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mercoledì 16 ottobre 2019

The Help e la torta vendicativa di Minny

The Help - Minny e la sua torta (Octavia Spencer)
A Jackson, Mississipi, c'è ancora la segregazione razziale. La domestica Minny è decisa a prendersi una rivincita che lascerà la sua padrona con qualcosa di più dell'"amaro in bocca."

di Luca Ferrari

Una scena liberatoria. Una sorta di karma pasticcero al vetriolo. Minny Jackson (Octavia Spencer), cuoca negra ripudiata dalla ricca e razzista Hilly Holbrook (Bryce Dallas Howard), è tornata dalla sua ex-padrona per chiederle scusa e ha portato con sé una delle sue famose e deliziose torte. La bianca la accoglie e la gusta con gran delizia salvo poi scoprire, inorridita e in preda alla disperazione, che lì dentro c'è qualcosa dal colore bruno che non è esattamente cioccolata. Lì, nel mezzo delle tragiche vicende delle domestiche di colore di The Help (2011, di Tate Taylor), c'è anche spazio per una po' di sana giustizia vendicativa.

No no, Mrs Walters, è per Mrs Hilly... è una torta speciale! ammonisce Minny rivolgendosi all'anziana madre (Sissy Spacek) di lei. Hilly non gradisce, e con la solita arroganza wasp, le lancia un piatto ordinandole di tagliare subito una fetta. Minny non si trattiene più e le replica: Si mangi la mia merda! Lì per lì non capisce. Minny allora le ribadisce il concetto guardandola fissa negli occhi, fino alla più amara delle comprensioni, suscitando una risata senza fine della madre. La bianca Hilly ha appena mangiato due fette di torta fatte con gli escrementi usciti dal fondoschiena di una negra.

Si ride anche al di qua del grande/piccolo schermo ma quelli erano anni in cui se eri un negro negli Stati del sud, c'era ben poco di che stare allegri. Le cose stavano cambiando ma a rilento, e pensare che nell'evoluta e democratica America il colore della pelle fosse ancora sinonimo di emarginazione, fa impressione. Eppure, anche in quel coro di veleno razzista, c'era chi aveva il coraggio di stare dalla parte delle persone come la sveglia Eugenia detta "Skeeter" (Emma Stone), sua madre Charlotte (Allison Janney) o la sempre ricca ma sbeffeggiata Celia Foot (Jessica Chastain), capace di accogliere Minny dopo essere rimasta senza lavoro.

Golden Globe, BAFTA e premio Oscar come Miglior attrice non protagonista 2012, Octavia Spencer (Get on Up - La vera storia di James Brown, Il diritto di contare, La forma dell'acqua - The Shape of Water) in The Help interpreta una domestica dalla lingua affilata e un quotidiano sempre molto gravoso. Rientrata dal college, la progressista Skeeter decide di raccontare al mondo la storia di queste domestiche che, pur crescendo i figli dei bianchi, vengono ancora trattate con disprezzo e lasciate ai vivere ai margini. Per capirci, siamo ancora in un'epoca dove ci sono i bagni dei bianchi e i sanitari per i negri.

Una scena cult quella della torta con l'ingrediente segreto di Minny. Una torta che immagino ci piacerebbe vedere mangiare a tanta gente, a cominciare da quelle persone che soffiano sul "noi & loro", non facendo altro che giocare con l'ignoranza delle masse per il proprio tornaconto elettorale e del proprio conto in banca. In un'epoca di chef-personaggi, dovremmo avere tutti più il coraggio di prendere farina, burro, lievito & co. e metterci a preparare una robusta torta alla Minny, uscire di casa e far presente al mondo che siamo noi gli artefici di codesta delizia. E saremo sempre pronti a batterci per i suoi ingredienti (ideali).

