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mercoledì 9 maggio 2018

Bordertown, il massacro (vero) di donne

Bordertown - Eva Jimenez (Maja Zapata) è sola in autobus
Donne massacrate e uccise. È avvenuto a Ciudad Juarez, in Messico. Una giornalista indaga a rischio della sua vita. Tratto dalla cronaca più atroce, Bordertown (2007, di Gregory Nava).

di Luca Ferrari

Una violenza costante, brutale e taciuta. Un inferno sepolto. Agli inizi del terzo millennio la cittadina messicana di Ciudad Juarez balzò alle cronache (poche) per una continua serie di violenti omicidi ai danni di donne. Amnesty International lanciò un fragoroso grido di allarme e denuncia. Nel 2007 il regista-sceneggiatore Gregory Nava portò quell’orribile fatto di cronaca sul grande schermo, Bordertown (2007), con Jennifer Lopez, Charlie Sheen e Antonio Banderas.

Il film è un autentico viaggio nell’inferno senza ritorno. Forte della fama degli attori principali,il film  provò a far conoscere il dramma delle donne massacrate di Ciudad al mondo intero. Lauren Adrian (Jennifer Lopez) è una giornalista che inizia a occuparsi di queste donne, umili lavoratrici, che spariscono nel nulla. Il suo coraggio la porterà a rischiare la propria vista fino a ritrovarsi nel buio più totale della paura. La stessa delle vittime.

Sono passati 11 anni da quando mi accomodai al cinema Astra del Lido di Venezia a vedere Bordertown (2007, di Gregory Nava). Da allora la parola “femminicidio” è entrata nel vocabolario italiano ma quanto è cambiato davvero? La cronaca viene abilmente manipolata a seconda dell’etnia dell’aggressore. Finché anche una sola donna non denuncerà chi la brutalizza o minaccia, l’azione umana non sarà stata adeguata e noi avremo miseramente fallito.

Il 2018 è stato l’anno dello scandalo legato agli abusi di Harvey Weinstein ed è curioso e tragico che in questo periodo di grandi movimenti femminili e lotta contro la violenza sulle donne, nessuno abbia osato criticare la scelta di riproporre sul grande schermo Ultimo tango a Parigi. Un film questo durante il quale lo stesso (intoccabile) regista Bernardo Bertolucci, ha dichiarato tronfio di aver sodomizzato la protagonista Maria Schneider.

Troppo spesso snobbata per la sua sfavillante vena glamour, Jennifer Lopez è un'attrice che meriterebbe più considerazione, avendo (tra l'altro) scelto spesso cine-strade poco commerciali. Più volte si è cimentata con la violenza, a cominciare dal drammatico Via dall’incubo (2002, di Michael Apted), proseguendo con Il vento del perdono (2005, di Lasse Hallström) e poi approdando sul piccolo schermo con la serie televisiva Shades of Blue al fianco di Ray Liotta, di cui a breve comincerà la terza stagione.

Che cosa sta succedendo a Ciudad Juarez in questo momento? Non lo so davvero e non lo sapete nemmeno voi. Che cosa sta succedendo a centinaia di migliaia di donne in tutto il mondo? Non lo sappiamo e con tragica probabilità ne verremo a conoscenza solo dopo il loro necrologio.  Bordertown (2007, di Gregory Nava) parla di una strage contemporaneo le cui radici piangono soffocate nei secoli e nei decenni passati. Che questa piena di sangue s'interrompa dipende da ciascuno di noi. Come giornalista e scrittore, questo è il mio contributo:

CI POTREI ESSERE IO IN UNA DI QUELLE FOSSE

è uscita dalla sua tomba
…la tragedia della sua storia
è tutta nel sangue
che continuerà ad essere versato
anche dopo di lei

e anche se il corpo carbonizzato
del suo assassino
non verrà mai richiesto da nessuno,
la globalizzzazione di sangue
è immune ai ricorsi
e a qualsiasi polverosa protesta
su scala cittadina-mondiale

Pensi davvero che non potresti essere
anche tu uno di quella fossa?
Pensi davvero che non potresti essere
anche tu uno di quella fossa?

...Non Armare Fratricidi Traffici Anti-umani…

ormai è giorno
e NON VOGLIO ARCHIVIARE
…è ancora notte
e NON HO ALCUNA INTENZIONE DI ARCHIVIARE
l’ennesimo atto di ferocia umano
solo perché giudicato insignificante
agli occhi di qualche colpo di pistola
sparato alle spalle

tutte le volte che ho sentito dire
che non sarebbe successo niente di male
mi sono trovato a fare i conti
con il rifiuto di pubblicare la storia
e l’auspicio a non far più ritorno
…è la differenza fra me e chiunque
non sia in disaccordo con quello che succede

Il turno è terminato, dirigersi
verso l’uscita…ormai è giorno,
ma la notte farà ancora ritorno
per qualcuno di noi…
(cinema Astra, Lido di Venezia [VE], 27 Marzo ‘07)

Bordertown (2007, di MGregory Navas

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