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mercoledì 3 aprile 2013

RED 2, The Best Never Rest

RED 2 - Sarah (Mary-Louise Parker), Frank (Bruce Willis) e Marvin (John Malkovich)
Stanno per tornare. I membri della squadra di ex-agenti CIA più letale e imprevedibile che mai. RED 2 (di Dean Parisot)


RED 2 (di Dean Parisot), in uscita negli Stati Uniti il 19 luglio 2013 in Italia il prossimo giovedì 8 agosto. Un sottotitolo che non lascia scampo a dubbi: The Best Never Rest, il meglio non dorme mai, e una prima immagine che dice già tutto: Boggs in shorts scozzesi e Moses con pantaloni arancioni e camicione a quadri con pistola a mano, il tutto con lo sfondo di un bidone pronto a saltare in aria.

I protagoniti sono sempre loro. Marvin Boggs (John Malkovich), Frank Moses (Bruce Willis), Victoria (Helen Mirren) e Sarah Ross (Mary-Louise Parker). Perso Morgan Freeman nel primo film e confermato il "sovietico" Ivan Simanov (Brian Cox), new entry di spessore Neal McDonough, Catherine Zeta-Jones e Anthony Hopkins. Ma cosa successe nel primo film (RED, 2010) diretto da Robert Schwentke?

L’esperienza contro la giovinezza. Commando agguerriti in mimetica e mirini agl’infrarossi contro l’astuzia. Due generazioni a confronto di agenti della CIA dove la vecchia guardia può ancora contare su un po’ di sana pazzia, istinto e la lealtà tra amici fidati. Robert Schwentke (Fightplan, Un amore all’improvviso) dirige un super cast in RED, acronimo per Retired Extremely Dangerous: lett. Ritirati estremamente pericolosi, che nella versione italiana diventa invece “Reduci estremamente distruttivi”.

Un gruppo di ex-agenti della CIA in pensione deve essere eliminato dalla nuova direzione dei Servizi Segreti poiché unici testimoni di una vecchia operazione che portò a un massacro ordito dal figlio dell’attuale vice-presidente (Julian McMahon, il cinico chirurgo plastico della serie Nip/Tuck).

Per i diretti interessati l’unica via d’uscita sembra quella di “scambiare quattro chiacchiere” con il vice-presidente stesso, molto ben voluto dal pubblico americano e in ascesa per diventare l'inquilino della Casa Bianca. 

Aldilà di alcune scene d’azione spettacolari, i veri protagonisti sono le personalità dei singoli personaggi a cominciare da Bruce Willis, primo bersaglio della cospirazione governativa, nei panni di Frank Moses, degno erede di quel mascalzone di Jimmy “Tulipano" Tudeski, da lui stesso interpretato in FBI Protezione Testimoni (2000), anche se qui meno cinico e più romantico, innamorato di Sarah (Mary-Louise Parker).

Standing ovation per l’indiscussa protagonista femminile. Prendano appunti le ventenni, trentenni, quarantenni e cinquantenni. Insomma, tutte le donne inclusa Miss Action, Angelina Jolie. Helen Mirren, 68 anni il prossimo 26 luglio, è più in forma che mai. 

La “sua” Victoria è audace. Crocerossina. Letale. Ironica. Innamorata. Impeccabile nello sparare con tacchi o scarponi. Meno imponente invece (sembra anche più basso) di quando interpretava Agamennone nel poco riuscito Troy (2004), Brian Cox, elegante e dolce col suo amore ritrovato, nei panni di Ivan Simanov, capo dei servizi segreti russi, un tempo del KGB, e acerrimo nemico della combriccola dei pensionati della CIA, ma qui alleati.

Un po’ sottotono Morgan Freeman, il morente Joe Matheson, sempre e comunque allegreo a dispetto della malattia, nonché capace di un grande gesto per la salvezza degli amici.

Il premio per il personaggio più travolgente però va al veterano Marvin Boggs (John Malkovich), curato a suon di LSD a suo tempo dal proprio governo e dunque con qualche problemino di autocontrollo. Memorabile la scena in cui corre imbottito di esplosivo verso il vice-presidente per farlo salire nella limousine, in realtà guidata dall’amico Moses. 

Cult la scena dove Boggs, con in mano un maialino di pezza pieno d’armi, viene sbeffeggiato e quasi fatto fuori da una rampante killer alle parole di: Questa è per te, vecchio! Lo scontro generazionale tra il suo pistolone e un’arma super moderna scagliatogli contro, resterà nella memoria dei cinefili per parecchio tempo, soprattutto per il suo commento finale dopo aver fatto saltare in aria l’irriguardosa nemica: Vecchio un paio di palle!

Gli anni della Guerra Fredda vissuti dai protagonisti sono ormai passati. Era una lotta anche quella, certo. Senza esclusione di colpi, con spie che passavano alla concorrenza ma con più regole e rispetto dell’avversario. Con più sentimento e onore, mentre adesso vige solo la forza bruta del potere assoluto.

Non era poi così diverso il discorso del vecchio trafficante d’armi Simeon Weisz (Ian Holm) in Lord of War (2005, di Andrew Niccol) dove si lasciava andare ai ricordi passati dinnanzi al rampante e spavaldo Yuri Orlov (Nicolas Cage). I “pensionati pericolosi” invece ce la fanno. Eliminano e non vengono eliminati. E il loro trionfo contro il sistema ci regala un po’ di speranza che in fondo i buoni, qualche volta, sono anche i più forti.

Ci si vede in sala con RED 2.

RED - l'affascinante e letale Victoria (Helen Mirren)
RED 2 (2013, di Dean Parisot)

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