L'attrice Hilary Swank in Boys Don't Cry |
di Luca Ferrari
Che tristezza, che vergogna! La due volte premio Oscar Hilary Swank (Boys don't cry, Million Dollar Baby) ha partecipato al party per il 35° compleanno del sanguinario Ramzan Kadyrov, presidente burattino della Cecenia; oltre a lei, fra gli altri, c’era anche il palestrato Jean-Claude Van Damme.
L’attrice statunitense vinse la sua prima statuetta nel 2000, interpretando Brendon Teena, ermafrodito violentato e poi ucciso nel drammatico Boys Don't Cry (1999). Forse qualcuno avrebbe dovuto spiegare alla signora Swank cosa è successo e cosa succede ancora in Cecenia.
Forse la signora Swank avrebbe dovuto leggere qualcuno degli articoli/libri della coraggiosa giornalista Anna Politkovskaja (1958-2006) prima di farsi comprare da un simile mercenario. Forse sarebbe ora che persone di fama mondiale come Hilary Swank, e come in precedenza avevano fatto gli arcinoti calciatori Diego Armando Maradona e Luis Figo (cosa di cui la stragrande maggioranza dei giornali sportivi si è ben guardata dal dare la notizia), la smettessero di ossequiare personaggi squallidi che se non fosse per quell’ipocrita sistema dittatoriale delle Nazioni Unite, andrebbero processati subito per crimini contro l’umanità. In casa Kadyrov invece, nulla di nuovo.
Lo show continua. E tutto il resto del mondo zitto, fregandosene di una popolazione sprofondata nell’inferno. Dove ogni abuso è concesso. Incluse le violenze sulle donne e minori. Qualcosa che potrebbe diventare anche una sceneggiatura da Oscar. Ma intanto il sangue, quello vero, scorre ancora. Laggiù, in Cecenia.
L'attrice Hilary Swank |
Non ne sapevo nulla. Ma mi chiedo perché? Perché dovrebbero andare a una festa di compleanno? Li pagano? Che squallore...e dico anche per il festeggiato che deve pagarsi gli invitati.
RispondiEliminaPresumo proprio di si, che li paghino... questi fantocci politici sfoggiano gli attori come attrazioni da circo... una figura patetica per tutti
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