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mercoledì 12 marzo 2014

Basta un poco di Mary Poppins disneyana

Saving Mr. Banks - Walt Disney (Tom Hanks) e Pamela Travers (Emma Thompson)
Saving Mr. Banks (2013) – Prima di permettergli di trarne un film, Pamela Travers volle essere certa che Walt Disney avesse davvero capito la sua Mary Poppins.

di Luca Ferrari

Infanzia ha sempre potuto fare rima con età adulta, ma questo dipende da ciascuno di noi. E se proprio non si fosse in grado di far dialogare maturità e fantasia, si può sempre chiedere una mano a Mary Poppins. E che la magica governante avesse questo straordinario potere, se ne rese conto anche un mastro creativo come Walt Disney che passò un quarto della propria vita a cercare convincere la sua autrice a cedergli i diritti per farne pellicola.

Ma che ci fa il papà di Topolino alla rigida corte (artistica) di una solitaria e misurata scrittrice australiana? Semplice, voleva mantenere una promessa fatta alle sue due figlie e trasportare sul grande schermo le pagine di Mary Poppins. La storia vide protagonisti Walt Disney  e Pamela Lyndon Travers nel 1964. Cinquant’anni dopo il regista John Lee Hancock, sceneggiatore di Un mondo perfetto (1991), Biancaneve e il cacciatore (2012) e il recente Maleficent (2014), lo ha raccontato nel film Saving Mr. Banks.

Chiunque abbia una minima esperienza con la scrittura, sa bene che la propria esistenza è la più grande fonte d’ispirazione. Vale anche per Pamela il cui best seller Mary Poppins fu infarcito di vita privata, in particolar modo i personaggi principali. Quelli agli antipodi. La nuova governante e il rigido padre George Banks, che si richiamavano alla zia Ellie (Rachel Griffiths nel film) e l’amato papà.

Il fascino di quel manoscritto non ebbe confini e nella sua onda di consensi contagiò anche le figlie di un certo Walt Disney, moderno Babbo Natale del quotidiano che con la sua fantasia non solo sapeva conquistare il cuore e i sogni dei più piccini, ma parlava anche al lato più fanciullesco dei “grandi”. E Mary Poppins aveva tutti i requisiti per diventare un grande film. C’era però un enorme problema. La sua ideatrice non ne voleva proprio sapere di concedere i diritti.

Saving Mr. Banks (2013, di John Lee Hancock). Walt Disney corteggia la signora per vent’anni e se questa accetta di abbandonare Londra per andare finalmente a incontrarlo nell’assolata Hollywood è solo per bisogno di soldi, ma questo non significa che svenderà la sua opera, anzi. I patti sono chiari. Lei avrà l’ultima parola nella sceneggiatura. Ogni sequenza verrà passata all’acidulo setaccio del suo insindacabile giudizio e se qualcosa non la dovesse convincere, non ci metterà niente a tornarsene, spiantata, a casa senza concedere il via libera al film.

Emma Thompson è fantastica nell’incarnare fastidi e rigidità al cospetto della splendente fabbrica  di meraviglie del munifico Disney (un bonaccione Tom Hanks). Ma dietro tanti spigoli, inevitabili si celano i sogni più candidi. Quelli di una fanciullezza segnata dall’alcol paterno e il tentato suicidio della madre. Lei adorava il papà. Un sognatore debole di carattere. Un sognatore in cerca di salvezza.

A Hollywood ci si dà del tu, ma non è per Pamela. Lei è la signora Travers, e questo se lo devono ricordare tutti. Dal tenero autista Ralph (Paul Giamatti) alla segretaria Molly (Melanie Paxon), passando per il co-sceneggiatore del futuro possibile film, Don DaGradi (Bradley Whitford) e i compositori della colonna sonora, i fratelli Richard (Jason Schwartzman) e Robert Sherman (B. J. Novak) fino a Disney stesso. Nessuna eccezione.

La regia di Hancock è un continuo andirivieni tra presente e passato, dove si rivede la scrittrice australiana con i boccoli biondi, incantata dalle storie fantastiche del padre, Robert Goff Travers (Colin Farrell) e meno incline in tenerezza verso la madre Margaret (Ruth Wilson). Dalla città la famiglia si sposta in una località semi-sperduta australiana ma i problemi di lui non accennano a placarsi, fino al più tragico degli epiloghi.

Sono passati decenni da quella vita ma Pamela ne è ancora profondamente segnata. Ha smesso di essere una bambina prima del dovuto. È stata genitore di una coppia fragile e morente. E se lei non ha potuto essere piccola, allora proverà a regalare quell’infanzia perduta  al resto del mondo. Un senso di meraviglia perenne. Immune alle età. Ed ecco Mary Poppins.

Walt e Pamela. Due mondi fatti della stessa luce ma con un carico di ombre differenti. Come può una donna capace di creare una simile scintilla, essere così severa verso il mondo circostante? Walt ci perde il sonno. Non è per orgoglio. Non è l’occasione di un film mancato. Non è perseveranza. Al sig. Disney sta sfuggendo qualcosa. Pamela indossa una maschera. Cela un dolore. Adesso è arrivato il tempo di levarsela e ricominciare a vivere. Ripartendo proprio da Mary Poppins. Tutti insieme. Tutti a modo proprio.

Il trailer di Saving Mr. Banks


Saving Mr. Banks - la famiglia Travers
Saving Mr. Banks - l'autista Ralph (Paul Giamatti)
Saving Mr. Banks - la scrittrice Pamela Travers (Emma Thompson)
Saving Mr. Banks - Walt Disney (Tom Hanks)
Saving Mr. Banks - Walt Disney (Tom Hanks) e Pamela Travers (Emma Thompson)

Mary Poppins - Bert (Dick Van Dyke) e Mary Poppins (Julie Andrews)
Mary Poppins - George Banks (David Tomlinson)

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