Una canzione per Marion ... a tutto rock!!! |
Non siate tirchi nell’usare fazzoletti e siate pronti a riversare una cascata di lacrime e sorrisi qunado vedrete Una canzone per Marion. In un’estate dominata da blockbuster di molto appeal ma ben poca sostanza (L'uomo d'acciaio e The Lone Ranger su tutti), a staccarsi dal gruppo nel rush finale è una dolce-amara commedia così dolcemente British, Una canzone per Marion (di Paul Andrew Williams) con Terence Stamp, Vanessa Redgrave e la giovane Gemma Arterton.
Abbandonate le vesti della guerriera "grimmana" Gretel a caccia di malefiche streghe, Gemma passa alla dolcezza di Elizabeth il cui unico strumento che brandisce è una semplice bacchetta per dirigere un coro di anziani. Il suo sorriso è un’iniezione di pura adrenalina e gioia contagiosa per un affiatato gruppo di “vecchietti” o comunque vicini alla terza età, inclusa l’ormai malata terminale Marion (Redgrave), vicino alla quale sbuffa e fuma (anche dove non si potrebbe) il marito Arthur (Tramp). Scontroso. Incapace di avere un rapporto aperto con il figlio James (Christopher Eccleston), sebbene più aperto con la piccola nipotina.
Abbandonate le vesti della guerriera "grimmana" Gretel a caccia di malefiche streghe, Gemma passa alla dolcezza di Elizabeth il cui unico strumento che brandisce è una semplice bacchetta per dirigere un coro di anziani. Il suo sorriso è un’iniezione di pura adrenalina e gioia contagiosa per un affiatato gruppo di “vecchietti” o comunque vicini alla terza età, inclusa l’ormai malata terminale Marion (Redgrave), vicino alla quale sbuffa e fuma (anche dove non si potrebbe) il marito Arthur (Tramp). Scontroso. Incapace di avere un rapporto aperto con il figlio James (Christopher Eccleston), sebbene più aperto con la piccola nipotina.
Quando poi la sua amatissima metà non si risveglia, la chiusura è totale. Almeno fino a quando non si lascia andare, mettendo la propria voce al servizio del coro prima e nel concorso poi, a cui le doti di Marion avevano contributo ad arrivarci. Il modo migliore per sentire il cuore di sua moglie ancora dentro di sé, e mostranre (regalare) la sua natura più intima anche a James, seduto incredulo in platea.
Favola eccessivamente buonista Una canzone per Marion? Si, sparate pure ma è impossibile trattenere le lacrime. Sebbene di scorza dura, Arthur si lascia andare a un commovente – non voglio che tu te ne vada – quando ormai i medici hanno dato poco tempo di vita alla moglie. Marion solare, Arthur ombroso. Entrambi hanno bisogno l’uno dell’altra. Il loro matrimonio. La loro vita insieme li ha completati. Ognuno con le sue debolezze. Sei la mia roccia, gli sussurra Marion mentre sono teneramente abbracciati nel letto.
Standing ovation anche per la commovente Elizabeth. Insegna musica in una scuola ma la sua vita sociale non è granché. E quando viene mollata per l’ennesima volta (per colpa mia, dice), sotto una sconsolata pioggia inglese, si presenta alla porta dell’ormai vedovo Arthur con il grazioso viso lentigginoso sporco di rimmel annacquato, chiedendo una parola di conforto che l’uomo non le negherà di certo. Si lascia andare alle lacrime e la sola cosa che vorresti fare, sarebbe abbracciarla, metterle una coperta sopra e lasciarla addormentarsi assicurandole che presto incontrerà chi l’amerà davvero.
Una canzone per Marion - Marion (Vanessa Redgrave) e il marito Arthur (Terence Stamp) |
Una canzone per Marion - Elizabeth (Gemma Arterton) |
Una canzone per Marion - un coro di vecchietti rock guidati da Marion (Vanessa Redgrave) |
Una canzone per Marion - Elizabeth (Gemma Arterton) e Arthur (Terence Stamp) |
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