Viaggi di nozze - Jessica (Claudia Gerini) e Ivano (Carlo Verdone) mentre lo fanno strano in macchina |
di Luca Ferrari
Due sposini sfrecciano in autostrada su una decapottabile parlando in un impeccabile dialetto romano. Al centro della conversazione, le band con cui hanno fatto sesso. Inizia così un gioco in cui l'omo chiede alla fanciulla di dirgli dove fossero quando ci hanno dato dentro e con quale sottofondo musicale. Si comincia coi Morphine. Si prosegue coi Nirvana, Megadeth, Santana (a Ronco Bilaccio, in mezzo alla nebbia) e... i Pearl Jam? E lì qualcosa accade. Epica della commedia italiana. Una delle tante scene cult di Viaggi di nozze (1995, di Carlo Verdone).
Non posso certo dire che all'epoca fossi un amante della settima arte. Il colpo di fulmine sarebbe arrivato tre anni e mezzo dopo, nell'insolito scenario di una condivisione del grande schermo dinnanzi a Shakespeare in Love. Viaggi di nozze lo "incontrai per caso". Un genere quello del comico romano mai entrato (tutt'ora) nelle mie corde ma quando a inizio film, il burino Ivano (Verdone) e la sposina Jessica (Claudia Gerini) disquisiscono su quale musica scegliere per farlo "strano", alla parole - Pearl Jam -, subito scattai.
Una piccola citazione per la band di Seattle, presente in maniera decisamente più massiccia (sia a livello sonoro che con alcuni membri del gruppo) nel cult Singles - L'amore è un gioco (1991) di Cameron Crowe. Quello stesso regista che più di vent'anni dopo (e un Oscar per la Miglior sceneggiatura originale), avrebbe diretto il documentario Pearl Jam Twenty (2011). Carlo Verdone (Compagni di scuola, Perdiamoci di vista, L'abbiamo fatta grossa) invece, a dispetto di personaggi troppo spesso ripetitivi, con la coppia Ivano-Jessica di Viaggi di nozze ci regala alcune chicche entrate nel lessico popolare senza malinconia (una volta tanto, ndr) e di puro intrattenimento italiano.
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