Friends - da sx Phoebe (Lisa Kudrow), Joey (Matt LeBlanc), Monica (Courteney Cox), Chandler (Matthew Perry), Rachel (Jennifer Aniston) e Ross (David Schwimmer) |
di Luca Ferrari
25 anni or sono, sulla NBC andava in onda la prima puntata della serie televisiva Friends. A cavallo degli anni Novanta-Duemila, nessuno ha saputo meglio raccontare la vita, gli amori e il lavoro. Protagonisti, sei giovani newyorchesi residenti nel quartiere del Greenwich Village, protesi verso la vita adulta. Ma invece di vivere la Grande Mela tra party ed eccessi vari, l'azione era tutta concentrata nei due appartamenti adiacenti dove vivevano quattro di essi, le conversazioni e il luogo di ritrovo, il caffè Central Perk. Pochi semplici ingredienti che hanno fatto di una serie, Friends (1994-2004), La Serie Televisiva.
Friends, la serie cult anni Novanta. Friends, la serie dei record. Friends, la serie con cui molti di noi sono cresciuti e maturati. Friends la serie delle guest star. Da Isabella Rossellini a Brad Pitt, questi nei (grandiosi) panni di un ex-compagno di liceo di Monica e Rachel nonché co-fondatore del gruppo "Io odio Rachel" insieme a Ross, passando per il regista John Favreau, la coppia Billy Crystal-Robin Williams, Winona Ryder, lo stripper Danny DeVito, Julia Roberts e Jean-Claude Van Damme, George Clooney, Susan Sarandon, Sean Penn, Alec Baldwin e altri ancora. Ma anche dietro dei grandissimi prodotti si nasconde qualcosa di poco riuscito. Più di qualcosa, a dire il vero.
Ed è proprio lo sconfinato amore per questa serie (vedi anche l'articolo Friends, dal Central Perk al Greenwich Pub) che mi ha spinto a essere spietatamente veritiero. Con la sola eccezione di Rachel Green infatti, nel corso delle 10 stagioni gli altri cinque personaggi subiscono un'autentica involuzione caratteriale, mutando in autentica antipatia e/o stupidità. Ricordo ancora la delusione per l'epilogo della serie. Un finale banale e scontato. Ma i problemi di sceneggiatura erano già iniziati ormai dalla 5° stagione. Detto questo, mettetevi comodi, e preparatevi a una disamina sui sei personaggi principali, iniziando dalle fanciulle e in rigoroso ordine alfabetico nominale.
- Monica Geller (Courtney Cox): fin dagli esordi si percepisce quanto sia frustrata dal confronto col fratello Ross, prediletto dai genitori Jack (Elliott Gould) e Judy (Christina Pickles) che non fanno altro che snobbarla. La madre in particolare, non lesina critiche spietate e talvolta cade proprio nell'umiliazione. La giovane Geller però è una tosta e col tempo acquisisce sempre più amor proprio. Non ha paura di sporcarsi le mai facendo anche i lavoretti più umili, avendo sempre in mente il sogno di essere la capo chef di un ristorante. Vuole una famiglia con figli e quando il suo grande amore Richard (Tom Selleck) glielo nega, lei lo congeda, passando un periodo nerissimo. Saprà rialzarsi, trasformandosi però in una nevrotica compulsiva dell'ordine, cosa che non era assolutamente nelle prime Stagioni. Se qualcuno avesse l'ardire di contraddirmi, casca male e lo rimando all'inizio della II stagione quando durante una rivelazione di segreti, tra cui il terzo capezzolo di Chandler e la partecipazione di Joey a un film porno, Ross salta con le scarpe (con le scarpe!) sul divano della sorellina senza che questa proferisca parola. Per come si è evoluto (...) il suo personaggio, ciò sarebbe stato impossibile.
- Phoebe Buffay (Lisa Kudrow): da strana a st****a. Inizia divertente, naif e sensibile, per poi diventare acida e insopportabile. Ogni volta che qualcuno vive un dolore e si confida con lei, deve sempre sbattergli/le in faccia il suicidio della madre (che è viva in realtà). Si crede sempre meglio di Monica e Rachel solo perché lei viene dalla strada. È un'ipocrita con se stessa in moltissime occasioni, dal cibo al vestiario e l'arredamento. Non si fa mai nessun problema a ferire alcuno dei suoi amici, che al contrario dimostrano zero coraggio nel dirle, per esempio, che la sua musica è la cosa peggiore che esista al mondo.
