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domenica 15 ottobre 2023

Modern Family, non mi convinci proprio

Il cast della I stagione della sitcom Modern Family

13 puntate della prima stagione e... non sono per niente convinto. La tanto decantata sitcom Modern Family per il momento, è stata deludente. Andrò comunque avanti. Vedremo...

di Luca Ferrari

"Devi guardare Modern Family, devi guardare questa serie... è fighissima!" mi ripete pressante un'amica. "Ok, quando riattiverò l'abbonamento su Dinsey+, mi ci dedicherò" la mia esausta risposta. Quel giorno alla fine è arrivato ma al momento posso solo dire che la serie ideata dallo sceneggiatore Christopher Lloyd (omonimo del celebre Doc di Ritorno al futuro) e Steven Leviatan, è stata piuttosto deludente. Mentre sto scrivendo questa nuova creazione cinelukiana, sono arrivato alla 12° puntata della I stagione, e anche se al momento non provo neanche lontanamente il piacere che mi hanno dato esperienze del piccolo schermo come i Goldbergs o Young Sheldon, continuerò comunque a vederla, in attesa, forse di ricredermi. Chissà! 

Modern Family è incentrata su tre famiglie legate tra di esse. A caratterizzare la serie, intervalli costanti di tutti i protagonisti, come se fossero davanti a uno psicologo. Un qualcosa che non può non ricordare la struttura di How I Met Your Mother. Se quest'ultima funzionava alla grande con le vicende raccontate da uno di essi da adulto davanti ai figli senza mai farsi vedere (esattamente come accade qui), la serie più recente non mi ha mai convinto, e fin dall'inizio. Cosa alquanto rara per uno che di sitcom se ne intende e ne ha viste a secchiate. Che abbia successo o meno, è irrilevante per i gusti personali. Voglio specificare che non sto scrivendo una recensione puramente tecnica, ma sto specificando perché Modern Family mi abbia convinto poco, a cominciare proprio da queste continue interruzioni poco funzionali allo sceneggiato.

La fortuna di una serie, ancor prima della narrazione delle puntate, sono i personaggi e sono proprio alcuni di loro a lasciarmi perplesso:

  1.  Phil Dunphy (Ty Burrell): insopportabile. Mr So-Tutto-Io. Sono anch'io un papà e in teoria avrei dovuto empatizzare con lui ma mi risulta davvero impossibile. Sempre a credere di essere il figo, il moderno, etc. Risulta spocchioso e già dopo poche puntate si crede spesso migliore della moglie senza rendersi conto che lo lascia primeggiare (o non vuole capirlo). Potrebbe essere un Ross (Friends) più vecchio.
  2. Claire Dunpghy (Julie Bowen): a istinto mi pare la più interessante. Sebbene molto diverse, mi ricorda la Rachel di Friends. È il personaggio da cui mi aspetto di più e con molti margini di sviluppo: relazioni coi figli e lavoro, su tutto.
  3. Mitchell Pritchett (Jesse Tyler Ferguson) e Cameron Tucker (Eric Stonestreet): aiuto, qui siamo a "Luogo-comunelandia". La coppia gay è un trionfo di cliché che nel 2023 dovrebbero essere ormai superati. È vero che la prima stagione risale al "lontano 2009" e quindici anni sul fronte sociale, sono davvero tanti in quest'epoca, però mi piacerebbe vedere più contenuti e meno stereotipi che ormai sono triti e ritriti.
  4. Jay Pritchett (Ed O'Neil): lo ammetto, con questo ho un problema personale. Qualunque serie  in salsa familiare interpreti l'attore americano, si dovrà sempre confrontare con lo strepitoso Al Bundy di Sposati con figli (Married with Children, 1987-1997), scanzonato padre di famiglia interpretato da O'Neil in una delle sitcom simbolo degli anni '90 (alla stregua di Willy Il principe di Bel-Air), che vi consiglio di recuperare e vedere. 
  5. Gloria Delgado (Sofia Vergara): una delle poche a divertire davvero. È simpatica, però troppo "debitrice" dal personaggio interpretato dalla stessa attrice colombiana nella commedia Fuga in tacchi a spillo (2015, di Anne Fletcher), al fianco di Reese Whiterspoon. Anche lei, sono curioso di vederla, in particolare in relazione col marito molto più anziano di lei.
  6. Haley (Sarah Hyland), Alex (Ariel Winter), Luke (Nolan Gould): la formula dei tre figli è piuttosto collaudata-abusata, vedi i cult anni '80, Genitori in Blue Jeans Charles in Charges, e quasi sempre con due femmine e un maschio (la stessa famiglia Bangs prevede questa formula prima che Will Smith pareggiasse il conto nella già citata serie). Dagli anni Ottanta al terzo millennio, è sempre lo stesso: la maggiore è quella superficiale, la minore è la studiosa e il terzo è il piccolo. Stesso trend di un'altra strepitosa commedia anni '90 che v'invito a vedere: Pappa e Ciccia (Roseanne, 1988-1997) con Roseanne Barr e John Goodman.
  7. Manny (Rico Rodriguez): come i tre cugini, sono curioso di vedere la sua crescita.
  8. Dede Pritchett (Shelly Long): come anche per Big Bang Theory dove i pezzi davvero originali sono le madri dei quatti nerd, l'ex-moglie di Jay e madre di Claire e Mitchell, l'ho vista una sola volta e mi ha farro davvero ridere. Il nome non vi dice niente? Andate a riprendervi la grandiosa serie Frasier (1994-2001), dove interpretava la governante inglese Daphne, e poi ne riparliamo.

Un po' divertente, un po' moralista. Però ripeto, non mi convince. Modern Family è un utile tappabuchi quando ho qualche minuto di relax digitale e non ho voglia di pensare a nulla. 

Modern Family