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Omar (2013, di Hany Abu-Assad) |
Cinema,
documentari, fotografia, incontri ed eventi culinari. Dal 9 al 14 aprile è di scena a
Firenze la V edizione del festival
Middle East Now.
di
Luca Ferrari, ferrariluca@hotmail.it
giornalista/fotoreporter – web writer
È l’unico festival italiano interamente dedicato al Medio Oriente contemporaneo. È un festival capace di raccontare una delle zone più calde del mondo attraverso cinema, documentari, arte contemporanea, fotografia, incontri ed eventi culinari. È il
Middle East Now (Firenze, 9-14 aprile), un evento ideato e organizzato dall’associazione culturale
Map of Creation che si svolgerà tra Cinema Odeon, Cinema Stensen e altre location del capoluogo toscano.
Middle East Now. Le storie. I personaggi. I temi forti e l’attualità nelle produzioni più recenti da Iran, Iraq, Kurdistan, Libano, Israele, Palestina, Egitto, Giordania, Emirati Arabi, Afghanistan, Siria, Bahrein, Algeria e Marocco.
52 film suddivisi tra lungometraggi, documentari, film d'animazione e cortometraggi (23) per un totale di 45 anteprime italiane e anche qualche europea. Un viaggio mediorientale completo per far conoscere la cultura e la società di questi paesi oltre i pregiudizi e i luoghi comuni con cui spesso sono rappresentati.
Tra le tante le novità e i progetti speciali di questa quinta edizione, la prima retrospettiva in Italia dedicata all’acclamato regista palestinese
Hany Abu-Assad. Già nomination all'Oscar come Miglior film straniero nel 2006 per
Paradise Now, il suo ultimo lungometraggio, Omar (2013), dopo a aver vinto il premio della giuria nella sezione "Un Certain Regard" del
Festival di Cannes 2013, ha avuto anche la nomination ai recenti Premi Oscar sempre come Miglior Film Straniero.
Tra gli altri eventi di notevole spessore, è pronta a sbarcare al Middle East Now la mostra-reportage “
Persia Mon Amour”, un omaggio alla più grande comunità di Iraniani in Italia. E sempre in tema visivo, un altro evento di notevole interesse è la mostra “
Occupied Pleasures” della fotografa palestinese
Tanya Habjouqa. Cambiando infine del tutto genere, l'anima si gonfia con le note del primo concerto in Italia dei
Mashrou’ Leila, la controversa band indie-rock libanese che sta cambiando la faccia della musica mediorientale.
Tra la novità cinematografiche della V edizione del Middle East Now, la prima italiana del documentario
Return to Homs del regista siriano
Talal Derki, vincitore del “World Cinema Grand Jury Prize” all’ultimo
Sundance Film Festival.
Iraq Now è invece una selezione di film, cortometraggi e opere prime di giovani aspiranti registi, mentre con
Window on Qatar si entra nella cinematografia dell'emirato monarchico con 10 lavori tra le produzioni più recenti di giovani filmmaker.
Marocco on the Wave è un ampio e variegato racconto delle diverse sfaccettature della società contemporanea dello stato nordafricano, quindi spazio anche all'
Iran con alcuni dei titoli più interessanti del cinema contemporaneo. Spazio poi anche alla cinematografia egiziana, dall'Afghanistan (dove spicca il documentario
No Burqa Behind the Bars, che per la prima volta dà voce, senza filtri, a 40 donne rinchiuse nella prigione di Takhar) e
Israele, dove in quest'ultimo c'è molta attesa per l’incredibile documentario
Before the Revolution (di
Dan Shadur &
Barak Heymann), che racconta della comunità di israeliani che negli anni ’60 e ’70 viveva a Tehran nel lusso, facendo affari con lo Scià di Persia.
In virtù di una collaborazione con il
World Cinema Project inoltre, presieduto da
Martin Scorsese, che assieme alla
Cineteca di Bologna restaura grandi capolavori del cinema dimenticati soprattutto in paesi che mancano dei supporti economici e tecnici per farlo, al Middle East Now verranno proiettati i classici del Medio Oriente.
In programma il cult movie del cinema marocchino
Trances (1981, di
Ahmed Al Maanouni), primo film restaurato dalla Fondazione nel 2007; dall’Egitto il cortometraggio
The Eloquent Peasant (1970, di
Chadi Abdel Salam) e il lungometraggio dello stesso regista
The Mummy - The Night of Counting the Years (1970), considerato uno dei film culto del cinema egiziano; e per il cinema iraniano il classico
Downpour (1972, di Bahram Beyza’i), restaurato nel 2011.
Importante novità dell’edizione infine 2014, un progetto di programmazione streaming in partnership con
MYmovies.it, la più accreditata testata di cinema online a livello nazionale che offre l’opportunità di estendere i confini di fruizione dei film anche a internet. Gli utenti potranno assistere gratuitamente in streaming sulla piattaforma MYMOVIESLIVE! ai già citati
No Burqa Behind the Bars e
Before the Revolution, trasmessi rispettivamente giovedì 10 e venerdì 11 alle h. 21.30. Per accedere ai film, basta collegarsi alla
pagina web di Mymovie, registrarsi e attivare un profilo FREE oppure UNLIMITED.
Per scoprire l'intero programma, scopri il
Middle East Now.
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il Middle East Now 2014 |