Il grande cinema d'attualità sul grande schermo |
di Luca Ferrari
Donne in lotta per la propria identità e libertà. Due uomini che più distanti non potrebbero e d'improvviso eccoli a cambiare per sempre la Storia del proprio paese. Le laceranti ferite di una guerra civile con il potere (drammatico) di annichilire con "semplici ritorni". Sono le tematiche di lungometraggi usciti in queste ultime settimane. Tre film che meriterebbero una lunga permanenza in sala, offrendo così al pubblico nostrano qualcosa capace di andare oltre i paraocchi "Cinecittollywoodiani".
Tre fette di mondo: Israele, Irlanda del Nord e Balcani. I protagonisti sono la società civile, politici e i fantasmi del conflitto europeo più sanguinoso dopo la II Guerra Mondiale. Libere, disobbedienti e innamorate - In Between (2016, di Maysaloun Hamoud), Dall'altra parte (2016, di Zrinko Ogresta) e Il viaggio - The Journey (2016, di Nick Hamm). quest'ultimo in programmazione mercoledì 19 aprile al Cinema Giorgione (sla B) di Venezia (h. 17.30/19.30/21.30).
Tel Aviv (Israele), terzo millennio. Laila (Mouna Hawa), Salma (Sana Jammelieh) e Nour (Shaden Kamboura) sono tre donne diverse che si apprestando a condividere lo stesso tetto mettendosi in gioco con le rispettive esperienze e stili di vita. Libere, disobbedienti e innamorate - In Between è tutto fuorché un monologo sulla libertà di genere. Sbatte le porte. Feconda sussurri. Inoltra riflessioni. Confronta credo e laicismo. Parla di donne a contatto con una società ancora e implacabilmente machista.
Distribuito da Officine Ubu e presentato in anteprima alla 73° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, Evento Speciale nella sez. "Fuori Concorso", Il viaggio The Journey vede protagonisti Ian Paisley (Timothy Spall) e Martin McGuinness (Colm Meaney). Due uomini che avrebbero potuto rimanere nei loro rigidi binari ma trovarono la strada del dialogo e del cambiamento. Di sicuro una bella lezione per tutti coloro che pensano di avere sempre ragione agendo da incoscienti ai danni (come sempre) della popolazione civile.
Anch'esso uscito lo scorso 30 marzo come il collega d'Oltremanica, Dall'altra parte riapre la pagina di una pace ricucita frettolosamente dalla colpevole Comunità Internazionale dopo cinque anni di fratricida guerra balcanica. Al centro della scena c'è Vesna (Ksenija Marinkovic), il cui marito è pronto a tornare a casa dopo aver scontato una lunga detenzione dal Tribunale Penale Internazionale dell'Aja. Per la donna, uno dei cui figli si è suicidato proprio a causa delle colpe paterne, è un autentico choc e ha inizio così un nuovo doloroso viaggio tra vita privata e Storia.
Sarà l'ormai stra-abuso del fantasy, i remake, i cine-fumetti, l'immutabile commedia italiana ma le mie scelte da critico cinematografico guardano sempre più decise alla realtà e se penso a quei film che negli ultimi mesi mi hanno davvero colpito, mi tornano quasi ed esclusivamente opere tratte da fatti realmente accaduti a cominciare dall'avvincente Snowden (2016, di Oliver Stone) sull'omonimo informatico Edward, il dramma sul negazionismo de La verità negata (2016, di Mick Jackson con l'ennesima performance superlativa di Spall) e il vincitore a Cannes 2016, Io Daniel Blake (di Ken Loach) autentico dramma sociale della realtà inglese.
Per comprendere davvero la realtà senza limitarsi a un superficiale post su Facebook, il mondo e la sua Storia vanno conosciuti e studiati. Il cinema non è certo la risposta ma può rappresentare un ottimo spunto di partenza per portare alla conoscenza delle masse eventi ancora non così popolari. In questo la settima arte ha una forza che non ha ancora nessuno e tutte le volte che potrà, "cineluk - il cinema come non lo avete mai letto" sosterrà e racconterà sempre storie che scomodano il passato con l'ambizione di instillare scintille per un nuovo futuro.
Dall'altra parte (2016, di Zrinko Ogresta) |
Libere, disobbedienti e innamorate - In Between (2016, di Maysaloun Hamoud) |
Il viaggio - The Journey (2016, di Nick Hamm) |
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