- Rachel Green (Jennifer Aniston): cosa ci trovi in Ross, è inconcepibile. Pienamente d'accordo col direttore del Central Perk, Gunther (James Michael Tyler), che se lo chiede ogni giorno. Se Friends fosse girato oggi, la coppia Ross & Rachel non potrebbe esistere. In principio Rachel è l'anello debole del gruppo. Si ribella a un matrimonio senza passione e accetta di ripartire da zero. Lei, ricca e viziata, si mette a servire ai tavoli. Mese dopo mese punta alla sua passione, la moda. Anno dopo anno è sempre più lanciata. Lì nel mezzo un tira e molla con un pesante paleontologo che non fa altro che parlare del suo lavoro, incapace di andare oltre le proprie fragilità. Di gran lunga il personaggio migliore, però anche lei cede all'usato sicuro, incapace di uscire dal passato più nostalgico.
- Chandler Bing (Matthew Perry). Nelle prime stagioni è ironico e divertente. Gli piace lo sport (va allo stadio a vedere hockey, segue il basket) riuscendo anche in conquiste con l'altro sesso non indifferenti, vedi la bellissima Aurora (Sofia Milos) e la straniera dei Paesi Bassi, Margha (Suzanna Voltaire), incontrata durante la sfida a football della Coppa Geller, e soffiata sotto il naso dello straripante Joey. In principio si lascia e si molla con la mitica oh-mio-dio Janice (Maggie Wheeler). E che dire di Kathy (Paget Brewster), anch'essa ragazza di Joey, ma innamorata di Chandler e alla cui relazione Monica e Rachel daranno una grossa mano con spiegazioni e disegni sul sesso con quel epico sette finale. 7... 7... 7... 7... 7! Da quando però inizia la relazione con Monica, ne diventa succube. Sempre più debole e spesso in contrasto-confronto con Ross in un, consentitemi il termine, "patetico scontro tra sfigati" La sua ironia cede il passo a una conclamata "esistenza senza spina dorsale". Perché? E insisto ancora: perché?
- Joey Tribbiani (Matt LeBlanc): in principio è un giovane e volenteroso aspirante attore, disposto ad accettare qualsiasi scrittura e/o lavoro alternativo (inclusa pubblicità per la sifilide e folletto di babbo natale), pur di raggiungere il proprio sogno. Ha una carta di credito e paga i conti. Non che sia una cima di intelletto, però ci prova. Col tempo invece diventa un vero e proprio parassita alle spalle di Monica, Chandler e il loro frigo. Spaccone sempre più infantile e incapace di condurre una vita adulta, la sua indubbia simpatia iniziale scema in compassione di un bambino poco cresciuto. Si comporta da porco con la stragrande maggioranza delle sue ragazze ma guai se qualcuno gli tocca le sorelline (o il cibo dal piatto), mettendosi addirittura a fare il moralista.
- Ross Geller (David Schwimmer): è il personaggio peggiore e se la relazione con Rachel avrebbe potuto dargli una svolta, non è bastata la sua vicinanza e il suo autentico amore a renderlo meno insicuro e farlo diventare un uomo vero. Ross è rimasto il cocco di mamma, quello che prendeva in giro la sorella cicciona e dava sempre la colpa agli altri dei suoi errori. È imbranato a livelli disarmanti con il gentil sesso. È tirchio, geloso e spesso disonesto. Il suo tanto sbandierato amore per Rachel non regge neanche il tempo di una discussione, finendo subito sotto le lenzuola di un'altra, salvo poi dire-urlare in modo isterico l'ormai celebre: Avevamo rotto! No Ross, avevate litigato. È molto diverso. Non va diversamente con Emily (Helen Baxendale). Se il nome sbagliato sull'altare, per quanto atroce, può anche essere comprensibile vista la lunghissima relazione avuta con Rachel, è imperdonabile il fatto che sia pronto a farsi il viaggio di nozze con la sua ex a neanche un giorno dal patatrac nuziale inglese. Emblematica la frase di Joey sul suo conto: Come tu ti sia sposato tre volte, non lo capirò mai. Arriva perfino a provarci con la cugina Cassie (Denise Richards) e a farsi trascinare in un simil-appuntamento dalla sorella minore di Rachel, Jill (Reese Whiterspoon), solo per farla ingelosire. Inqualificabile.
Siamo agli sgoccioli. E ora mi rivolgo a tutti coloro che non aspettano altro di finire questo articolo per rigettare punto per punto tutto ciò che ho scritto e massacrarmi pubblicamente. Potete farlo, ma non cambierò idea anche perché se non vedete in tutto questo una lettera d'amore a Friends, allora non avete capito proprio niente. Non si scrivono articoli così lunghi (o lettere... vi dice niente la cosa?) se non amate davvero qualcuno o qualcosa. E io da innamorato autentico di Friends, mi sarei aspettato di più. Avrei voluto di più. Sono rimasto bruciato ma l'amore non si cancella. Friends è stato quel primo grande amore che non scorderò mai e anche se mi fa ancora soffrire, resterà per sempre tale.
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