scoprire chi sia la vera madre della “loro” bambina, ossia Hannah Roennfeldt (Rachel Weisz). Cosa fare a questo punto? La gioia di una è il dramma per l'altra. Tom è un ex-soldato. È abituato ad agire ligio seguendo gli ordini. Tom sa bene che se la verità dovesse venire a galla, per Isabel sarebbe uno strazio insopportabile e pure la bambina, che cosa le succederebbe? Ormai gli anni sono passati e sono lui e Isabel i suoi genitori.

Trattato con eccessiva superficialità da pubblico e stampa alla 73° edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, La luce sugli oceani racconta il dramma di due anime, senza cedimenti alla rabbia ma fondendosi nell'amore più totale. A tratti Macbethiano, Michael Fassbender (Bastardi senza gloria, Shame, Steve Jobs) regala l’ennesima sontuosa interpretazione, sostenuto nello strazio dalla sua compagna di set (e pure nella vita) Alicia Vikander, premio Oscar 2016 come Miglior attrice non protagonista in The Danish Girl (2015), anch'esso presentato in laguna.

Nel solco del dramma, non è da meno Rachel Weisz (Il grande e potente Oz, Youth - La giovinezza, La verità negata). Londinese classe 1970 e premio Oscar come Miglior attrice non protagonista 2006 per l'interpretazione in The Constant Gardener – La cospirazione, il suo ruolo è quello “quasi” della cattiva, che vuole riavere sua figlia da chi gliel'ha salvata/strappata. Lei è la madre legittima della bambina. La piccola era abituata ad essere chiamata Lucy, ma il suo vero nome è Grace Roennfeldt. Un dramma nel dramma. Un dolore nel dolore. Saltano gli equilibri. Tutti. L'amore si coagula. La sofferenza colpisce in totale anarchia.

Cast impeccabile per una storia non facile da raccontare dove ogni scelta diventa una spina nell'esistenza di un altro. Come in guerra, la linea tra il giusto e sbagliato si dipana fino a scomparire. Ci sono solo esseri umani che sopraffatti dal proprio vissuto, cercano la pace e lottano con i denti (e le lacrime) perché nessuno gliela porti via. La luce sugli oceani (2016, di Dereck Cianfrance).
parla di scelte impossibili che alla fine bisogna fare. Qualcuno soffrirà più degli altri. Qualcun altro subirà le decisioni altrui.

Metafora di un mondo che non vuole più concedere spazio alla solitudine né all'amore più intenso e sofferto, un uomo e una donna scelgono il proprio destino. Non c'è nessuno al loro fianco. Le braccia robuste di Tom, il cuore caldo di Isabel. Loro due sotto il peso di una gelida pioggia che li percuote. Non c'è altro. Parafrasando la poetica I am mine della rock band americana Pearl Jam, “L'oceano è pieno perché tutti stanno piangendo/ La luna piena chiama a gran voce l'alta marea e i sentimenti/ Il dolore aumenta quando il dolore non viene lenito/ Voglio solo i nostri cuori/ Noi siamo qui”.

Il trailer de La luce sugli oceani

La luce sugli oceani - Isabel Sherbourne (Alicia Vikander) e la piccola Lucy (Florence Clery)

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