!-- Codice per accettazione cookie - Inizio -->

venerdì 15 dicembre 2017

Donne, è sempre colpa vostra

l'attrice Asia Argento, vittima di una vergognosa gogna mediatica
Non bastassero i predatori alla Harvey Weistein, è pieno di "dotti" sproloqui nauseabondi che accusano, chi più chi meno velatamente, le donne che hanno subito violenza.

di Luca Ferrari

Lo scandalo legato agli abusi sessuali di Harvey Weistein ha sorpreso il mondo. Ma quale mondo? Forse quello degli ipocriti e di chi ha sempre taciuto su verità di comodo? Forse quel mondo che ha sempre trattato le molestie con risatine e pacche sulle spalle di compiacimento? A partire dalle rivelazioni sui metodi dell'ormai ex-potente produttore Harvey Weinstein sono esplosi i consueti processi mediatici e mai come ora in troppi hanno perso l'occasione di fare davvero qualcosa di utile: tacere.

Strenuo difensore dei valori della donna, il mondo occidentale è un ipocrita padre padrone che vorrebbe ancora la propria moglie ai fornelli e a fare figli, collezionando amanti (puttane) in tutti i porti del mondo. In questa giungla di vetero-machismo, l'attrice-regista Asia Argento è stata letteralmente messa alla gogna mentre personaggi dalle scarse capacità cinematografiche hanno apertamente dichiarato di trovare normale fare avance sessuali in sede di colloquio lavorativo.

Secondo la logica di questi signori dunque, uno dei quali in particolari che si arricchisce le tasche con quei patetici prodotti chiamati cinepanettone (sono un giornalista e pure critico cinematografico, lo so, il peggio ndr), sostiene che non sia violenza ma solo una richiesta alla quale ovviamente la donna può dire di no. D'altronde è notorio che quando una candidata si presenti per un impiego, invece di essere esaminata in modo professionale, le venga richiesto di spogliarsi o peggio.

Eppure mi domando: perché sorprendersi delle dichiarazione di Enrico Brignano quando pochi anni or sono il regista Bernardo Bertolucci, premio Oscar per l'Ultimo Imperatore, ammise senza il minimo problema etico (né conseguenze penali) di aver sodomizzato la giovanissima Maria Schneider durante le riprese di Ultimo tango a Parigi? E quella stessa stampa che oggi si scandalizza per Weinstein, che cosa disse allora? Praticamente nulla.

Il perbenismo occidentale imputa all'Islam (di cui forse lo 0,0000000000001 per cento conosce qualcosa) un pessimo trattamento della donna. Qui da noi invece è tutta un'altra musica. E lo sappiamo bene. È per questo infatti che oltre il 90 per cento della violenza sulla donna avviene tra le sacre mura domestiche non venendo neppure denunciata. Perché viviamo in società talmente rette da lasciare alle donne il privilegio di tenersi tutto il dolore dentro.

Ultima delle vittime delle attenzioni di Weinstein in ordine di rivelazione, Salma Hayek. Weinstein ha aperto un vaso di Pandora? Ma neanche per sogno. Prevedo già tante frasi da copione alla prossima cerimonia degli Oscar e ai Globe, poi tutto tornerà più o meno come prima. Magari verrà fatta qualche nuova legge e le molestie saranno effettivamente punite ma a che livello? Una dirigente non è una segretaria. Fin da ora c'è già stato un trattamento diverso a seconda di chi ha sporto la denuncia anche se la Legge dovrebbe essere una e una unica.

A fine 2017 le disuguaglianze tra uomo e donna sono ancora notevoli. Vi siete mai chiesti tutto questo che messaggio lanci? Il piccolo schermo è un continuo rimando alla donna-oggetto. Vi siete mai fermati un secondo a domandarvi quali effetti può avere tutto questo? Aspettiamo tutti il singolo contro cui scagliarci contro,  trascurando tutta un'intera cultura distorta che semina letale la concezione che la donna non vale quanto l'uomo. E se c'è violenza dunque, chi se ne frega!

Aderisci alla campagna No Shame Fist

Nessun commento:

Posta un commento