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mercoledì 10 aprile 2013

Al Pacino, Scent of Man

Scent of Woman (1992) – Frank Slade (Al Pacino) difende Charlie Simms (Chris O'Donnell)
La lezione totale. Contro l’arroganza, il nepotismo, le strade facili, il ricatto. L’oratore è il tenente colonnello Frank Slade (Al Pacino). 

Nessuno lo aspettava. La vittima sacrificale era già sul patibolo e come sempre nel cappio non ci finiscono mai i potenti. Meno che meno nella fucina dell'alta aristocrazia dei giovani bambocci americani. Per fortuna del brillante ma di umile estrazione Charlie Simms (Chris O'Donnell) al suo fianco c’è un uomo tutto d’un pezzo. Un uomo che ha combattuto in Vietnam e poco incline a farsi impressionare dai debosciati politicanti di turno.

Slade alza la voce ma non lo fa per porre la testa china sul ceppo del boia. Entra in quell’aula per vincere, non per dire la sua opinione e sentirsi a posto con la propria coscienza. Entra in quell’aula per cambiare un destino già segnato. Slade ragiona da pragmatico. Infischiandosene delle latrine ideologiche e propagandistiche di cui il mondo è invas(at)o. Slade si batte per un amico coraggioso.

Scent of Woman (1992). Con la sceneggiatura di Bo Goldman, il regista Martin Brest rilegge Profumo di donna (1974) di Dino Risi con protagonista Vittorio Gassman. Il giovane Charlie è alla prestigiosa Baird School grazie a un sussidio. Testimone per caso di un atto di vandalismo ai danni dell’auto del preside di facoltà, il sig. Trask (James Rebhorn), rifiuta di fare i nomi degli autori (suoi compagni di classe) anche dinnanzi alle "pressanti" richieste del dirigente scolastico che in caso di rifiuto gli promette una decisa ostruzione nel mondo universitario.

E mentre il viziato figlio di papà George Willis jr. (Philip Seymour Hoffman), anch’esso semi-presente all’atto, viene lodato per aver menzionato a metà qualche nome, Charlie viene pubblicamente denigrato e definito dal preside “un artista della dissimulazione” e un “perfetto bugiardo”. A quel punto interviene il colonnello Slade ribattendo alle accuse di Trask:

“Ma non è una spia! Non la scuso, e questa è una grandissima stronzata. Il sig. Simms non vuole un’ultima chance per dire la verità. Non gl’interessa l’etichetta di studente ancora degno delle Baird School. Ma che significa? Qual è il vostro motto qui? Basta denunciare i propri compagni per salvarsi il culo? E chi non fa la spia viene mandato al rogo? Beh, signori miei. Quando piove la merda c’è molta gente che scappa e pochi altri che tengono duro. E qui Charlie affronta il fuoco mentre George si nasconde nelle mutande di papà. E voi che cosa fate? Decidete di salvare George e di distruggere Charlie.

No amico mio, non ho finito. Ho cominciato appena, replica subito deciso in risposta alla saccente arroganza del preside. Novello (guerriero) prof. Keating dell'Attimo Fuggente (1989) sale sopra una (metaforica) cattedra e riprende il suo discorso senza lesinare giudizi.

Io non so chi ha frequentato questa scuola. Guglielmo Howard Tell? Chiunque sia, il loro spirito è morto e se ce l’hanno mai avuto, è scomparso. Alla Baird state forgiando dei serpenti. Una razza di viscidi conigli spioni. E se credete di portare questi cuccioli alla virilità, levatevelo dalla testa signori miei perché io vi dico che state uccidendo quello spirito che questa istituzione pretende d’infondere. Che truffa! E cos’è questa pagliacciata che avete messo su oggi? L’unico attore di classe di questa farsa è accanto a me. E io affermo che l’anima di questo ragazzo è intatta. Non è negoziabile. E sapete come lo so? Qualcuno qui, e non starò a dirvi chi, lo voleva comprare ma il nostro Charlie non vendeva.

Lei sta esagerando, tuona Tarks con colpo di martello sul leggio.

Glielo faccio vedere io cosa vuol dire esagerare (alzandosi in piedi). Lei non sa che cosa divento quando esagero sig. Trust. Glielo farei vedere ma sono troppo vecchio. Troppo stanco e anche troppo cieco. E se fossi l’uomo che ero cinque anni fa, oooooh io verrei con un lanciafiamme in quest’aula.
 
La smetta, dice stizzito Tarks che come il prof. Nolan vede la sua autorità piegarsi a una forza più dirompente (i ragazzi nell'Attimo Fuggente, qui il coriaceo militare).

Ma la smetta lei piuttosto, ma con chi crede di parlare? Ho girato il mondo, cosa crede? C’è stato un tempo in cui ci vedevo. E allora ho visto, ragazzi come questi. Più giovani di questi. Con le braccia strappate. Le gambe brutalmente lacerate ma non c’è niente di peggio di assistere alla stupida amputazione di un’anima perché per quello non c’è protesi. Voi pensate di rispedire questo splendido soldato alla sua casa nell’Oregon con la coda fra le gambe, ma io vi dico signori che voi state condannando a morte la sua anima. E perché? Perché non è uno della vostra Baird? Un privilegiato! Ferite questo ragazzo e infangherete la Baird. Tutti quanti. E voi Harry, Gimmy, Trent, dovunque siate laggiù, andate affare in culo.

Faccia silenzio sig. Slade (doppio colpo di martello).

Io non ho ancora finito. Entrando qua dentro ho sentito queste parole: la culla della leadership. Beh, quando il supporto si rompe, cade a pezzi la culla e qua è già caduta. È già caduta. Fabbricanti di uomini, creature di leader, state attenti al genere di leader che producete qua. Io non so se il silenzio di Charlie in questa sede sia giusto o sbagliato. Non sono giudice né giurato ma vi dico una cosa. Quest’uomo non venderà mai a nessuno per comprarsi un futuro. E questa amici miei, si chiama onestà. Si chiama coraggio e cioè quelle cose di cui un leader dovrebbe essere fatto. 

Io mi sono trovato spesso a un bivio nella mai vita. Io ho sempre saputo qual’era la direzione giusta. Senza incertezze sapevo qual’era. Ma non l’ho mai presa. Mai. E sapete perché? Era troppo duro imboccarla. Questo succede a Charles. È giunto a un bivio. E ha scelto una strada. Ed è quella giusta. È una strada fatta di principi che formano il carattere. Lasciatelo continuare nel suo viaggio. Voi adesso avete il futuro di questo ragazzi nelle vostre mani. È un futuro prezioso. Potete credermi. Non lo distruggete. Proteggetelo. Abbracciatelo. È una cosa di cui un giorno andrete fieri. Molto fieri.  

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