Un poliziotto alle elementari - il maestro John Kimble (Arnold Schwarzenegger) |
Nessuno riesce a farla franca con il detective John Kimble (Arnold Schwarzenegger). Qualcuno sì, o meglio, una "orribile" scolaresca elementare che lo metterà letteralmente KO.
di Luca Ferrari
John Kimble (Arnold Schwarzenegger) è un poliziotto deciso a portare dietro le spalle il pericoloso trafficante di droga, Crisp (Richard Tyson). Per chiudere davvero la partita però, deve riuscire a trovare i soldi nascosti, e così si mette sulle tracce della ex-moglie scappata insieme al figlio. Viene così mandato sotto copertura insieme alla collega Phoebe O' Hara (Pamela Reed), ma qualcosa va storto durante il viaggio, così tocca al forzuto Kimble prendere il posto della donna e diventare il nuovo maestro elementare di un piccola cittadina di provincia. Che insidie potranno mai essere dei bambinetti per un ruvido uomo di legge, pensa lui? La parola allora a Un poliziotto alle elementari (1990, di Ivan Reitman).
Ma chi se lo sarebbe mai immaginato nei testosteronici anni Ottanta di vedere il gigantesco Arnold Schwarzenegger duettare e soccombere a una classe di impredvedibili pulcini? La preside Miss Schwlosky (Linda Hunt) mal tollera la presenza di Kimble, ed è certo che mollerà. Le premesse dopo il primo giorno sembrano darle ragione. I piccoli fanno chiasso. Sono indisciplinati. Gli fanno domande. Lo martellano senza tregua. Poi finalmente, eccolo tornare a casa. John è stravolto. La telecamera dal basso lo ritrae in caduta libera sul letto, con il viso schiacciato. O' Hara lo chiama. E lui, esausto risponde:
Vattene via!
Allora lei, gli chiede: è andata male?
E lui: SONO ORRIBILI!
Quindi lei, "Che bella scoperta.
Ma non è certo questa l'unica gag memorabile. Come dimenticarsi la sua faccia, seriamente preoccupata, quando ammette alla collega che i bambini si stanno prendendo gioco di lui? Siparietto da standing ovation quando la minuta e grintosa dirigente scolastica, dopo averlo richiamato per aver picchiato il papà di un bimbo, colpevole averlo menato regolarmente il piccolino, gli chiede: Ora mi dica, che cosa ha provato a colpire quel grandissimo figlio di puttana? E lui un po' sorpreso ma allo stesso tempo emozionato, risponde con un impagabile, quasi balbettando: "è stato bellissimo!".
Arnold Schwarzenegger (Conan il barbaro, Danko, True Lies) alza anche le mani, ma sempre in modo differente, mettendosi in gioco e facendo l'eroe familiare senza scadere nel banale, cosa che tornerà a fare anche nel comunque simpatico Una promessa è una promessa (1996, di Brian Levant). Curiosità. Il film è ambientato ad Astoria, nell'Oregon, chiamata da una mamma "la capitale delle madri single". Proprio lei, Astoria, dove un certo Steven Spielberg ambientò alcuni anni prima un film destinato a lasciare il segno nella settima arte, I Goonies (1985). La struttura della città è subito riconoscibile e forse aguzzando bene la vista, magari vedremo anche casa Walsh.
In Un poliziotto alle elementari non c'è l'Arnold Schwarzenegger spaccone e pompato dei (discutibili) cult "Eighties" Predator e Commando. Rispetto al collega Sylvester Stallone poi, che in quelle rare occasioni in cui provò a usare i muscoli al servizio dell'ironia ottenne risultati patetici, su tutti l'atroce Fermati, o mamma spara (1992), Arnie riesce a giocare con se stesso, mostrando inaspettate qualità comiche, vedi anche I gemelli (1988) al fianco di Danny DeVito e sempre diretto "dall'acchiappa-fantasmi" Reitman. Un ulteriore passo avanti pochi anni dopo, ancora protagonista di una simpatica commedia per giovani famiglie dove al fianco dei bicipiti ci mise risate con un pizzico di sincera malinconia, Last Action Hero (1993, di John McTiernan).
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