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martedì 27 settembre 2016

Il curioso caso di Elvis & Nixon

Elvis & Nixon – Elvis Presley (Michael Shannon) e il presidente Nixon (Kevin Spacey)
L’uomo più famoso del mondo e l’uomo più potente del mondo nella stessa "stanza". È il 21 dicembre 1970 e alla Casa Bianca Richard Nixon incontra Elvis Presley. Elvis & Nixon (2016, di Liza Johnson).

di Luca Ferrari

Come si fa a non voler vedere un film con al centro della scena due delle personalità più intriganti del XX secolo per di più interpretate da due dei migliori attori in circolazione? Sto parlando di Elvis & Nixon (2016, di Liza Johnson). E se per gli amanti della serie House of Card sarà un’autentica cine-goduria rivedere Kevin Spacey in vesti presidenziali (pensando magari a chi vincerebbe uno scontro tra Nixon e Underwood), la curiosità era tutta per il trasformista Michael Shannon qui nelle vesti e pose del re del rock, Elvis Presley.

Per sua stessa natura il rock è qualcosa che va contro le istituzioni, rompendo in qualche modo lo status quo. Non lui. Elvis vede un’America precipitare con sempre più giovani persi nella droga, ecco allora l’idea. Proporsi al Presidente degli Stati d’Uniti come agente federale (aggiunto) sotto copertura della narcotici. Capriccio da star o desiderio reale di servire la propria nazione?

Chi penserebbe d’altronde che una rock star di fama mondiale in realtà potesse mai essere un agente federale? Nessuno appunto. E per quanto folle, l’idea potrebbe addirittura essere buona, come si convincono lo stesso Capo del gabinetto H. R. Handleman (Tate Donovan) e il capo dei Servizi Segreti John Finlator (Tracey Letts, il capo del Dott. Michael "Christian Bale" Burry de La grande scommessa). Resta solo un ostacolo però, convincere Nixon stesso, per nulla incline in principio a questa folle idea, anzi.

Tutto questo vi sembra irreale? Sbagliato! È esattamente ciò che è accaduto. No, non nella fantasia di qualche visionario regista ma nella realtà, quella folle che si riesce a stento a credere. Elvis Presley (Michael Shannon) è deciso. Accompagnato dal fidato amico e addetto alle pubbliche relazioni Jerry Schilling (Alex Pettyfer), si presenta una mattina all’ingresso sud-ovest della Casa Bianca con lettera scritta a mano da far recapitare a Richard Nixon (Kevin Spacey), convinto e ansioso di fare la sua parte per la Patria (ma ve lo immaginate Vasco Rossi presentarsi al Quirinale da Sergio Mattarella chiedendo di fare un agente del controspionaggio, ndr)?

In anni in cui esistevano solo le lettere e il telefono, Elvis è quasi commovente. Sa di essere sopra le righe ma allo stesso tempo non si atteggia a chissà chi. A parte qualche bizzarro sosia, lo riconoscono tutti, scatenando (quasi) sempre una sincera ammirazione. Il giovane staff di Nixon poi, Egil Krogh (Colin Hanks, figlio del celebre Tom) e Dwight Chapin (Evan Peters), preoccupati a ragione per lo scarso appeal del Presidente tra le fasce non troppo adulte, pensano che questo incontro si potrebbe trasformare in un ottimo ritorno d’immagine per le future elezioni.

Arriva il momento del fatidico incontro e ci sono le inevitabili istruzioni per Elvis. Un momento, lui è il re. Ed ecco anche Nixon ascoltare le istruzioni per comparire davanti a Elvis, qui arrivato con un pomposo cinturone d’oro. Le porte dello Studio Ovale si aprono. Elvis Presley e Richard Nixon sono l’uno di fronte all’altro. La Storia farà il suo corso e non li dimenticherà mai anche se per ragioni del tutto differenti.

Michael Shannon (L’uomo d’acciaio, 99 Homes, Freeheld – Amore, giustizia, uguaglianza), visto di recente in una delle sue miglior interpretazioni della carriera, Nocturnal Animals di Tom Ford (film presentato in concorso a Venezia 73), regala al pubblico una prova eccezionale. Sebbene ottimamente doppiato da Pino Insegno (idem Spacey con le corde vocali di Roberto Pedicini), questo è uno di quei film che sarebbe stato davvero interessante ascoltare in lingua originale.

Più che al Nixon “OliverStoniano” interpretato da Anthony Hopkins de Gli intrighi del potere (1995), se penso a quel presidente degli Stati Uniti, la memoria plana immediatamente sulla grandiosa performance di Frank Langella alla corte di Ron Howard in Frost/Nixon - Il duello (2008). Il Nixon di Kevin Spacey è più un burbero uomo politico che si concede qualche minuto di svago con la star dello spettacolo. Non ci sono sotterfugi, ma una divertita curiosità. Questo Nixon è diverso. Protagonista di una folle parentesi, immortalata nella fotografia più richiesta alla Casa Bianca.

Elvis presta giuramento ma non svolgerà mai alcun ruolo federale, o almeno questo è ciò che si crede. La bravura di un agente è quello di fare il proprio lavoro senza che il mondo lo sappia. Ricordate la Naomi Watts di Fair Game – Caccia alla spia (2010)? E se Elvis avesse davvero portato a termine qualche missione segreta in barba al mondo intero? Non lo sapremo mai. Se n’è andato Nixon e se n’è andato Elvis. Loro oggi sono tornati sul grande schermo in Elvis & Nixon (2016, di Liza Johnson) e io sono già che fremo nell’attesa che esca il DVD del film.

Il trailer di Elvis & Nixon

Elvis & Nixon – Il presidente degli Stati Uniti, Richard Nixon (Kevin Spacey)
Elvis & Nixon – Egil Krogh (Colin Hanks) al cospetto del re Elvis Presley (Michael Shannon)

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