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lunedì 7 maggio 2012

The Hunger Games, benvenuti a Metaforlandia

The Hunger Games - Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence)
Oooooh, poveri giovani. The Hunger Games non mi ha mai convinto del tutto. Uscito troppo presto dopo la conclusione di Harry Potter e con Twilight in fase di abdicazione.

di Luca Ferrari

I grandi produttori c’ingolfano. Vedi anche Spiderman. Non danno il tempo di far crescere il legame con i personaggi. O meglio, non vogliono. Se no il rischio è quello di accoglienze freddine. Logica commerciale. Ma qui si rischia il sovraccarico. Avviso anche per i Supereroi, attenzione a non esagerare.

Veniamo a The Hunger Games. I moralisti si sprecano in elogi, vedendo la facile metafora del giovane scaraventato dagli “adulti” in una realtà dove si deve scannare con altri coetanei per la sopravvivenza. Di articoli, tutti uguali, se ne sono letti. Anche troppi. A tal punto che si ha come l’impressione di averlo già visto il film, e se non si hanno abbastanza stimoli personali, si passa a un'altra pellicola.

Nel caso specifico, il cast del film promette bene ma è insopportabile vedere come le nuove generazioni vengano coccolate con belle parole, salvo poi vederle abbandonati e in balia di se stessi. E sto parlando della realtà. Un simile film mi fa ancora più rabbia, perchè dell'ispirazione originale rimarrà molto poco.

E c’è una domanda che mi pongo. Perché a nessuno viene in mente di unire le forze e ribellarsi contro un intero sistema? È vero, alla fine restano in due e qualcosa s'innesca. Ma perché non cominciare subito? Il tempo dei sacrifici è finito. L’ispirazione ha già segnato il solco. Non ci sarà nessun combattimento ulteriore. Bisogna iniziare a combattere subito senza aspettare l’eccessiva schiavitù. La mia freccia è rivolta fin da subito contro di voi.

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