Deadpool è già arrivato al cinema... e voi? |
Sarà l’effetto assegnazione premi BAFTA e Oscar, sta di fatto che a febbraio ci sono tanti di quei film interessanti da vedere che farei prima a trasferirmi in sala.
di Luca Ferrari
Politica, giornalismo d’inchiesta, Tarantino (che fa genere a sé), animazione, commedie, parodia, cinecomics, lungometraggi presentati a Venezia 72, cinema italiano. No, non manca davvero niente in questo febbraio 2016 e sarà davvero dura stare dietro a tutte queste pellicole perché ce ne sono davvero molte di interessanti, alcune delle quali a dir poco imperdibili. La soluzione? Trasferirmi direttamente in sala e non perdermene nemmeno uno,
La prima settimana del mese (giovedì 4 febbraio) comincia col botto, ossia l’ottavo film di Quentin Tarantino, The Hateful Height. Un western atipico con protagonisti Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Tim Roth, Jennifer Jason Leight, Michael Madsen e Bruce Dern. Pur non essendo uno dei veneratori di Mr. Pulp, la curiosità è indubbia e comunque i suoi lavori, incluso l’ultimo Django Unchained, sono un ottimo motivo per tornare ad accomodarsi in sala.
Di tematiche ben diverse e dolorose, Remember (di Atom Egoyan con Christopher Plummer, Bruno Ganz e Martin Landau), presentato in concorso all’ultima edizione della Mostra del Cinema. A pochi giorni dalla Giornata della Memoria (27 gennaio) dunque, un film che torna ad accendere i riflettori sugli orrori del nazismo, in questo caso condensato sugli abusi di un un’unica famiglia il cui ultimo discendente cerca vendetta con gli ex-carcerieri.
Di tematiche ben diverse e dolorose, Remember (di Atom Egoyan con Christopher Plummer, Bruno Ganz e Martin Landau), presentato in concorso all’ultima edizione della Mostra del Cinema. A pochi giorni dalla Giornata della Memoria (27 gennaio) dunque, un film che torna ad accendere i riflettori sugli orrori del nazismo, in questo caso condensato sugli abusi di un un’unica famiglia il cui ultimo discendente cerca vendetta con gli ex-carcerieri.
Tempo una settimana (11.02) e i film in arrivo sono ben sei. Per gli amanti del genere cinecomics, ecco l’atteso (e sboccato) Deadpool (di Tim Miller) conl’ex-Lanterna verde Ryan Raynolds di nuovo alle prese con supereroi mascherati. Spazio alle commedie made in USA a cominciare da Zoolander 2 e i suoi supermodelli Ben Stiller, Owen Wilson ai quali si aggiungerà Penelope Cruz. Niente paura, c’è anche lui Will Ferrell e un irriconoscibile Benedict Cumberbatch.
Promette risate in rosa, l’inedita coppia Dakota Johnson e Rebel Wilson, in Single ma non troppo, forse il film ideale per tutte quelle ragazze-donne ancora senza partner e che vogliono esorcizzare San Valentino. Promette poesia e rock, End of the Tour (di James Ponsoldt) con Jason “Marshall” Segel e Jesse Eisenberg; la storia vera dell’intervista del giornalista di Rolling Stone David Lipscki allo scrittore David Foster Wallace.
E il gran finale di queste nuove uscite nella seconda settimana di febbraio è tutta per la politica. L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo (di Jay Roach) con Bryan Craston, Helen Mirren e Dian Lane. Il film narra la vicenda dello sceneggiatore Trumbo esiliato da Hollywood nel periodo nero del Maccartismo. Spazio infine a Truth, dove al centro (reale) della scena c’è l’anchorman Dan Rather interpretato da Robert Redford al cui fianco c’è la collega due volte premio Oscar, Cate Blanchett.
Terza settimana del mese e si fa sul serio con l’attesissimo Il caso Spotlight (di Tom McCarthy), presentato in anteprima a Venezia 72. Un’opera questa definita il miglio film sul giornalismo dai tempi de Tutti gli uomini del Presidente. Un cast variegato con protagonisti Michael Keaton, Mark Ruffalo, Liev Shreiber e Rachel McAdams. Storia dell’inchiesta del Boston Globe che portò a galla la copertura del Vaticano sulla pedofilia dei preti.
