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giovedì 2 febbraio 2017

La battaglia di Hacksaw Ridge

La battagli di Hacksaw Ridge - il soldato Desmond Doss (Andrew Garfield)
La storia vera del primo obiettore di coscienza americano a ricevere la medaglia d'onore. Presentato fuori concorso a Venezia73,  La battaglia di Hacksaw Ridge (2016, di Mel Gibson).

di Luca Ferrari

Un ragazzo e la sua fede. Un ragazzo e la sua determinazione. Un ragazzo e la sua missione. In Europa bruciava spietata la II Guerra Mondiale e Desmond Doss voleva fare la sua parte. Appartenente alla Chiesa cristiana avventista del settimo giorno, rifiutava l'uso delle armi. Prima ancora di partire per il fronte dunque, Desmond dovette vincere la sua personale guerra per prestare servizio disarmato come assistente medico. Presentato fuori concorso a Venezia 73, esce oggi sul grande schermo La battaglia di Hacksaw Ridge (2016, di Mel Gibson).

Desmond Doss (Andrew Garfield) faceva la sua placida vita al di qua dell'oceano. L'orrore del secondo conflitto mondiale era ormai ben dentro le porte anche degli USA con la minaccia dell'impero giapponese più letale che mai. Dopo l'attacco a Pearl Harbour, gli Stati Uniti entrarono ufficialmente in guerra e così pure Doss, desideroso di provare il proprio valore alla sua innamorata, la dolce Dorothy (Teresa Palmer). Desmond si arruola ma c'è un problema, lui non vuole (può( toccare armi. La sua fede e l'appartenenza alla Chiesa avventista glielo proibiscono.

Una recluta che vuole combattere senza dover sparare? Sa di barzelletta ma nell'esercito non hanno il senso dell'umorismo, men che meno il Sergente Howell (Vince Vaughn) e il Capitano Glover (Sam Worthington). A turno fanno di tutto per fiaccare lo spirito di Doss facendolo apparire come un misero vigliacco. Non sono da meno i commilitoni che in più di un'occasione lo picchiano senza che Desmond però faccia alcun nome o li denunci. Sembra un vicolo cieco fino a quando non interviene l'austero padre di Desmond, Tom Doss (Hugo Weaving), eroe di guerra nel primo conflitto mondiale e oggi alcolizzato.

Desmond alla fine riesce a partire, ma c'è ancora molta diffidenza nei suoi confronti a cominciare dal commilitone Smitty (Luke Bracey). La fanteria americana è pronta per la Battaglia di Okinawa e in mezzo al fuoco mortale c'è anche un obiettore di coscienza, Desmond Doss. Quello che accadrà è storia vera. Quello che accadrà è il coraggio di un ventitreenne che non si è tirato indietro e non ha accettato quello che il mondo gli ordinava, gridandoglielo e colpendolo. Lui si è alzato, e ha continuato a farlo. E saranno in molti quelli che alla fine gli dovranno dire grazie.

Per niente fan del genere e ancora meno delle fedi religiose, La battaglia di Hacksaw Ridge è un film commovente. Solo in mezzo a macerie umane e col nemico ovunque a cercare soldati americani ancora vivi da uccidere, Doss chiedeva a Dio solo questo: “Fammene trovare un altro vivo”. E una volta fatto, ancora una volta e sempre così. Potrebbe essere musulmano, fare riti voodoo o credere in qualsiasi altra cosa, è irrilevante. Gibson non sponsorizza la religione. Mel Gibson accende i riflettori su di un essere umano che lotta per salvare vite.

Nei decenni scorsi i war movie erano sinonimo di successo, oggi molto meno. Una volta la guerra era più definita, oggi situazione è piena di sfumature e labirinti. Non c'è chissà quale retorica né esaltazione religiosa ne La battaglia di Hacksaw Ridge. Artista decisamente controcorrente (che piaccia o meno), Mel Gibson racconta una di quelle storie che non si conoscono, celebrando un vero eroe.

