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mercoledì 5 dicembre 2012

Twin Peaks, Tracce verso il nulla

Tracce verso il nulla - lo sceriffo Truman (Michael Ontkean) e l'agente Cooper (Kyle MacLachlan)
Un barbaro omicidio è stato commesso e ora a Twin Peaks è tempo d'iniziare a fare i conti con i propri demoni. Nella cittadina intanto, è arrivato un volto nuovo: l'agente speciale Cooper.


“Diane, ci sono ancora due cose che mi preoccupano e non sto parlando solo da Agente Federale, ma anche da uomo della strada” dice al suo fedele registratore l'agente speciale Dale Cooper (Kyle MacLachlan), “quali rapporti c'erano tra Marilyn Monroe e i Kennedy? Chi ha premuto il grilletto contro al presidente?”.

David Lynch preme sull’acceleratore. Ma non c’è motore né freni. Dove stiamo andando? Dove mi vuoi condurre? Dove siamo già stati? Cosa sta accadendo nella placida (presunta) di Twin Peaks? Pochi indizi. Forse troppi, e tutti simili. Segni. Sfregi senza luce. Crepe nell’anima che annientano un differente divenire. Scie senza cerchi. Tracce. Tracce verso il nulla.

Cosa rispondi Laura Sogos?...

“Tutto quello che sembra a Twin Peaks non è. I romantici James e Dana non perdono tempo a consolarsi l'un l'altro mentre il cadavere di Laura non è ancora sottoterra. Catherine (Piper Lorie), la gelida moglie di Pete nonché crudele cognata di Josie, si rivela un’amante focosa nelle braccia del fedifrago Benjamin Horne (Richard Beymer), proprietario del Great Northen e padre severo di Audrey (Sherilyn Fenn).

Bobby non è certo il fidanzato modello di Laura, ma l'amante della piccola Shelley (Mädchen Amick), a sua volta moglie di Leo, un essere che è losco, becero e cattivo. Un vero mostro che picchia e umilia la sua donna e rientra con una camicia grondante sangue. Ma di chi? Il camion di Leo era su quella rivista porno che stava nella cassetta di sicurezza di Laura, assieme ai 10.000 dollari.

Ma là sopra ci stava anche la compagna di sevizie di Laura, Ronette Pulaski, la potenziale terza vittima dell'assassino di Laura e Teresa Banks, almeno da come dice l'agente Cooper. Ma lei ora si trova in coma e non c’è certezza. Si può solo supporre Ronette abbia visto e sappia tutto riguardo l'omicidio di Laura. E poi Ed, Nadine e Norma, tutti triangoli che in qualche modo sono giustificati dal reiterarsi di scelte sbagliate, portate avanti per dovere e non per raggiungere la felicità.

Fil rouge di questo 1° ufficiale episodio (Tracce verso il nulla) è la ragnatela di bugie, tradimenti, doppi e tripli giochi che vanno man mano svelandosi, ma non perché rimangano chiari allo spettatore, ma al contrario perché andranno costantemente mutando tramite colpi di scena imprevisti e sapientemente orchestrati. Fortunatamente c’è il favoloso agente Dale Cooper  (Kyle MacLachlan) a guidarci. È  con lui che ci svegliamo il secondo giorno a Twin Peaks.

È con lui che gustiamo un ottimo caffè nero come il buio di una notte senza luna, con uova ben cotte, bacon quasi bruciato e succo di pompelmi maturi. Il “caro Dale” non ha solo un gusto ipersensibile e sviluppato, tanto da far venire l'acquolina in bocca, parlando della crostata di ciliege, piuttosto che delle paste alla crema, ma un ineguagliabile sesto senso che lo porta sempre un passo avanti rispetto all'ancor incredulo sceriffo Truman, associato aduno sguardo così ingenuo, fresco, privo di pregiudizi che lo collocano al di là e al di sopra di tutto e tutti, conquistando un punto di vista d'eccezione nonché privilegiato e utilissimo a sgarbugliare tutta questa complicatissima trama.

E poi c’è lei. Sarah, la madre di Laura. A livello fisiognomico-espressivo, già qualcosa di angosciante. Di terribilmente spaventoso. Ma siamo proprio sicuri che questo terrore non sia piuttosto estrinseco, derivante da una visione che inizia a prendere dei contorni, netti e chiari? Chi è quell'uomo accucciato come una fiera in attesa di balzare sulla preda in casa Palmer?

Forse è lo stesso che ha causato tutta quell'irrequietezza che ha segnato gli ultimi giorni di vita della povera Laura, così come vengono man mano descritti direttamente da Josie e James, indirettamente tramite la cassetta registrata da Laura che ascolta il Dott. Jacobi? La delicata regia plana colpita a morte sulle parole di lei, Laura. La ragazza che ride e piange e dice - si ricorda quando le parlavo di quell'uomo strano? -. E proprio su questa parola il dottore ascolta in cuffia e noi non vediamo che le sue reazioni…”.

…e forse noi abbiamo appena il tempo di abbandonare ogni confidenza e così le nostre finzioni.

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