Il padre (2014, di Fatih Akin) |
di Luca Ferrari, ferrariluca@hotmail.it
giornalista/fotoreporter – content writer
L'uomo creatore, l'uomo distruttore. I secoli si danno il cambio ma il binomio non muta mai. Dalla stessa mano può nascere la vita e la morte. Qualcuno lo potrà tramandare, la maggioranza ne subirà le più ignobili conseguenze. Quando l'uomo scopre di avere il potere, non c'è più posto per l'umanità. In questa nuova settimana cinematografica (9-15 aprile) prospettive diverse raccontano un egual pericolo.
In occasione del centenario del genocidio armeno (24 aprile 2015) esce Il padre (The Cut), del regista turco-teutonico Fatih Akin), una coproduzione globale: Canada, Francia, Germania, Italia, Polonia, Russia e Turchi. Un film questi presentato in atnteprima il settembre scorso nella sez. Concorso alla 71° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
La vicenda è ambientata un secolo fa quando la milizia dei Giovani Turchi sradicò centinaia di migliaia di armeni cristiani imponendo loro prima la cosiddetta “marcia della morte”. Fra di essi c'è anche il fabbro Nazaret (Tahar Rahim) che riuscirà a sfuggire ai propri aguzzini rimettendoci però la lingua che gli verrà mozzata (da questo il titolo originale, The Cut, ossia il taglio). Comincerà così un lungo viaggio alla ricerca delle sue due figlie.
Mancano ancora più di due settimane per l’attesissimo Avengers: Age of Ultron (di Joss Whedon), intanto però l’esperto Neil Blomkamp (District 9, Elysium) ci da un assaggio di quanto una macchina sfuggita al controllo potrebbe fare e disfare. Humandroid con Hugh Jackman, Dev Patel e Sigourney Alien Weaver.
Anche questa settimana è nutrita la presenza di nuove pellicole tricolori. Primo della lista, Se Dio vuole (di Edoardo Falcone), divertente commedia con Marco Giallini, Alessandro Gassman e Laura Morante. Spazio poi a L’amore non perdona (2014, di Stefano Consiglio); La dolce arte di esistere (2015, di Pietro Reggiani); Uno, anzi due (2015, di Francesco Pavolini) e Ci devo pensare (2015, di Francesco Albanese).
Delle nuove produzioni europee, White God – Sinfonia per Hagen (2014, di Kornel Mundruczo), una dolce produzione ungherese/svedese/tedesca con al centro della vicenda il diritto di una ragazza a non abbandonare il proprio cane meticcio. Venerdì 10 aprile invece esce il francese The Fighters – Addestramento di vita (Les Combattants, di Thomas Cailley), un’anomala storia di amore giovanile.
Per i più piccini, ecco l’animazione tedesca di Ooops! Ho perso l’arca… (Ooops, Noah Is Gone di Toby Genkel e Sean McCormak). La pellicola racconta con non poca immaginazione la storia dei Nestriani, buffi animaletti rimasti fuori dall’Arca di Noè. Dopo la presentazione restaurata alla passata edizione della Mostra del Cinema di Venezia infine, lunedì 13 aprile torna sul grande schermo Todo Modo (1976, di Elio Petri) con Marcello Mastroianni e Gian Maria Volontè, quest’ultimo nei panni di Aldo Moro.
Andate al cinema... e buona visione!
Humandroid (2015, di Neil Blomkamp) |
Ooops! Ho perso l’arca… (2015, di Toby Genkel e Sean McCormak) |
Se Dio vuole (2015, di Edoardo Falcone) |
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