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sabato 5 settembre 2020

Venezia77, Padrenostro che sei l'Italia

Padrenostro - Alfonso Noce (Piefrancesco Favino)
 Dalle lacrime di Padrenostro (di Claudio Noce), in Concorso a Venezia77, ad amare riflessioni su un'Italia schiava di passati mai compresi, rivisitazioni storiche ed egoismi ideologici

di Luca Ferrari

Non sappiamo nulla del terrorismo di Destra. Non sappiamo nulla del Terrorismo di Sinistra. Troppo impegnati a vedere congiure ovunque. Troppo impegnati a spararci l'un contro l'altro. A Venezia77 Claudio Noce ci riporta negli Anni di Piombo con una storia vis(su)ta con gli occhi di un bambino. Lì, davanti a lui, suo padre, il magistrato Alfonso Noce, interpretato da Pierfrancesco Favino, scampato miracolosamente a un attentato dei Nuclei Armati Proletari (NAP). Una storia umana che mi ha tirato Venomamente fuori amare riflessioni su questo paese.

Oggi non parlo di cinema. Oggi scrivo qualcosa che mi esce da ogni fibra. Oggi parlo di una nazione ammalata di passato, che si guarda le ferite togliendosi lentamente la crosta e versandovi alcol scaduto sopra. Parto dal film Padrenostro, presentato in Concorso alla 77. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (2-12 settembre) uscendo dal grande schermo, per testimoniare una nazione che sta ancora brindando per la vittoria della II Guerra Mondiale e allo stesso tempo meditando vendetta contro chi l'ha liberata dal fascismo.

I diciottenni che si avviano all'università sapendo poco o niente del Dopoguerra in poi. Non è da meno la mia generazione. Piccoli flash in Italia e nel mondo: Gandhi, Mandela, il Vietnam, le Torri Gemelle, il Ruanda (forse). I nostri anni di piombo sono in mano alla politica, riscritti e accartocciati a seconda di chi comanda. L'Italia è il paese dove le destre si sono appropriate della memoria delle foibe. L'Italia è il paese dove tutto è il contrario di tutto. L'Italia è il paese dose si onorano Falcone e Borsellino ma sotto sotto in troppi li chiamano infami.

Il cinema, come ogni forma d'arte, ha sempre avuto e ha tutt'ora l'ambizione di ispirare un cambiamento nel mondo. Ora mi chiedo, quante persone andranno a documentarsi davvero sul terrorismo italiani dopo aver visto, anche solo sentito parlare di questo film? L'Italia è il paese dove sappiamo già tutto di tutti. Il paese forgiato da una cultura che non vuole mai mettersi in discussione e dunque impossibilitato a evolversi su larga scala. Non posso rimanere in sala, mi intimano di uscire. Sono fuori e troppo di cui vedo non mi piace. Adesso però è tempo di elezioni e ogni candidato mi ha già promesso che migliorerà ogni cosa.

Venezia77 - l'attore Pierfrancesco Favino © La Biennale foto ASAC
Venezia77 - l'attrice Barbara Ronchi © La Biennale foto ASAC
Venezia77 - Il regista Claudio Noce e l'attore Pierfrancesco Favino © La Biennale foto ASAC
Padrenostro - Alfonso Noce (Piefrancesco Favino)

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