Se solo fosse vero - Elizabeth (Reese Whiterspoon) e David (Mark Ruffalo) |
di Luca Ferrari
Lei, instancabile dottore votata alla cura dei suoi pazienti. Lui, architetto caduto in disgrazia dopo un grave lutto. Due amici in comune gli hanno organizzato un incontro a cena dalla sorella di lei ma qualcosa non va per il verso giusto e le cose si complicano passando (anche) al soprannaturale o meglio, l'extracorporeo. Ma se l'amore è destinato a cambiare la tua vita, non potrai farci nulla. Dovrai combattere al meglio e fare l'impossibile perché tu porti a termine la più nobile delle missioni. Preparate i fazzoletti e rilassatevi con Se solo fosse vero (2005, di Marc Waters).
Elizabeth Masterson (Reese Whiterspoon) è una donna votata al lavoro (non alla carriera), instancabile medico nell'ospedale di San Francisco. Non si tira mai indietro, a costo di sacrificare la propria vita privata. Dopo l'ennesimo turno infinito, si dovrebbe recare a cena dalla preoccupata sorella maggiore, Abby (Dina Spybey-Waters). Le ha organizzato un appuntamento al buio. Insieme al marito e alle sue due figliolette, ci sarà anche un uomo. Sulla strada per casa però, Elizabeth ha un incidente. Al suo risveglio si ritrova (non si sa come) nella sua abitazione, che però è abitata dallo stravagante David Abbott (Mark Ruffalo). Asociale e con sempre in mano una bottiglia di birra.
Lo shock è totale per entrambi. Unica valvola di sfogo per David, è il compare Jack (Donal Logue) a cui prova a spiegare ciò che vede. Ah già, perché c'è un dettaglio "non trascurabile." Il solo che riesca a vedere Elizabeth, è David. I due sventurati iniziano a raccontarsi e confidarsi. Anime tormentate e sofferenti c'è qualcosa che li accomuna ma cosa? Ai due coinquilini non resta che fare fronte comune per capire cosa stia succedendo e agire di conseguenza. Con qualche rispettosa strizzata d'occhio all'immortale Ghost, Se solo fosse vero (2005, di Marc Waters) è una storia romantica che pretende un degno finale, e nel frattempo munitevi di fazzoletti.
La premio Oscar Reese Whiterspoon (Legally Blonde, Walk the Line, Big Little Lies) è travolgente. Dolce, nevrotica e determinata. Ancora lontano dalle incarnazioni Avengers-Hulkiane, Mark Ruffalo (Tutto può cambiare, Teneramente folle, Il caso Spotlight) è un uomo sofferente, incapace di immaginarsi in un nuovo futuro. Entrambi ma per ragioni differenti, hanno deciso di rinunciare all'amore. Eppure l'amore non si è dimenticato di loro. Tra i comprimari, menzione d'onore per Jon Heder, lo stralunato sensitivo Darryl, impiegato in una libreria. Tutti abbiamo attraversato momenti (brevi o lunghi) di rinuncia e abbandono. Se solo fosse vero (2005, di Marc Water) è il film giusto per deglutire il dolore e darsi una seconda chance, ricominciando proprio dall'amore.
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