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giovedì 17 novembre 2016

Animali notturni, il noir della vendetta

Animali notturni - lo sceriffo Bobby Andes (Michael Shannon)
Paura e morte. Buio e sabbia. Gli animali notturni colpiscono senza pietà. Se la giustizia non agisce abbastanza, è giunto il tempo della vendetta... di Tom Ford.

di Luca Ferrari

Un tranquillo viaggio familiare si trasforma nel peggiore degli incubi. Storia vera o la trama di un nuovo e impeccabile romanzo? Uomo contro uomo. Dolore contro (in)giustizia. Lacrime violentate sotto la sabbia del deserto più spietato. Quale che sia l'esito, l'amore è destinato a essere immolato. Presentato in concorso a Venezia 73 e distribuito da Universal Pictures, sbarca oggi sul grande schermo Animali notturni (2016, di Tom Ford).

Susan Morrow (Amy Adams) ed Edward Sheffield (Jake Gyllenhaal) sono stati fidanzati ai tempi del college. Complice anche l'ingombrante e giudicante presenza della madre  di lei, Anne (Laura Linney), tra i due è finita e ora la donna vive una statica relazione d'alto rango con il ricco Walker Morrow (Armie Hammer). Un'ombra dal passato però ora è giunta tra le mani di Susan, il nuovo manoscritto dell'ex, Tony. Un libro che la proietterà in una dimensione di puro orrore dove l'essere umano è carnefice senza scrupoli né pietà. Un libro dedicato proprio a lei.

Il volume racconta la triste vicenda della famiglia Hastings: Tony (Gyllenhall), la moglie Laura (Isla Fisher) e la loro figlia adolescente India (Ellie Bamber). Stanno viaggiando nel cuore dell'oscurità texana fino a quando sulla loro strada incontrano l'auto di tre sbandati capitanati dal sadico Ray Marcus (Aaron Taylor-Johnson). Non c'è nessuno cui chiedere aiuto. Un padre di famiglia proteso a difendere le sue due “ragazze” è carne da macello per i balordi, e ancora di più India e Laura, fragili farfalle stritolate nella soffocante e volgare ragnatela.

L'indomani ha inizio una nuova caccia. Al fianco di Tony prende posto lo scafato sceriffo Bobby Andes (Michael Shannon), malato di cancro ai polmoni, e deciso a risolvere il caso in un modo o nell'altro. Non sembra così deciso a credergli in principio. Vuole capire bene con cosa abbia a che fare. Se deve dare la caccia a qualcuno del posto, è bene che la verità sia quella ascoltata. Bobby è solo guardingo. Raccoglie la deposizione e poi passa ai fatti. La giustizia la farà qualcun altro, lui ha ben altro in mente... e nella fondina.

Presentato in concorso alla 73° edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (31 agosto - 10 settembre 2016) a sfilare sul red carpet e a rispondere alle domande della stampa mondiale c'erano il regista, Tom Ford e gli attori Amy Aadams (in laguna anche per l'anteprima di Arrivals), Aaron Taylor-Johnson e Jake Gyllenhall.

Dici Tom Ford e pensi alla moda. Vedi Animali notturni di Tom Ford e capisci di avere a che fare con qualcosa di diverso e ancor più spietato. Il buio del Texas vomita autentico terrore. Ti penetra dentro. Vorresti accendere la luce e salvare le vittime ma non è così. C'è solo il freddo balbuziente del risveglio dove le tenaglie del rimorso mordono ogni sinolo nervo della propria anima, lasciando al tiepido sangue un fragile sentiero tra la fine e l'abisso.

Più che un noir o un thriller, Animali notturni è un autentico dramma umano. Il dramma di chi non è in grado di difendersi mentre lì fuori la giungla dell’abuso è la normalità più accettata. Un mondo dove l’ordine è un'utopia e la sola medicina per lenire la atroci ferite riportate sia niente di più niente di meno che la vendetta. È il mondo dell'indifferenza e dell'ignoranza, che oggi più che mai ti sputa da qualsiasi direzione.

Michael Shannon è monumentale. Stanco. Logorato. Cattivo. Deciso. È stufo delle cazzate dei burocrati. È stufo di vedere innocenti cadere sotto i fendenti di grassi avvocati. Non alza mai la voce. Il suo Bobby Andes non è un cowboy dal cuore immacolato. La sua vita terrena è stata scandita dal sole crudele del sud degli Stati Uniti e migliaia di pacchetti di sigarette. Non vederlo vincitore alla prossima edizione dei Globe e degli Oscar, sarà da considerarlo un atto di pura cine-blasfemia.

Michael Shannon è un attore eclettico come pochi. Classe '74 di Lexington (Kentucky), si è definitivamente fatto conoscere al grande pubblico interpretando il generale Zod nel L'uomo d'acciaio (2013, di Zack Snyder). Già in laguna due anni fa nei panni del "GordonGekkiano" Rick Carter nel sottovalutato e molto attuale 99 Homes, ha cambiato del tutto pelle nel più recente Freeheld - Amore, giustizia e uguaglianza, sostenendo la collega lesbica e malata, per poi sfidare il Presidente Kevin Spacey nelle vesti di Re del Rock in Elvis & Nixon (2016, di Liza Johnson).

I riflettori della 73° Mostra del Cinema si sono spenti da un pezzo ma non il battito sbandato di Animali notturni. Trama a tratti molto semplice ma ben avviluppata nel dubbio finzione/realtà e sostenuta da recitazioni di primissimo livello. Shannon a parte, Gyllenhall incarna l'uomo che nessuno vorrebbe mai essere mentre Taylor-Johnson è quanto di più viscidamente crudele ci possa essere al mondo. Un giorno toccherà anche a noi incontrarlo, come reagiremo griderà al mondo chi saremo da quel giorno in poi.


Animali notturni, di Tom Ford

Animali notturni (2016, di Tom Ford)
Animali notturni -  un devastato Tony Hasting (Jake Gyllenhall)

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