Spy – l’agente segreto Susan Cooper (Melissa McCarthy) |
di Luca Ferrari
Inesperta. Goffa. Senza autostima. Innamorata senza essere ricambiata. La persona ideale da far passare inosservata e avvicinare pericolosissimi terroristi. Il suo nome è Cooper, Susan Cooper (Melissa McCarthy). Se il mondo cinematografico freme nell’attesa di vedere la quarta prova di Daniel Craig nei panni di James Bond nel prossimo Spectre in uscita il 6 novembre, al momento ci si può fare grasse risate con il divertente Spy (2015, di Paul Feig).
Bradley Fine (Jude Law) è l’uomo di punta della CIA. Indomito, affascinante e impeccabile nel portare a termine le sue missioni. Ad aiutare a svolgere il suo compito, direttamente dalla sede operativa dei Servizi Segreti c’è Susan, il suo orecchio. Colei che grazie ai sofisticatissimi sistemi tecnologici gli dice tutto quello che deve sapere per la propria incolumità.
C’è di più. Lei è innamorata di lui, e nel classico degli amori impossibili Fine manco se ne accorge e anzi, arriva perfino a regalarle un allucinante collanina a forma di dolcetto. Tutto però cambia quando viene freddato dalla spietata terrorista bulgara Rayna Boyanov (Rose Byrne). Un fatto che sconvolgerà a tal punto la timida Susan da farla entrare in azione sul campo. Una decisione questa che sarà avvallata dalla stessa capa dell’agenzia Elaine Crocker (Allison Janney) mandando così su tutte le furie il più navigato e scafato Rick Ford (Jason Statham).
Ha inizio così un viaggio che porterà la neo-spia a confrontarsi direttamente con Rayna tra Parigi, Roma e infine nell’est europeo. A darle manforte, il collega anglo-romano Aldo (Peter Serafinowicz), l’amica inesperta Nancy/Amber Valentine (Miranda Hart), senza dimenticarsi dell’onnipresente Ford, anche se più che aiutarla, finirà per creare ulteriori casini e incazzarsi con lei.
Fate largo, Paul Feig ha trovato una nuova coppia da urlo. Dopo aver già diretto Melissa McCarthy in Le amiche della sposa (2011) e Corpi da reato (2013), questa volta le ha messo a fianco un rude partner a dir poco perfetto. E non stiamo parlando del bel Jude Law (che ha già il suo alterego cinematografico in Robert Downey Jr. nella coppia Sherlock Holmes & Watson) ma di Jason Statham (The Snatch, I Mercenari, Fast & Furious 7).
Rick Ford è il classico incazzoso. Non sente ragioni. Si fa come dice lui o manda tutti affanculo. E a farne le spese è ovviamente Susan che ovunque vada, se lo ritrova sempre tra i piedi, dovendosi sorbire ogni volta un nuovo elenco di tutte le sue (presunte) imprese da spia. Epica la volta in cui gli venne staccato il braccio sinistro e dice, se lo ricucì con la destra.
A funzionare a dovere nell’ingranaggio di Spy (finalmente anche in italiano il titolo è rimasto tale e quale), è anche Rose Byrne (Troy, X-Men l'inizio, Gli stagisti). La sua Rayna ha una vera ossessione per la propria capigliatura. Nonostante Susan le salvi la vita, la tratta sempre come una povera mentecatta, brutta e incapace di indossare un vestito decente. Dice che le ricorda una povera vecchietta bulgara e in parte sua madre (un mostro), subito mollata dal padre dopo il concepimento.
Ad amalgamare il tutto, altri ottimi comprimari a cominciare dalla capa della CIA che per le missioni sotto copertura impone a Susan identità e nomi da autentica sfigata della middle class americana, e pure la collega di ufficio Nancy, che pur di sacrificarsi per la missione arriva a interrompere un concerto del rapper 50 Cents (se stesso), saltandogli addosso come una fan ninfomane.
In quest’estate torrida, Spy (2015, di Paul Feig) rappresenta un’autentica oasi di puro divertimento da godersi tassativamente nel fresco dell’aria condizionata del cinema. Sarebbe bello credere che sarà un’opera unica ma a giudicare dall’incredibile feeling dimostrato sul grande schermo, è molto probabile che rivedremo ancora Melissa McCarthy e Jason Statham insieme in qualche nuova cazzutissima missione.
Spy – le agenti segrete Susan Cooper (Melissa McCarthy) e Nancy/Amber Valentine (Miranda Hart) |
Spy – l’agente segreto Rick Ford (Jason Statham) |
Spy – la spietata Rayna (Rose Byrne) |
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