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sabato 14 gennaio 2017

Seattle, una città quasi perfetta

Seattle © Luca Ferrari... e alcune locandine di film lì ambientati
Scenografia naturale di cult come War Games, Singles e poco distante dagli oscuri Segreti di Twin Peaks. È la città di Seattle, un cuore placido capace d'ispirare arte e sport.

di Luca Ferrari

Poetica. Romantica. Sognante. Artistica. Uno scroscio di costante ispirazione. È la città di Seattle, set (cinematografico) naturale di molte e celeberrime pellicole. Il suo clima piovoso affacciato sul golfo Pacifico la tiene al riparo dal gelo della East Coast e dall'afa estiva di gran parte del continente americano. I suoi dintorni, vicini e lontani, hanno lanciato nuovi generi televisivi. Ancora poco conosciuta al grande turismo europeo, la principale città dello stato di Washington è un "volto" noto al pubblico del grande e piccolo schermo.

Sarà una coincidenza ma di recente, e per due giorni consecutivi, sono andati in onda in televisione altrettanti film ambientati nella città di Seattle, primo dei quali Una vita quasi perfetta (2002 di Stephen Herek) con protagonisti Angelina Jolie ed Edward Burns. L'indomani invece è stato il turno di Qualcosa di speciale (2009 di Brandon Camp) con Jennifer Aniston e Aaron Eckhart, romantica storia d'amore capace di trovare la forza di riemergere da un dolore troppo sopito.

Nonostante sia meno nota rispetto alle colleghe costa occidentale (San Francisco, Los Angeles e ovviamente il quartiere di Hollywood), Seattle è una città stupenda. Verde, piena d'arte e dove le persone sono di più spirito canadese-orientale, elemento facilmente spiegabile dalla posizione geografica. Seattle e il proprio stato (di Washington) sono stati teatro naturali di grandi produzioni cinematografiche, molte di più di quelle che la pagina italiana di Wikipedia mostri. Provate a cliccare la versione inglese e guardate la differenza.

Non posso certo dire di averli visti tutti ma ci sono pellicole che hanno scritto la storia della settima arte (e segnato la mia, ndr), a cominciare dal cult anni '80 War Games (1983, di John Badham), storia di un ragazzo appassionato di computer (Matthew Broderick) che pensando di avere a che fare con un nuovo e coinvolgente gioco di guerra, rischierà di far scatenare la III Guerra Mondiale tra Stati Uniti e Unione Sovietica.

Restando in tema di film culto, passano pochi anni e il premio Oscar Cameron Crowe immortala la nascente scena musicale di Seattle (storpiata in grunge) con il film Singles - L'amore è un gioco (1992). Una trama semplice di storie d'amore con protagonisti Matt Dillon, Campbell Scott, Kyra Sedgwick e Bridget Fonda attorno ai quali, in veste di comparse, ruotano gli autentici musicisti di quell'epoca, in particolare delle band Alice in Chains, Soundgarden e Pearl Jam.

Un gruppo quest'ultimo il cui documentario Pearl Jam Twenty (2011) verrà diretto dallo stesso Crowe, ex-giornalista di Rolling Stone. Tra le parti più toccanti della pellicola, il racconto pre- nascita PJ dove Seattle appare in tutta la sia più semplice essenza, ben incarnata dalla band dei Mother Love Bone il cui cantante Andrew Wood si spense all'età di 24 anni. Niente lustrini o esagerazioni drogalcoliche, Seattle era solo una città dove dei ragazzi della porta accanto cercavano di coronare il loro sogno di diventare musicisti rock.

I primi anni Novanta sono anche l'epoca della demoniaca serie televisiva I segreti di Twin Peaks (di David Lynch), girata ad appena mezz'ora da Seattle, nel piccolo comune di North Bend alle cui spalle si ergono due vette gemelle chiamate per l'appunto Twin Peaks. Serie a cui (purtroppo) fece seguito il poco riuscito film Fuoco cammina con me mentre a breve, il prossimo maggio, sbarcherà una terza (poco gradita) stagione, sempre ambientata in quei misteriosi boschi del Nordovest americano.

La parole Novanta e Seattle tornano ancora protagoniste insieme con una delle commedie romantiche che hanno segnato un'epoca, Insonnia d'amore (di Nora Ephron) con protagonisti Tom Hanks e Meg Ryan, il cui titolo originale è Sleepless in Seattle. Lui, avrebbe conquistato nei due anni successivi altrettanti premi Oscar, lei, all'epoca era la classica "fidanzatina d'America" reduce dal successo stellare di Harry ti presento Sally.

Col passaggio al terzo millennio arriva il momento della saga Twilight basata sui romanzi di Stephenie Meyer. Cinque pellicole sbarcate sul grande schermo tra il 2008 e il 2012 girate in particolare nella piccola località di Forks, sempre nello stato di Washington, a quattro ore scarse di macchina da Seattle. Ultima pellicola in ordine temporale, il "peccaminoso" (si fa per dire) Cinquanta sfumature di grigio (2015, di Sam Taylor-Johnson) dove tra una soft-perversione e qualche uscita al limite del ridicolo, si può ammirare il meraviglioso skyline di Seattle con tanto di incursione in elicottero attorno allo Space Needle.

Ma perché, vi starete chiedendo, avrò scelto proprio questo giorno per scrivere di Seattle? La risposta è molto semplice. Nel già citato Una vita quasi perfetta la brillante reporter televisiva Lanie Kerrigan (Angelina Jolie) intervista il profeta (di strada) Jack (Tony Shalhoub) il quale le rivela che i Seahawks (la franchigia locale di football NFL) batteranno di sei punti 19-13 i Denver Broncos in una partita molto importante della stagione.

Già, proprio quei Broncos campioni uscenti e sconfitti nella finalissima dai Seahawks nel Superbowl 2014. Due anni dopo quella epica sfida, oggi sabato 14 gennaio 2016, i Seattle Seahawks si giocano l'accesso alla NFC Championship contro gli Atlanta Falcons. Che direbbe profeta Jack? Sarà di buon auspicio quella sua previsione rivista e ritornata sul piccolo schermo pochi giorni fa? Lo scopriremo stanotte. La vita di Lanie intanto cambierà per sempre. L'oracolo di strada le rivelerà qualcosa d'altro oltre a un risultato sportivo e un'insolita grandinata.

Il trailer di Una vita quasi perfetta


Singles - Cliff (Matt Dillon) suona sopra la tomba di Jimi Hendrix a Seattle
Una vita quasi perfetta - Lanie (Angelina Jolie) e Pete (Edward Burns)
Qualcosa di speciale - Eloise (Jennifer Aniston)
La mia cinecolazione dedicata alla città di Seattle © Luca Ferrari

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