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lunedì 23 dicembre 2019

The Doors, l'adagio di The Severed Garden

The Doors - Pamela (Meg Ryan) e Jim Morrison (Val Kilmer)
La discesa finale negli inferi di Jim Morrison sublimata nell'Albinoniana The Severed Garden a cui Oliver Stone affidò lo spartito per l'epilogo di The Doors (1991).

di Luca Ferrari

Quel giorno. Quel momento rappresentò la fine. Perdita d'innocenza senza possibilità di assoluzione né scivoli per mondi differenti. Adesso era tutto vero. Il dolore. La paura. Le lacrime. La crudeltà soffocata. Adesso non potevo più mentire. Da quel momento non avrei più potuto fare finta che non fosse accaduto niente. Iniziò così. Iniziò con una semplice locuzione e finì con la testa fracassata tra il legno innevato di un domani senza futuro. The Doors (1991, di Oliver Stone) si congeda con la straziante malinconia dell'Adagio di Albinoni riarrangiato in The Severed Garden e poetizzato da Jim Morrison, spirato all'età di 27 anni.

Pamea Coruson (Meg Ryan) lo ha appena trovato senza vita in vasca da bagno nel loro appartamento di Parigi. La faccia sfuocata del cantante americano in primo piano e lei sullo sfondo. Il fuoco s'inverte. La telecamera indugia così fino a trasferirsi nel cimitero monumentale Père-Lachaise, mostrando gli illustri ospiti (Proust, Balzac, Rossini, etc.). "Death makes angels of us all/ And gives us wings/ Where we had shoulders/ Smooth as raven's Claws ... La morte ci rende tutti angeli/ e ci mette ali/ laddove avevamo spalle/ lisce come artigli di corvo" parla scrivendo Jim prima delle ultime inquadrature verso la sua tomba.

Potenza narrativa. L'oscurità umana prende il sopravvento. Jim Morrison lascia i suoi compagni Doors: Ray Manzareck (Kyle MacLachlan), Robbie Krieger (Frank Whaley) e John Densmore (Kevin Dillon) scivolando nelle ombre (demoni) sempre inseguite. "No more money, no more fancy dress/ This other kingdom seems by far the best/ Until it's other jaw reveals incest/ And loose obedience to a vegetable law ... Niente più soldi, niente più bei vestiti/  questo altro Regno sembra di molto il migliore/ finché nell’altra sua fauce non rivelerà l’incesto/ sciogliendo l’obbedienza ad una legge vegetale." Una ferita si fa strada nell'anima spogliata dell'immagine del corpo, diventando ciò che ne resta. Un cammino. Una fine da conquistare.


LETTERE DALL’ADILÀ

Nulla di preparato,
nulla che sia una decisione... Provai
a ripensare
a qualcosa a memoria...
non c'era nulla.
Non c'era un senso,
un collegamento, un utilizzo. Eravamo
tutti là
senza fenomenologia di plurali... A
che cosa ci stavamo urlando?
Tracce celesti nella cenere
che risuonavano minacciose
senza più luci... Non
voglio guardare
cosa stia accadendo
perché tutto è già successo.
Se adesso mi alzassi
per dare un bacio
a un lembo ancora intatto,
che cosa ci potrei scrivere
sopra? Sono arrivato
appositamente a questo punto
della mia vita
e ho ora che le strade
si sono mummificate
nel tradire il concetto
di unione umana, io presto andrò oltre
e allora l'indecisione
non sarà l'ennesimo pasto
lasciato a metà
né una candela autenticata
per colpevolizzare
l'ennesima prigionia arretrata
...
Cerco tra le mie ferite
un significato
diverso dal mio testamento
già ritirato... Intingo
tra le mie dita per disperdere il fieno
immobilizzato
nell'abbandono di tutti
coloro che decisero quell'orrore
per me... Non vi seguirò...
(Venezia, 23 Dicembre 2019)

The Doors, di Oliver Stone

The Doors  (1991, di Oliver Stone)
The Doors - Pamela (Meg Ryan) e Jim Morrison (Val Kilmer)

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