Deadpool - Wade/Deadpool (Ryan Rynolds) |
di Luca Ferrari
Sboccato. Spregiudicato. Sentimentale. Sessualmente sfrenato. Deadpool doveva essere la rivincita di Ryan Rynolds dopo la uova marce accumulate per l'interpretazione in Lanterna Verde, ma più che altro sembra uscito apposta per annoiare il pubblico più esigente e lasciare il divertimento alle grasse masse a dieta stretta di supereroi in attesa dei pesi massimi Batman v Superman: Dawn of Justice (di Zack Snyder) e Captain America: Civil War (di Anthony e Joe Russo) in uscita rispettivamente il prossimo 24 marzo e 5 maggio.
Non tutti hanno passato l'adolescenza, tarda suddetta o giovane maturità che sia a sfogliare albo di fumetti, perciò qualche introduzione sarebbe stata interessante. Ma chi è il gigante di ferro? È un mutante? Dei tanti film fin'ora visti sugli X-Men questo soggetto non era mai venuto fuori, e allora? Basato sull'omonimo personaggio dei fumetti Marvel, è sbarcato sul grande schermo Deadpool (di Tim Miller).
Wade Wilson (Ryan Reynolds) è un abile mercenario col vizio di palare troppo. Intrapresa una relazione con la bella Vanessa Carlysle (Morena Baccarin) dove si consuma sesso a volontà, la vita lo porta a un'amara scoperta: cancro e multiplo terminale. Alla sua “porta” però si presenta un uomo del mistero che gli propone di sottoporsi a speciali cure non solo per salvarsi la vita ma diventando un'arma così letale come non avrebbe mai neppure sognato. Titubante, alla fine accetta ed è lì che fisce sotto le mani del sadico Francis Freeman/Ajax (Ed Skrein).
Il resto è la trama più scontata che si possa immaginare. Sopruso. Vendetta. “Calci, pugni e peae” come si dice a Venezia, e tanto vetriolo sulla punta della lingua. Scontro finale dove al fianco del sopracitato cattivone c'è la letale Angel Dust (Gina Carano), mentre dalla parte del protagonista si schierano il colosso Piotr "Peter" Rasputin (Andre Tricoteux) e la giovane Testata Mutante Negasonica (Brianna Hildebrand), ribattezzata Sinead o' Connor da Deadpool.
In ambito cinecomic i film più tartassati sono due: Daredevil (2003, di Mark Steven Johnson) con Ben Affleck a interpretare il supereroe in rosso, e appunto Lanterna Verde (2011, di Martin Campbell). Non voglio addentrarmi troppo nel merito di quanti in realtà sarebbero da stroncare a cominciare dalla seconda serie di Spiderman, l'inguardabile sequel di The Avengers, etc. ma questo Deadpool non fa proprio eccezione. A tratti pare la versione Marvelliana dell'orsacchiotto parlante Ted.
E poi c'è lui. Mr Stan Lee la cui evidente voglia di rivincita sul mondo ormai è uscita da qualsiasi binario. Quale che sia il film, lui c'è sempre. Ci deve essere. E via tutti a ridere col belato più fragoroso. Ormai tutti se lo aspettano. Ormai non c'è più nessuna novità. E visto che è già stata evidenziata la sua presenza ovunque, ve lo scrivo pure io: occhio allo strip club e al suo anzianotto dj.
Il filone cinecomic è ormai sempre più presente. Quel Big Bang Theory ha legittimato e reso cool essere nerd, ha commentato un esausto Giacomo Abate, durante uno scambio di commenti su Facebook inerente il film Lo chiamavano Jeeg Robot (2016, di Gabriele Mainetti). Quest'ultimo un maldestro tentativo di mescolare la consueta malinconia italiana con il trend del momento, sparpagliando qua e là gramigna Pulpiana e banalità Gomorriste.
Un'ultima nota. Tra i pochi spettatori presenti non ho potuto non notare una mamma e un bambino piccolo, cosa di per sé già alquanto strana visto che il film dovrebbe essere vietato. Inutile dire che quando Wade e Vanessa hanno cominciato a darsi da fare sotto le lenzuola i due spettatori hanno fatto “armi e ritagli” (come avrebbe detto Biff Tannen, ndr) e se ne sono andati. Forse sarebbe stato il caso di leggere qualcosa prima, no? Non è che tutti i supereroi sono retti, casti e probi come San Captain America!
Deadpool - Wade (Ryan Rynolds) tra le grinfie di Ayax (Ed Skrein) e Angel Dust (Gina Carano) |
Deadpool - Wade/Deadpool (Ryan Rynolds) insieme ai mutanti Piotr "Peter" Rasputin (Andre Tricoteux) e Testata Mutante Negasonica (Brianna Hildebrand) |
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