La leggenda di Bagger Vance - Bagger (Will Smith) e (Matt Damon) |
Ognuno ha il proprio posto, nella vita come sul campo (green). Lo (ri)scoprirà anche Rannulph Junuh (Matt Damon) dando ascolto a Bagger Vance (Will Smith).
di Luca Ferrari
"Non cerco nuove strade per l’ottimismo, il peggio del mondo ha già influenzato a sufficienza il mio modo di esternare quei buoni sentimenti che forse ancora posseggo nascosti" l.f - Nella vita come sull'immenso green ci si può perdere e ritrovare. Alle volte server però un amico, o semplicemente qualcuno in grado di farci mettere a fuoco la giusta prospettiva. O almeno è quello che si può imparare da La leggenda di Bagger Vance (2000, di Robert Redford).
"Dentro ciascuno di noi c’è un solo vero autentico swing. Una cosa con cui siamo nati" dice rilassato Bagger Vance (Will Smith) a Rannulph Junuh (Matt Damon), "Una cosa che è nostra e nostra soltanto. Una cosa che non ti può essere insegnata e che non s’impara. Una cosa che va ricordata sempre. E col tempo il mondo può rubarci quel nostro swing che può finire sepolto dentro di noi. Sotto a tutti i nostri avrei voluto, e potuto, e dovuto. C’è perfino chi si dimentica com’era il suo swing. Si, c’è perfino chi se lo dimentica com’era".
"da cosa si riconosce l’autenticità della strada che ci condurrà in Paradiso? Tutto quello che non ho mai voluto imparare, non mi è stato insegnato con abbastanza spazio per i miei ricordi, ma ora io affronto quel mondo che mi ha sempre più convinto della sua tragica infallibilità/... le costanti sepolture avvenute dentro le nostre volontà ci hanno ingiustamente fatto vergognare delle nostre lacrime più generose/... trascurando le ombre fedeli, non sono comunque io quello che se ne può stare sulla riva del mare a farti cenno di raggiungermi/... adesso semplicemente ho un pertugio in mezzo al bosco da lasciarmi alle spalle"
di Luca Ferrari
"Non cerco nuove strade per l’ottimismo, il peggio del mondo ha già influenzato a sufficienza il mio modo di esternare quei buoni sentimenti che forse ancora posseggo nascosti" l.f - Nella vita come sull'immenso green ci si può perdere e ritrovare. Alle volte server però un amico, o semplicemente qualcuno in grado di farci mettere a fuoco la giusta prospettiva. O almeno è quello che si può imparare da La leggenda di Bagger Vance (2000, di Robert Redford).
"Dentro ciascuno di noi c’è un solo vero autentico swing. Una cosa con cui siamo nati" dice rilassato Bagger Vance (Will Smith) a Rannulph Junuh (Matt Damon), "Una cosa che è nostra e nostra soltanto. Una cosa che non ti può essere insegnata e che non s’impara. Una cosa che va ricordata sempre. E col tempo il mondo può rubarci quel nostro swing che può finire sepolto dentro di noi. Sotto a tutti i nostri avrei voluto, e potuto, e dovuto. C’è perfino chi si dimentica com’era il suo swing. Si, c’è perfino chi se lo dimentica com’era".
"da cosa si riconosce l’autenticità della strada che ci condurrà in Paradiso? Tutto quello che non ho mai voluto imparare, non mi è stato insegnato con abbastanza spazio per i miei ricordi, ma ora io affronto quel mondo che mi ha sempre più convinto della sua tragica infallibilità/... le costanti sepolture avvenute dentro le nostre volontà ci hanno ingiustamente fatto vergognare delle nostre lacrime più generose/... trascurando le ombre fedeli, non sono comunque io quello che se ne può stare sulla riva del mare a farti cenno di raggiungermi/... adesso semplicemente ho un pertugio in mezzo al bosco da lasciarmi alle spalle"
La leggenda di Bagger Vance (2000, di Robert Redford) |
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