Moonrise Kingdom_Una fuga d'amore - Suzy (Kara Hayward) e Sam (Jared Gilman) |
di Luca Ferrari
Alienazione. Debolezze. Abbandonati dentro. Genitori succubi del loro presente più passante. Poetica agrodolce condita da un convinto patriottismo della propria personalità. Come gli assoli di The Edge (U2) o una canzone della rock band australiana AC DC, i film di Wes Anderson si riconoscono fin dalla prima zoomata.
I Tenenbaum (The Royal Tenenbaums, 2001) fu una perla. Cast stellare. Ruoli inediti per gli attori, su tutti una Gwyneth Paltrow depressa. Da allora, il celebre regista di Houston ha realizzato il deludente Le avventure acquatiche di Steve Zissou (2004) e il più interessante Il treno per il Darjeeling (The Darjeeling Limited, 2007). Il tema della diversità sempre e comunque al centro delle storie. Il suo nuovo lungomnetraggio si chiama Moonrise Kingdom - Una fuga d'amore (2012).
Legami familiari complicati. Visi scolpiti da pensieri circolari, che istante dopo fulmine, segano con generosità ogni poro scampato a qualche deludente pensiero di felicità.
E Moonrise Kingdom non esce dal seminato "Andersoniano". Due adolescenti in fuga. L'orfano da un campo scout, Sam (Jared Gilman) e un’incompresa, dalla propria famiglia, Suzy Bishop (Kara Hayward). Quest’ultima potrebbe essere una Charlotte (Scarlett Johansson) più giovane di Lost in Transaltion (2003), dove alla regia c’era Sofia Coppola. E guarda a caso, a fianco di Wes alla sceneggiatura c’è Roman Coppola, fratello della suddetta. L'amore non c'entra. Si aggiunge strada facendo. Due giovani adolesenti. Surreali all'altezza di un'era di cambiamenti (metà anni '60).
Come sempre il cast propone grandi nomi. Onnipresente Bill Murray, e confermato Jason Schwartzman, in questa nuova avventura reiettico-romantica ecco Bruce Willis nella parte del debole capitano Sharp, Edward Norton (grandioso) nei panni, sigaretta e pantaloni corti del capo scout Randy Ward, e via via gli altri Frances McDormand, Harvey Keitel e un'impeccabile Tilda Swinton, la signora Servizi Sociali. In questa nuova pellicola i confini della famiglia si allargano. Adottando chi non c’era. Mostrando un inatteso spirito cameratesco. L’happy end c’è stato e c’è anche questa volta. Tutto rimane però dannatamente sospeso. Sempre sospeso. Somewhere (...), da qualche parte dentro di noi.
Moonrise Kingdom - Una fuga d'amore (2012, di Wes Anderson) - Randy Ward (Edward Norton) |
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