Nel corso della 73° edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica sono stati molti i film che hanno raccontato la fede. La battaglia di Hacksaw Ridge mostra quanto potente possa essere nell'anima di una persona. Desmond non fa proselitismo. Desmond rispetta chi ha il coraggio di prendere un fucile in mano e difendere la propria casa ma allo stesso tempo pretende lui stesso di essere rispettato e accettato per quella che è il suo modo di porsi e combattere nel mondo.

Gran prova attoriale di Andrew Garfield che ha regalato una prova con P maiuscola. Ottimo anche Hugo Weaving (Matrix, Il Signore degli Anelli, V for Vendetta), incapace di uscire dall’orrore di ciò che vide nella I Guerra Mondiale e per questo ostile alla scelta dei figli di arruolarsi. Volto noto delle commedie, Vince Vaughn dimostra di potersi cimentare con ruoli differenti mentre Sam Worthington (Avatar, Le paludi della morte, La furia dei titani) è garanzia di ruvido valore quando si tratta di incarnare coraggio e azione.

Distribuito in Italia da Eagle Pictures e candidato a sette premi Oscar tra cui Miglior film e Miglior regia, La battaglia di Hacksaw Ridge spinge a una inevitabile riflessione aggiornata al terzo millennio. All’epoca il nemico parlava tedesco o aveva gli occhi a mandorla. Chi si sognerebbe di dipingerlo così oggigiorno se non per film d'epoca? Magari tra dieci anni nessun velo islamico farà più "paura" e parleremo di Bibbia e Corano senza problemi né esasperazioni.

Momento d'oro per l'ex-Spiderman Andrew Garfield (Leoni per agnelli, The Social Network, 99 Homes), classe '83 di Los Angeles. In sala nei giorni scorsi anche nelle sofferenti vesti del predicatore Sebastião Rodrigues in Silence (2016, di Martin Scorsese), è grazie alla convincente interpretazione del coraggioso Desmond Doss che ha ottenuto la prima nomination agli Oscar come Miglior attore protagonista.

Venezia 73 fucina di Oscar. Il prossimo 26 febbraio al Dolby Theatre di Los Angeles, a contendersi i prestigiosi Academy ci sarà anche il nuovo film diretto da Mel Gibson, La battaglia di Hacksaw Ridge. 6 le nomination ricevute, 8 per Arrival , 3 per Jackie e 14 per La La Land, anch'esso sbarcato al Lido, sez. concorso e dove la protagonista Emma Stone ha conquistato la Coppa Volpi. In laguna  due film alla corte di Alberto Barbera e Paolo Baratta si sono solo guardati di sfuggita.

Agli Oscar sarà sfida totale. L'opera di Damien Chazelle è senza dubbio il film da battere. Nessuno vuole metterne in discussione la qualità ma dovendo fare un confronto, in quanto a spessore umano non c'è partita. La La Land è un film ben recitato (più al femminile) ma anche molto commerciale. Sognante. Una dichiarazione d'amore al jazz e alla vecchia Hollywood ma la trama è di una semplicità disarmante e se ne sta ormai parlando in modo esagerato.

Al contrario l'opera di Mel Gibson è un film coraggioso e toccante. Sentire tanti applausi all'anteprima stampa veneziana per una pellicola che vede l'eroismo di guerra al centro della scena, non è così scontato, anzi. Non è solo Garfield a meritare la standing ovation. Lui è l'anima candida, ma per nulla debole. I più ruvidi e marziali Vaughn e Worthington formano una squadra impareggiabile e Weaving è un leone azzoppato che sa farsi ascoltare anche senza un fucile. La La Land potrà anche prendersi le luci, ma il cuore è ne La battaglia di Hacksaw Ridge.

Il trailer de La battaglia di Hacksaw Ridge 

La battagli di Hacksaw Ridge - il capitano Glover (Sam Worthington)
Lido di Venezia, 73° Mostra del Cinema - (da sx): Hugo Weaving, Mel Gibson,
Steve Vaughn, Teresa Palmer, Andrew Garfield e Luke Bracey © La Biennale foto ASAC

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