!-- Codice per accettazione cookie - Inizio -->

sabato 13 aprile 2019

Che bella faccia da Gassman

Tolgo il disturbo - Augusto Scribani (Vittorio Gassman)
Ci sono battute che valgono un intero film. E' il caso di Vittorio Gassman e la sua performance in Tolgo il disturbo (1990, di Dino Risi).

di Luca Ferrari

"Che bella faccia da cazzo. Non non ne ho mai viste così. Bravo, complimenti". Esordisce così, in pigiama, l'anziano Augusto Scribani (Vittorio Gassman), ospite poco gradito nella sua casa, ormai di proprietà della nuora Carla (Dominique Sanda), rivolgendosi a un illustre giacca e cravatta nel corso di una festa dell'alta società. Uscito da poco da una clinica psichiatrica, l'uomo non usa mezze parole. Un'immagine incubo per qualsiasi figlio all'idea di vedere il proprio genitore fargli fare una figuraccia davanti a ospiti altolocati. Una frase cult tratta dall'amaro Tolgo il disturbo (1990, di Dino Risi).

Due giganti della settima arte, Vittorio Gassman e Dino Risi, interprete e regista di tantissime pellicole, molte delle quali girate insieme. Tra le più importanti collaborazioni: I mostri (1963), In nome del popolo italiano (1971), Carò papà (1979) e anche il celeberrimo Profumo di donna (1971) con cui Gassman vinse David di Donatello (e anche Risi come miglio regista), Nastro d'argento e il premio come migliore interpretazione maschile al Festival di Cannes. Anni dopo uscì il remake americano Scent of Woman (1992, di Martin Brest) con protagonista Al Pacino che grazie a quella interpretazione vince il BAFTA come Migliore attore drammatico e l'Oscar come Migliore attore protagonista.

Troppe volte ci teniamo le opinioni dentro di noi, facendoci macerare finzioni e nevrosi interne. Dovremmo tutti (un po') imparare dalla lingua lunga di Augusto, ricordandoci che ogni sorriso bugiardo regalato al prossimo e/o frase non voluta, altro non è che un gesto di vigliaccheria e ipocrisia contro noi stessi e gli altri. Augusto Scribani sarà anche un "cane sciolto", eppure capace di stringere un tenero rapporto con la nipotina di nove anni Rosa (Valentina Holtkamp), la cui dolcezza arriverà a farle dire all'anziano parente, un poetico e struggente: "Ti prego nonno, non morire".

Detto questo, buon weekend del cazzo a tutti.


Vittorio Gassman in Tolgo il disturbo

Nessun commento:

Posta un commento