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giovedì 6 dicembre 2018

Paolo Villaggio, lezione di umanità

L'attore genovese Paolo Villaggio
"Eliminiamo tutto quello che infastidisce la nostra cultura". Pacato e intelligente, Paolo Villaggio da una lezione di umanità alla politica italiana, incluso un acerbo Matteo Salvini.

di Luca Ferrari

"A questo punto bisognerebbe liberarsi di tutto quello che può dare fastidio: gli anziani si potrebbero eliminare facilmente. I mutilati, i ciechi, gli storpi, i malati di mente. Tutto quello che in più che dà fastidio alla nostra cultura. Il mio timore è che voi (leghisti, padani) non siete adatti a eliminare completamente questo problema. Col passare del tempo sarà molto difficile. Il timore di noi Fantozzi è che voi leghisti non abbiate la personalità dei nazisti. Sarebbe il caso di appaltare l'eliminazione di tutti gli extracomunitari a un'associazione tedesca. Ci sono i pronipoti di Auschwitz, Belsen. Quelli si che erano bravi".

Potere dei social netwtork. Potere di Facebook e il suo veloce passaparola, o meglio, condivisione. Potere di un attore che prim'ancora è stato un uomo. Paolo Villaggio (1932-2017), davanti a figuranti della politica italiana, incluso un acerbo Matteo Salvini, gli spiega le sue preoccupazioni. Partendo da cosa voterebbe oggi il suo personaggio più celebre, il vessato sottoposto Ugo Fantozzi, si apre col cuore in mano. Spiegando senza mai alzare la voce né perdere le staffe (e davanti a lui c'è pure Mario Borghezio e Daniela Santanchè, ndr) come gli eredi dello sterminio ebraico sarebbero le persone più idonee per fare ciò che gli ex-padani, oggi banalmente e più convenientemente solo leghisti, non sanno proprio fare.

Perché adesso? Perché queste parole? Perché adesso Paolo Villaggio? Perché una parte d'Italia è stufa di vedere gli ultimi accusati di tutti i mali di questo paese. Perché una parte di questa nazione è esausta dal sentire le solite tiritere ignoranti e razziste per confondere le idee, ben sferzate da ridicoli programmi televisivi, fake news e altra spazzatura simile. Alle ultime elezioni politiche la maggioranza di chi ha votato, ha scelto di affidarsi a improvvisati e approfittatori. Ma perché la Lega non ha mai alzato i toni contro gli ebrei? Troppo forti, oggi. Troppo da perdere. Meglio sparare, o usare le ruspe contro immigrati, musulmani e negri. Tanto per questa gente sono la stessa cosa.

Paolo Villaggio esprime le sue preoccupazioni ai leghisti

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