!-- Codice per accettazione cookie - Inizio -->

venerdì 7 luglio 2017

15 anni di giornalismo e cinema

North Bend (Washington, USA) - Luca Ferrari all'interno del Twede's Cafe di Twin Peaks
15 anni or sono iniziai la mia attività di giornalista a Firenze. Fin dai primi mesi, a farmi compagnia ci fu il grande schermo, diventato poi il mio target principale, e Best Movie, (all'epoca) neo-mensile cinematografico.

di Luca Ferrari

15 anni di scrittura incessante tra carta stampata, online e blog. Agli esordi il cinema non era ancora il mio target ma lo sarebbe diventato nel giro di poco tempo. La scintilla interiore era già scattata. Decisivo lo scontro con tre pellicole in particolare: Shakespeare in Love, Moulin Rouge! e I Tenenbaum. Potenza alle parole e delle immagini. Il resto è stato una costante infatuazione davanti e dentro il grande schermo, tutt'oggi più viva che mai. E ancora oggi, ogni volta che si spengono le luci in sala, ho due soli desideri: guardare il film e scrivere la recensione.

La storia della mia attività giornalistica prese il via sul fronte turistico a Firenze, lavorando per i mensili Toscana News e Chianti News, fondati dal compianto Paolo Melani. Già sul primo numero in cui scrissi trovai il modo di paragonare la Satine “Luhramnniana” alla fertilità della Vendemmia. Un anno dopo sarebbe stato pubblicato il mio primo vero articolo di cinema sul film Io ballo da sola (1996, di Bernardo Bertolucci), ambientato nelle campagne di Gaiole in Chianti (Si), e recensito parecchi anni dopo anche sulle pagine online di "cineluk - il cinema come non lo avete mai letto".

Un piccolo passo indietro. Nei giorni scorsi ho fatto una curiosa scoperta. Il mio sbarco in terra toscana avvenne nel giugno 2002 e fin da subito il grande schermo mi accolse generoso e amorevole. Fu allora che vidi Best Movie per la prima volta e mi incuriosii non poco. Il taglio era diverso dal più noto Ciak. Una lettura questa, che mi accompagnò per gran parte della mia esperienza di vita fiorentina così come nei successivi anni. Immaginate la sorpresa quando nell'ultimo numero del magazine (luglio 2017) scoprii che era nato proprio nel 2002, pochi mesi prima dell'inizio della mia attività giornalistica.

Emblematiche le copertine dei primi due numeri che sfogliai. Su giugno c'era Spider-Man e su luglio invece, quello che fino a quel momento era il mio attore preferito: Nicolas Cage (Con Air, Via da Las Vegas, Lord of War), protagonista del commovente war-movie Windtalkers (2002, di John Woo), basato su di una storia vera. Quasi un miscuglio di passato, presente e futuro. Il mese scorso invece, ossia nell'anniversario del mio inizio sulla carta stampata, è uscito proprio su Best Movie la mia recensione del film The Circle (con Emma Watson e Tom Hanks). Esattamente un cerchio. Il cerchio del cinema e della vita. Una coincidenza che ha il sapore di quella magia che solo il cinema è in grado di regalare.

E sempre in tema di anniversari, quest'anno raggiungerò quota 10 edizioni come giornaliasta accreditato al Festival del Cinema di Venezia, per il quarto anno consecutivo inviato del settimanale internazionale L'Italo-Americano per il quale ho appena scritto un servizio sull'attore genovese Paolo Villaggio, scomparso il 3 luglio scorso. Una storia quella vissuta all'ombra del Leone di celluloide sempre condivisa penna/laptop a fianco dei pregevoli flash del fotografo veneziano Federico Roiter.

Guardandomi indietro, tra i cine-viaggi più entusiasmanti, la maggioranza sono stati tutti realizzati oltreoceano, a cominciare dal mondo dei Goonies, in Oregon, tra Astoria, Ruby Beach e Cannon Beach. Poco distante, nello stato di Washington, eccomi a sorseggiare caffè nero mangiando torta di ciliegie (cherry-pie) al mitico Twede's Cafe, lì dove Mr David Lynch ambientò l'oscura serie di Twin Peaks. Non meno emozionate, l'essersi ritrovato a tu per tu con Anna dai capelli rossi a Cavendish, sulla Prince Edward Island, in Canada.

Tornando in Italia, per uno che a avuto la passione dei reportage, l'aver potuto intervistare la giornalista-inviata di guerra Monica Maggioni, è stato un onore, reso ancor più grande dallo scrivere la recensione del suo documentario Out of Theran (2011), presentato ala 68° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (sez. Controcampo italiano). A Venezia piantai i semi del grande schermo, a Firenze sbocciarono (ma quanto fu difficile abbandonarli, ndr) e una volta rientrato in laguna, presero il sopravvento su tutti gli altri interessi giornalistici.

E allora torniamo agli esordi, nel 2002 uscì Spider-Man di Sam Raimi. Oggi, nel boom modaiolo del filone cinecomic è appena sbarcato Spider-Man: Homecoming (2017, di Jon Watts con protagonista Tom Holland). Ricapitolando quindi, nel 2017: 15 anni di giornalismo, 15 anni a leggere Best Movie e 15 anni di Spider-Man. Io resterò sempre legato a Tobey “Peter” Maguire, Kirsten “M.J.” Dunst e il loro romantico bacio sotto la pioggia. Le sue ragnatele le ho immaginate sul Duomo Brunelleschiano. Quella storia l'ho sentita tra le contrade agli esordi di tutto. Quella storia è più viva che mai e pronta per lanciarmi a vivere e scrivere per altri 15 anni di cinema.


Spider-Man, la scena del bacio

le cover del mensile di Best Movie: (da sx); giugno 2002, luglio 2002 e luglio 2017 
Il mio primo articolo di cinema pubblicato sul Chianti News (agosto 2013) sul film Io ballo da sola 
Spider-Man - Peter Parker/Spiderman (Tobey Maguire) e la bella Mary Jane (Kirsten Dunst)
Cannon Beach (Oregon, USA) - Luca Ferrari sul set naturale de I Goonies

Nessun commento:

Posta un commento