50 volte il primo bacio - Lucy (Drew Barrymore) bacia Henry (Adam Sandler) |
di Luca Ferrari
Ogni stagione e talvolta anche le festività hanno i loro film. Per me natale significa sempre almeno The Family Man, A Christmas Carol e Polar Express. D'estate invece, più di Mamma Mia! e tanti altri, c'è sempre e solo il romanticismo di 50 volte il primo bacio (2003, di Peter Segal). La storia in principio è abbastanza classica. Il veterinario donnaiolo Henry Roth (Adam Sandler) incontra per caso l'autoctona Lucy Whitmore (Drew Barrymore). È colpo di fulmine per entrambi ma qualcosa di impensabile sta per succedere, anzi è già successo.
La ragazza infatti ha avuto un incidente d'auto. Sbattendo la testa, la sua memoria arriva fino al giorno prima dell'incidente di cui non ricorda nulla e tutto quello che vive nel presente lo dimentica subito. Ecco dunque che quando Henry si ripresenta da lei, questa lo tratta come se non lo avesse mai visto. Fortuna sua che in sua difesa, interviene la proprietaria del ristorante, Sue (Amy Hill), amica di famiglia di vecchia data e al corrente della situazione. Il redento Henry non può più ignorare i propri sentimenti e così ogni giorno è deciso a farla innamorare di nuovo.
50 volte il primo bacio è una commedia fresca in tutti i sensi (questa sera h. 21,15 su canale 9), non priva di velata tristezza ma si sa, l'amore vince su tutto. E chi non vorrebbe dopo tutto un partner talmente innamorato da comportarsi come se dovesse uscire con te ogni giorno per la prima volta? Non manca l'ironia, a cominciare dall'assistente di Henry, pluri-padre di famiglia e dedito alla marijuana, Ulla (Ron Schneider). Sempre desideroso di ascoltare le storie piccanti dell'amico e talmente goffo da farsi male in ogni situazione possibile.
Più ridicolo che comico invece, Dough (Sean Austin, il Mickey Walsh dei Goonies), il fratellone di Lucy. Marinaio come il padre Marlin (Blake Clark) ma con una fissa per culturismo e sostanze dopanti. La malattia cerebrale di Lucy esiste davvero e non c'è nulla da scherzare ma è commovente vedere come ogni giorno Henry si prenda cura di lei, spiegandole non senza difficoltà cosa le sia successo e come lo potranno affrontare insieme. Ogni giorno una magia nuova, peccato che all'indomani tutto sparisca. Tutto o quasi.
Lo dico e lo ripeto. Mi sono avvicinato al cinema con le commedie romantico-sentimentali e 50 volte il primo bacio occupa un posto speciale. Iniziata la professione di giornalista 15 anni or sono a Firenze, fu l'ultimo film che vidi sul grande schermo in terra toscana prima del rientro in laguna. 50 volte il primo bacio (2003, di Peter Segal) sono emozioni, risate, l'estate fresca (e non umida). 50 volte il primo bacio è romanticismo isolano e la certezza che anche il sogno d'amore più complicato possa trasformarsi in una meravigliosa realtà quotidiana.
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