Cars - Saetta McQueen in un "Jodarnesco" volo durante una gara |
Da sbruffone a cuore ruggente. Saetta McQueen è pronto per diventare una vera auto da corsa. Capolavoro della Pixar Animations Studios, Cars (2006, di John Lasseter).
di Luca Ferrari
Oooh si, Saetta è pronto! Inizia così la gara finale per l'assegnazione della Piston Cup. In testa a pari punti l'affermato campione The King, l'eterno secondo Chick Hicks e il novellino rampante Saetta McQueen. La gara è combattutissima e complice un colpo di scena, servirà uno spareggio all'ultima goccia di benzina riservate alle sole tre vetture. Sulla via della gloria però, il destino ha in serbo una grande lezione di vita. Una dii quelle che ti cambiano l'esistenza. Ma ora basta parlare, è tempo di sgommare insieme ai protagonisti di Cars (2006, di John Lasseter), introdotti da "Real Gone" di Sheryl Crow.
Complice anche il lockdown, in tempi recenti ho avuto modo di rivedere (e rivedere e rivedere ancora, ndr) Cars - Motori ruggenti. Se già anni addietro lo avevo molto apprezzato, a furia di visioni in dvd ne ho potuto ancor di più cogliere la potenza narrativa, e questo grazie a un validissimio co-spettatore. Non è solo Saetta McQueen a catalizzare l'attenzione, ma è il suo rapporto coi personaggi a svilupparsi: dagli scontri con Doc (Paul Newman), all'adorabile Sally, fino ai gommisti Luigi e Guido, quest'ultimo doppiato nella versione italiana dal pilota Alex Zanardi. Molto azzeccato, il confronto scontro tra il pulmino hippy Filmore e la camionetta militare, sempre a battibeccare.
Il mito della provincia americana custode dei veri valori rispetto alla città e le luci della ribalta, è presente in modo sinceramente genuino. Così, quando Saetta è tornato in pista, della vittoria non sa più che farsene. I suoi pensieri vanno tutti ai suoi nuovi amici e a quel paesaggio incontaminato verso il quale l'ex-avvocato di grido Sally, ha dedicato la sua nuova vita. Gli amici veri però, non ti lasciano mai in difficoltà, figuriamoci se il tuo migliore amico è uno scatenato carro attrezzi senza cofano che di nome fa Cricchetto. Mai avvezzo a dividere la ribalta con terzi, sarà il suo nuovo team a far svoltare la carriera di Saetta McQueen, a cominciare proprio da quello scontroso Doc Hudson, pronto ad affrontare i propri demoni.
Scene cult a non finire. fino al cameo del sette volte campione del mondo, Michael Schumacker, che si presenta al negozio di Luigi e Guido, al tributo a un altro campionissimo sportivo, quel Michael Jordan omaggiato con la lingua di fuori da Saetta mentre vola letteralmente per evitare un ingorgo sulla pista. E poi c'è lei, la mitica Route 66, simbolo eterno di una concezione differente dalla frenesia moderna. Una strada, come spiega la dolce Sally a Saetta, dove la gente era cordiale e ciò che contava non era la meta, ma il viaggio. Cars - motori ruggenti è uno di quei film che migliora di anno in anno. Un caposaldo dell'animazione del terzo millennio capace di far nascere nuove emozioni dopo ogni visione.
Ai tempi di Cars - motori ruggenti, l'indipendente Pixar (Ratatouille, Up, Alla ricerca di Dory) sapeva scrivere lezioni di umanità senza sbatterle in faccia in modo spudorato com'è solita fare la Disney, ma utilizzando l'indiscussa sensibilità dei propri sceneggiatori. Il finale di questo lungometraggio è pura meraviglia. La dimostrazione che talvolta i veri vincitori non sono quelli che tagliano il traguardo per primi, ma coloro i quali sanno mettere i valori davanti a qualsiasi altra cosa, successo incuso. E Saetta McQueen farà proprio questo, dimostrando al suo caposquadra Doc (e al mondo intero) quanto sia cambiato per davvero grazie a tutta la genuina combriccola di Radiator Springs, e diventando così un vero campione. Un campione elegante come una berlina e scattante come un gokart, s'intende. Ciaciao!
Il commovente finale di Cars
Cars - Doc "Honet" Hudson e Saetta McQueen |
Cars - Saetta McQueen e Sally a zonzo tutt'intorno Radiator Springs |