The Help, la scena della torta

The Help - Minny e la sua torta (Emma Stone)
The Help (2011, di Kathryn Stockett)
The Help - Hilly (Bryce Dallas Howard)

martedì 15 ottobre 2019

Il muro tra di noi, l'intimità del lutto

Il muro tra di noi (2019, di Federico Del Buono
Un dolore incolmabile di un padre abbandonato a se stesso e un figlio in difficoltà. In anteprima alla Festa del Cinema di RomaIl muro tra di noi (2019, di Federico Del Buono).

di Luca Ferrari

Lo straziante dolore di una perdita e una vita che ormai sembra svanire. La felicità non dura per sempre, la sofferenza sembra invece occupare questa direzione quando ci si trova d'improvviso senza più (mai più) la persona amata al proprio fianco. Il dolore è contagioso e non lascia scampo. Taglia radici. Avvelena quei bagliori ancora decisi a trovare la forza di sbocciare nell'immensità statica di nuovi drammi incombenti. Il muro tra di noi (2019, di Federico Del Buono).

Il 17 ottobre 2019 alle ore 18.15, presso lo Spazio Roma LAZIO Film Commission della Festa del Cinema di Roma, Auditorium Parco della Musica, sarà presentato in anteprima il cortometraggio Il Muro tra di Noi, scritto e diretto da Federico Del Buono e prodotto da Paolo Muran e Giorgio Ciani in collaborazione con Accademia Nazionale de Cinema e Genoma Films. Protagonisti della pellicola, girata nella bellissima cornice di Monte San Pietro, comune a pochi chilometri da Bologna e immerso nella fascia del primo appennino bolognese, Ivano Marescotti e Stefano Pesce, interpreti rispettivamente di un padre e figlio intrappolati in un conflittuale rapporto familiare.

Alla morte della moglie, Pietro (Marescotti) si è chiuso in se stesso. Ha allontanato persino i figli Alex (Pesce) e Monica (Vanessa Montanari). Dopo il tentativo di Cesare (Vito Bicocchi), dottore di famiglia, di rinchiudere Pietro in una casa di riposo da lui gestita, Monica abbandona la casa paterna, lasciando Alex solo con il padre dopo moltissimo tempo. Intanto Silvia, l’ex moglie di Alex, impedisce all’uomo di vedere la figlia Aurora. Pertanto Alex non può essere vicino a sua figlia e al tempo stesso non può abbandonare il padre, che rivolge la parola solo a un fiore in giardino.

Il muro tra di noi fotografa uno spaccato di vita molto drammatico" sottolinea il giovane regista, L’intimità del lutto viene accentuata dal forte senso di solitudine che i due protagonisti hanno creato tra di loro salvo poi esplodere quando le crepe tra i due diventano troppo profonde. Nonostante questo orgoglioso senso di differenza e divisione che sentono di avere l’uno con l’altro, padre e figlio si rivelano essere più simili di quanto pensino: entrambi sono morbosamente attaccati ad uno oggetto, Pietro alla rosa e Alex al fischietto, e questo attaccamento funge da scudo per dover evitare di dover affrontare le rispettive situazioni, ovvero la perdita della moglie e la difficoltà di accettare le proprie responsabilità nei confronti della figlia."

Non sono tanti gli attori capaci di spaziare in carriera tra tutti i generi possibili e immaginabili, passando da mega-produzioni Hollywoodiane al teatro con costanti incursioni nel piccolo e grande schermo. Ivano Marescotti, romagnolo classe '46, è tutto questo e molto di più. Dal papà di Alex nel cult generazionale Jack Frusciante è uscito dal gruppo a il colossal King Arthur al fianco di Clive Owen & Keira Knightley, fino al più recente Loro chi? con Edoardo Leo e Marco Giallini. Ora, una nuova prova. Una piccola storia di quotidiana sofferenza umana. Una grande storia su cui riflettere, guardando con sconcertante onestà dentro le statiche voragini dentro ciascuno di noi.

Il muro tra di noi, il trailer


Il muro tra di noi (2019, di Federico Del Buono

domenica 13 ottobre 2019

Jack Nicholson, qualcosa è cambiato

Qualcosa è cambiato - l'acido paranoico Melvin (Jack Nicholson)
Una frase che vale un film. "Ma come fa a descrivere così bene una donna?" chiede la segretaria al misogino-sessista e paranoico scrittore Melvin Udall (Jack Nicholson in una delle sue ultime grandi interpretazioni). "Penso ad un uomo, e gli tolgo razionalità ed affidabilità." la risposta spietata del letterato.

È parola di Qualcosa è cambiato (As Good as It Gets - 1997, di James L. Brooks) con Jack Nicholson, Helen Hunt, Greg Kinnear e Cuba Gooding Jr.