Iron Man 3 (2013, di Shane Black) |
Se il regista Shane Black avesse mai avuto aspirazioni Nolaniane per la terza avventura del supereroe in tuta rossa metallica , l’obbiettivo non è stato raggiunto. Iron Man 3 è stato per mesi presentato (e investito) con un’aurea oscura, con il protagonista in piena crisi e lasciando l’immaginazione fluttuare verso chissà quali sconvolgimenti interiori.
La realtà della pellicola è stata al di sotto le aspettative, relegando il tutto a pochi momenti d’inquietudine e per certi versi nemmeno troppo in linea con il personaggio Tony Stark cinematografico. In più di qualche articolo inoltre si era addirittura subdolamente parlato del rapporto incrinato tra Tony e Pepper (Gwyneth Paltrow).
Le opzioni sono due: o il redattore di turno non aveva visto il film e ha voluto aggiungere falso pepe per far ingolosire il lettore (che a casa mia si chiama distorsione della realtà) oppure la miopia gioca brutti scherzi dato che non esiste nemmeno l’odore di flirt tra nessuno dei due protagonisti con chicchessia: né l’ex-fiamma Maya Hansen (Rebecca Hall), né la letale Stephanie Szostak (Ellen Brandt) nè l’aitante scienziato Aldrich Killian (Guy Pearce).
Vendetta & Business. Domanda & Offerta. Sono le parole chiave di Iron Man 3. Aldrich è uno scienziato snobbato da uno Stark ancora latin lover. Più di un decennio dopo il brutto anatroccolo di allora si è trasformato in un cigno. D’aspetto si, di mente per nulla.
Vendetta & Business. Domanda & Offerta. Sono le parole chiave di Iron Man 3. Aldrich è uno scienziato snobbato da uno Stark ancora latin lover. Più di un decennio dopo il brutto anatroccolo di allora si è trasformato in un cigno. D’aspetto si, di mente per nulla.
E ora è pronto per la resa dei conti, mettendo in piedi una messinscena jihadista-holliwoodiana con il Mandarino (fenomenale Ben Kingsley, da consegnargli subito il Premio Oscar come attore non protagonista) a interpretare una spietata e sanguinosa minaccia per gli Stati Uniti. Una dinamica questa che il curriculum di Robert Downey Jr. deve avere in qualche modo ispirato, a giudicare dal filone economico di Sherlock Holmes – Giochi di ombre (2010, di Guy Ritchie).
Ma nel triangolo di onnipotenza manca come sempre l’uomo più insospettabile. Quel vice-inquilino della Casa Bianca interpretato da Miguel Ferrer (Robocop, I segreti di Twin Peaks) pronto al discorso di commiato e a brindare al nuoco incarico.
Ma se l’uomo deve ricomporre i propri pezzi e l’amore è lontano o impossibilitato, a guidare la mano verso la giusta direzione è l’amicizia. Da quella nuova del piccolo Harley (Ty Simpkins) a quella consolidata del fido amico James Rhodes/War Machine (Don Cheadle) e dell’ex-guardia del corpo Happy Hogan (un extra large Jon Favreau), ferito quasi a morte e quindi scatenante le ire vendicative di Tony Stark che dà l’indirizzo di casa propria in diretta televisiva ai terroristi.
Ognuno dei tre darà a modo suo ad Iron Man la spinta per ripartire formando, "Marvellianamente" parlando, una sorta di scudo interiore di Capitan America, per andare oltre i propri stessi limiti e traumi post ultime esperienze Vendicatrici, e affrontare il nuovo pericolo.
È proprio questo uno dei punti centrali. Tony Stark rivede le sue imprese (e cadute) al fianco di Hulk, Thor e Capitan America contro le varie creature di altri mondi portate sulla Terra dal perfido Loki (Tom Hiddleston). Ma se insieme a loro la spavalderia era un suo marchio di fabbrica, in questa nuova fase della sua vita ne sembra quasi schiacciato. Come se d’improvviso non riuscisse più a sopportare il peso del proprio supereroismo sentendosi solo un uomo dentro una tuta metallica.
L’essere umano precede l’impresa. Sembra essere questa la linea tracciata tra inseguimenti spettacolari e i consueti effetti speciali. Il tutto ovviamente senza togliere spazio a infinite possibilità di nuove imprese di Iron Man, anche se d’ora in avanti J.A.R.V.I.S. (voce originale di Paul Bettany) dovrà fare i conti con uno Stark più modello famiglia. A ben guardare le intenzioni di Tony Stark, si percepisce che qualcosa stia già bollendo in pentola e che demoni a parte, lui continuerà con i propri geniali e robotici passatempi, notturni e diurni.
Il trailer di Iron Man 3
Iron Man 3 - il Mandarino (Ben Kingsley) |
Iron Man 3 - Pepper (Gwyneth Paltrow) e Tony Stark (Robert Downey Jr.) |
Iron Man 3 © 2012 Marvel |
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