Terza settimana del mese e si fa sul serio con l’attesissimo Il caso Spotlight (di Tom McCarthy), presentato in anteprima a Venezia 72. Un’opera questa definita il miglio film sul giornalismo dai tempi de Tutti gli uomini del Presidente. Un cast variegato con protagonisti Michael Keaton, Mark Ruffalo, Liev Shreiber e Rachel McAdams. Storia dell’inchiesta del Boston Globe che portò a galla la copertura del Vaticano sulla pedofilia dei preti.
Restando sul fronte del cinema impegnato e basato su storie vere, The Danish Girl (di Tom Hooper), anch’esso presentato a Venezia lo scorso anno, e con protagonista uno straordinario Eddie Redmayne, di nuovo nominato all’Oscar dopo la trionfante interpretazione del fisico Stephen Hooking. L’attore inglese questa volta interpreta, il primo paziente documentato a essersi sottoposto al trapianto per cambiare sesso. Al suo fianco, Alicia Vikander (anch'essa in nomination, più una seconda per Ex Machina) e Amber Heard.
Di tutt’altro genere, la commedia demenziale 50 sbavature di nero (di Michael Tiddes) che come lascia intendere il titolo demolisce tutte le perversioni di Mr. Grey nel ridicolo 50 sfumature di Grigio. I giochetti di Christian (Marlon Wayans) includono tutto davvero tutto, incluse le fruste di Kunta Kinte, Django Unchained, etc. A chiudere questo penultimo segmento di febbraio la terza regia di Rocco Papaleo, protagonista insieme al versatile Alessandro Gassmann di Onda su onda. Due esuli in rotta per Montevideo alla ricerca nuova vita.
Varietà è anche la parola d’ordine a partire da giovedì 25 febbraio. Dall’incredibile animazione di Anomalisa (di Charlie Kaufman), presentato a Venezia 72 al colossal Gods of Egypt (di Alex Proyas) con protagonista Gerard Butler, passando per la politica di All’ultimo voto (Our brand is crisis di Joe Gordon Green) con Sandra Bullock e Billy Bob Thornton. Altra inedita coppia, Daniel Brühl ed Emma Watson avranno di che sudare e rischiare in Colonia (di Florian Gallenberg), ambientato nel Cile del colpo di stato di Pinochet.
Varietà è anche la parola d’ordine a partire da giovedì 25 febbraio. Dall’incredibile animazione di Anomalisa (di Charlie Kaufman), presentato a Venezia 72 al colossal Gods of Egypt (di Alex Proyas) con protagonista Gerard Butler, passando per la politica di All’ultimo voto (Our brand is crisis di Joe Gordon Green) con Sandra Bullock e Billy Bob Thornton. Altra inedita coppia, Daniel Brühl ed Emma Watson avranno di che sudare e rischiare in Colonia (di Florian Gallenberg), ambientato nel Cile del colpo di stato di Pinochet.
Chiusura con il cinema nostrano. Mischiando cinecomics e cronaca, Lo chiamavano Jeeg Robot (di Gabriele Mainetti) con protagonista Claudio Santamaria. lo strano caso di un delinquente che si ritrova con superpoteri e per questo scambiato dall’ingenua per il celebre che si trasforma nel mitico robot.
A dir poco corale invece Perfetti sconosciuti (di Paolo Genovese) con un cast che vede sotto la stessa telecamera alcuni dei più fulgidi esempi di un cinema indipendente come Valerio Mastrandrea, Giuseppe Battiston, Alba Rohrwacher, Kasia Smutniak e Marco Giallini. Insieme a loro sarà di sicuro un piacere rivedere Edoardo Leo e Anna Foglietta, di nuovi insieme dopo il travolgente successo di Noi e la Giulia (2015), diretto dallo stesso attore.
A dir poco corale invece Perfetti sconosciuti (di Paolo Genovese) con un cast che vede sotto la stessa telecamera alcuni dei più fulgidi esempi di un cinema indipendente come Valerio Mastrandrea, Giuseppe Battiston, Alba Rohrwacher, Kasia Smutniak e Marco Giallini. Insieme a loro sarà di sicuro un piacere rivedere Edoardo Leo e Anna Foglietta, di nuovi insieme dopo il travolgente successo di Noi e la Giulia (2015), diretto dallo stesso attore.
Zoolander (2015, di Ben Stiller) |
Perfetti sconosciuti (2015, di Paolo Genovese) |
Colonia (di Florian Gallenberg) |
The Hateful Eight (2015, di Quentin Tarantino) |
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