Venezia76, l'attrice inglese Julie Andrews © Federico Roiter |
di Luca Ferrari
Venezia, 8 marzo 2019. Su proposta del Direttore della Mostra del Cinema, Alberto Barbera, il Cda della Biennale conferisce all'attrice inglese Julie Andrews il Leone d’oro alla carriera della 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (28 agosto – 7 settembre 2019). Un brivido mi entra in circolo fino quasi a esplodere. L'estate è ancora molto lontana ma io già mi vedo in sala Grande ad applaudire la diva immerso nel cult Mary Poppins, magari accompagnata anche da Dick Van Dyke. Nella mia fanciullesca illusione, non prendo in considerazione nessun'altra ipotesi. Andrà così. È scritto.
Agosto 2019. Viene distribuito il programma della Mostra del Cinema. Corro subito a cercarla ma di quella tata, non v'è nessuna traccia. Provo a sfogliare tutte le sezioni possibili. Aspetto qualche giorno ancora per vedere, come spesso accade, se dovesse arrivare qualche ulteriore comunicato su proiezioni speciali. Non è così, o meglio, si ma non c'è traccia della immortale fiaba (1964) diretta da Robert Stevenson. Mi sembra impossibile eppure è così. Il solo film della diva che verrà proiettato è Victor Victoria. Mi sento tradito. Mi sento ferito nella mia ingenua certezza. Sarebbe stato il coronamento di un sogno. Il film che ha segnato la mia maturità e il festival che tanto amo.
"Maturità", avete letto bene. A differenza della stragrande maggioranza delle persone, non sono un fan della prima ora e di questo ne vado non fiero, di più. Sono arrivato a innamorami di Mary Poppins attraverso un percorso tutto mio. Qualche scampolo di pellicola deve essermi anche passato davanti in età elementare ma non fece alcun effetto. Parecchi anni dopo invece, con le più belle rivoluzioni sentimentali in corso, il tutto con la complicità del film Saving Mr. Banks, storia di come Walt Disney riuscì a ottenere i diritti dall'acida scrittrice Pamela J. Travers, ecco Mary Poppins conquistarmi diventare un perno insostituibile della mia cinematografia.
Mese dopo mese, la mia storia con Mary Poppins procede oltre. Faccio tappa a Londra sotto la Cattedrale di St. Paul sentendo dolorosamente mia la struggente malinconia di quel papà, Mr Banks (David Tomlinson), d'improvviso ritrovatosi solo e impaurito, e ritrovando la gioia della vita che riesplode con il volume successivo della Travers, Mary Poppins Returns (2018, di Rob Masrhall), con Emily Blunt a raccogliere il testimone di Julie Andrews. Tutto mi aveva portato fin qua, a Venezia76. Io ero pronto, novello spazzacamin(o) delle parole cinematografiche a omaggiare l'attrice. Non è andata così e lo sappiamo.
Si, non l'ho fatto come avrei voluto ma in fin dei conti, credo di esserci riuscito lo stesso e ora posso congedarmi canticchiando:
Io sto fra l'inchiostro
eppure non c'è...
Nessuno quaggiù
più felice di me...
Venezia76, l'attrice Julie Andrews riceve il Leone d'oro alla carriera © Biennale di Venezia foto ASAC |
Venezia76, l'attrice inglese Julie Andrews © Federico Roiter |
Venezia76, l'attrice inglese Julie Andrews © Federico Roiter |
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